Sono diverse le novità annunciate e corso dell’evento EHMA – European Hotel Managers Association, che si è tenuto presso l’ultimo piano del ME Milan Il Duca

Ezio Indiani, Delegato Nazionale, tiene a sottolineare come il capitolo italiano dell’associazione sia in Europa quello più nutrito e attivo, con i suoi 99 soci su un totale di 411 direttori. In vista del raduno annuale in programma la prossima primavera a Venezia, Indiani anticipa il progetto EHMA arte dove i direttori d’albergo si faranno ambasciatori delle città.

Ma il fulcro della giornata è un altro: la certificazione della professione di direttore d’albergo. Un traguardo a cui EHMA arriva dopo un lungo percorso fatto di ragionamenti interni e collaborazioni internazionali. A presentarlo è Palmiro Noschese, Managing Director di Meliá Hotels International in Italia, che ha coordinato il Comitato Rapporti con le Istituzioni realizzatore del progetto da lui stesso ideato.

“Il settore turismo in Italia vale oggi il 10% del Pil nazionale e dà lavoro a 2,5milioni di persone – dichiara Noschese. Entro il 2030 vedremo entrambi questi dati raddoppiarsi e dobbiamo quindi fare in modo che una professione strategica, non solo per l’albergo che rappresenta ma per l’intero tessuto cittadino, come quella del Direttore, abbia una vera e propria certificazione da conseguire tramite un esame specifico”.

“In questi mesi abbiamo lavorato in collaborazione con Intertek, leader globale per le certificazioni con oltre 1.000 sedi nel mondo e 45.000 dipendenti, per la creazione di un esame che possa certificare direttori soci e non e con UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione, con l’obiettivo futuro di estendere questa certificazione a livello europeo, visto che nemmeno in Europa esiste nulla di simile”.

“Guardando in prospettiva- continua Noschese – il sogno sarebbe quello di certificare anche altre professioni strategiche: dal vice direttore, al revenue, banqueting e conference manager”.

Ma a dare il primo esempio sono stati proprio alcuni dei direttori dell’associazione: oltre allo stesso Noschese si è sottoposto all’esame un istituzione come Ezio Indiani, GM Hotel Principe di Savoia, e insieme a lui Lorenzo Giannuzzi, Managing Director Eleganzia Hotels Forte Village, Johanna Fragano, Tesoriere EHMA, Giuseppe Mariano, GM Vestas Hotels & Resorts Lecce.

Tutti promossi ovviamente, ma non senza difficoltà. Ezio Indiani confessa che “pur conoscendo a memoria ogni norma quando mi è stata chiesta la data di entrata in vigore della “legge x” sono andato in difficoltà.

Attenzione rivolta non solo a chi già svolge questo lavoro, a tal proposito Noschese estende l’invito a certificarsi anche all’associazione ADA –Associazione Direttori d’Albergo rappresentata dal Presidente ADA Lombardia Maurizio Faroldi, ma soprattutto a chi dovrà svolgerlo in futuro.

“Quando ho iniziato a fare questo lavoro a Salerno, non avrei mai immaginato di poter arrivare a coprire una posizione apicale. Ma non lo avrei immaginato perché nessuno me lo ha mai detto. Per questo siamo in contatto con le scuole alberghiere, per dare la possibilità ai ragazzi che hanno intrapreso un percorso scolastico di ottenere una certificazione che li aiuti nel contempo a trovare un lavoro in tempi rapidi e a svolgere le proprie mansioni secondo i canoni dell’ospitalità moderna, con un attenzione rivolta ai risultati economici, fondamentali, ma anche alla crescita dei talenti in albergo, alla corporate social responsibility e più in generale al tessuto cittadino”.

Se si pensa a 10 anni fa, quando il cuoco era ritenuto un mestiere di secondo livello, mentre oggi ne assistiamo all’ascesa mediatica e comprendiamo al contempo l’importanza dello studio e della certificazioni, non possiamo che scommettere su questo progetto, anche se la realtà, conclude Noschese, “è che siamo un po’ gelosi di loro”.

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Di Jacopo Angri

Classe ’85, nato a Milano e cresciuto a Buccinasco. Ieri appassionato di calcio, rap, arte e storia. Oggi di web, marketing, turismo e politica. Dal 2014 al 2018 ho diretto Qualitytravel, l’azienda di famiglia, dopo esservi entrato nel 2006 una volta conseguita la laurea in Scienze dei Beni Culturali