La numerazione dei modelli di aerei prodotti da Boeing e Airbus non è solo una questione di marketing, ma risponde a logiche precise che riflettono l’evoluzione tecnologica, le strategie di mercato e le peculiarità progettuali di ogni modello. In questo articolo, esploriamo il sistema di numerazione di queste due grandi case costruttrici e cerchiamo di comprendere il motivo di queste assenze.
La numerazione degli aerei Boeing
Boeing adotta un sistema di numerazione dei suoi modelli che segue una logica ben definita, composta da tre cifre e una serie finale. Il sistema iniziò negli anni ’50 con l’introduzione del Boeing 707. La numerazione è composta da:
- Una cifra iniziale “7”,
- Una cifra centrale che differenzia i modelli,
- Un’altra “7” finale.
Ad esempio:
- Boeing 707: il primo jet commerciale di Boeing,
- Boeing 737: uno dei modelli di maggior successo per il corto e medio raggio,
- Boeing 747: il famoso jumbo jet, simbolo dei voli intercontinentali.
Il perché di questa scelta risiede in parte nel desiderio di Boeing di creare una serie riconoscibile e distintiva. La cifra centrale identifica diversi tipi di aerei (da quelli più piccoli ai più grandi), mentre i “7” conferiscono un tocco distintivo al marchio. Questo sistema di numerazione è stato mantenuto per tutti i successivi modelli, fino ai più recenti 777 e 787.
La numerazione degli aerei Airbus
Airbus utilizza un sistema di numerazione leggermente diverso, ma anch’esso ben strutturato. I modelli sono identificati da una lettera “A” seguita da tre cifre. Ecco alcuni esempi:
- A300: il primo aereo di linea a fusoliera larga prodotto da Airbus,
- A320: il modello di maggior successo per il corto e medio raggio,
- A380: il più grande aereo di linea passeggeri al mondo.
La logica dietro la numerazione di Airbus è meno rigida rispetto a quella di Boeing, ma segue comunque un ordine progressivo con l’introduzione di nuove famiglie di aerei: abbiamo quindi avuto l’A330, l’A340 e l’A350, ma poi si è saltati all’A380
I modelli mancanti: perché non esistono l’A360 e l’A370?
Analizzando la sequenza dei modelli Airbus, notiamo l’assenza degli A360 e A370. Questa lacuna può essere spiegata attraverso diverse ragioni:
- Strategie di mercato e sviluppo tecnologico: Quando Airbus sviluppa un nuovo modello, esso è spesso progettato per riempire una specifica nicchia di mercato o per sostituire modelli esistenti. L’introduzione dell’A380, voleva rappresentare un salto tecnologico verso l’aereo più grande del mondo, e questo è stato sottolineato anche nella numerazione.
- Evoluzione dei progetti: Gli sviluppi ingegneristici e le richieste del mercato possono influenzare la decisione di non creare determinati modelli. L’A350 è stato progettato per competere direttamente con il Boeing 787 e il 777, coprendo un’ampia gamma di capacità e lunghezze di volo. Un A360 o A370 avrebbe probabilmente causato una sovrapposizione non necessaria con l’A350.