Il viaggio sta tornando, ma è cambiato profondamente a causa della pandemia. All’inizio del 2021 Airbn ha lanciato The Great Rebalance of European Travel, una serie di impegni per garantire che il ritorno del viaggio in Europa sia sicuro, sostenibile e a vantaggio di tutti, diffondendo i benefici economici a più persone e prevenendo il ritorno del fenomeno dell’overtourism. Ecco cosa ha realizzato l’azienda dopo 6 mesi:
Supporto alla regolamentazione degli affitti a breve termine
Airbnb ha firmato oltre 1.000 accordi normativi e fiscali a livello globale. Il numero crescente di accordi è stato possibile anche grazie al City Portal, uno sportello digitale unico, costruito appositamente per supportare le città e le organizzazioni turistiche. Ad oggi le partnership con City Portal sono attive con 35 governi e organizzazioni in tutta Europa, inclusi Regno Unito, Francia e Danimarca.
A partire da questi impegni sono stati realizzzati anche progressi con altre comunità e autorità europee:
- Catalogna – Nuove regole sono state introdotte in quasi tutta la regione per consentire agli host che affittano stanze private di registrare il proprio spazio con le autorità per la prima volta in assoluto. A tal proposito, Airbnb ha introdotto un nuovo strumento per aiutare gli host a seguire queste regole e a visualizzare i numeri di registrazione.
- Regno Unito – Il governo britannico sta valutando l’istituzione di un sistema di registrazione per gli host come parte del Tourism Recovery Plan a seguito dell’impegno di Airbnb nel guidare le richieste di regole e dopo aver promosso una consultazione a livello nazionale con le comunità e le autorità del Regno Unito al fine di presentare le proposte al governo.
- Francia – A inizio anno è stato lanciato l’Healthy Tourism Recovery Pledge in collaborazione con il governo francese per supportare la ripresa del turismo post-pandemia e aumentare le registrazioni degli host nelle principali città. Continuiamo a mantenere questi impegni: di recente abbiamo avviato l’applicazione della registrazione degli host a Bordeaux a seguito di un annuncio simile a Parigi, con altre città a seguire nei prossimi mesi.
- Paesi Bassi – supporto all’implementazione del sistema nazionale di registrazione olandese, ora attivo in quattro grandi città: Amsterdam, Rotterdam, Utrecht e L’Aia.
Combattere rumori e disturbi
Airbnb mette in atto le politiche necessarie per contribuire a garantire la sicurezza degli ospiti e proteggere le comunità dagli impatti negativi del turismo sulla qualità della loro vita. Un tool importante in questo senso è la Neighborhood Support Line, una linea di comunicazione diretta con Airbnb per segnalare problemi con gli annunci o con il comportamento degli ospiti. In Europa è già stata lanciata nel Regno Unito, in Francia, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Repubblica Ceca e Ungheria, e verrà estesaa ai mercati di lingua spagnola e tedesca per un totale di 27 paesi al mondo con questo strumento attivo.
Turismo, cambiamenti e innovazioni
Nei mesi scorsi abbiamo scritto della collaborazione con Visit Trentino per lo smart working, ma Airbnb ha lavorato anche ad altri progetti:
- Live Anywhere – 12 persone sono state selezionate tra oltre 314.000 candidati da tutto il mondo per vivere ovunque nel mondo con Airbnb per circa un anno. I 12 vincitori, provenienti da 9 paesi e tutti con con background diversi, condivideranno le loro esperienze per aiutare Airbnb a supportare al meglio lo stile di vita nomade.
- Italia – Firmata una partnership con il Comune di Milano e supportato la ripresa del turismo post-pandemia attraverso soggiorni a lungo termine, sempre più richiesti da chi viaggia nelle città per lavoro, studio o per riconnettersi con la propria famiglia. Firmata anche una partnership con il Comune di Firenze per promuovere il turismo di qualità ed Esperienze autentiche su Airbnb per sostenere una ripresa del turismo sostenibile.
- Spagna – lanciara una partnership con Turismo Costa del Sol Tourism e con Malaga City Council per promuovere i soggiorni a lungo termine e supportare il trend del nomadismo digitale sostenendo chi lavora da remoto. Airbnb sostiene anche un progetto in Galizia a supporto dei soggiorni rurali, che secondo un nostro report rappresentano un quinto dei soggiorni nella regione.
Diffondere i benefici economici del turismo, alcuni dati
Oxford Economics ha recentemente analizzato l’impatto economico della community di Airbnb in destinazioni selezionate in tutto il mondo. L’analisi ha rilevato che nel 2019, nelle 30 destinazioni esaminate, Airbnb ha favorito oltre 300.000 posti di lavoro, tra cui decine di migliaia di posti di lavoro in settori come ristoranti e vendita al dettaglio, duramente colpiti dalla pandemia. I guest di Airbnb hanno supportato più di 100.000 posti di lavoro nel settore della ristorazione, quasi 95.000 posti di lavoro al dettaglio, quasi 50.000 posti di lavoro nei trasporti e più di 40.000 posti di lavoro nell’intrattenimento.
In tutta Europa, la spesa dei guest su Airbnb ha supportato circa 51.000 posti di lavoro a Parigi, 14.000 a Milano e oltre 8.000 a Berlino.
L’analisi di Oxford Economic ha inoltre evidenziato che quando le città riaprono e accolgono i guest di Airbnb, la quantità di attività di Airbnb è direttamente proporzionale al sostegno al lavoro. Sulla base delle comunità studiate in tutto il mondo, in media, vengono supportati nove lavori ogni 1.000 guest Airbnb.
I modelli di viaggio stanno cambiando e lo si evince anche da alcuni dati di soggiorno: la scorsa estate, ad esempio, il triplo delle persone hanno scelto Airbnb in Bretagna piuttosto che a Parigi, mentre nell’ultimo trimestre del 2020 più ospiti hanno soggiornato in Sicilia rispetto a Firenze e Venezia messe insieme. In Germania, Berlino era la destinazione più popolare per i viaggiatori, mentre quest’estate è la costa del Mar Baltico.