Ospitare grandi eventi sportivi in un Paese non è solo un onore, ma anche una grande fatica e dispendio di risorse. Se poi ci riferiamo ai giochi olimpici, la quantità di tempo che s’impiega per progettarli è enorme; basti pensare che il processo di selezione di una città inizia addirittura otto anni prima.
Guardando solo al vile danaro, scopriamo che gli investimenti non sono solo onerosi, ma spesso incontrollabili. Alcuni esempi? La città che ha speso di più per i giochi olimpici, nella recente storia, è stata Barcellona. Dopo una stima iniziale di 2,6 miliardi di dollari, il conto finale fu di 9,69 miliardi. 266 per cento in più rispetto al budget iniziale.
I giochi olimpici di Rio, invece, nel 2016 registrarono “solo” il 51 per cento in più rispetto al budget iniziale che ammontava a 4,12 miliardi di dollari.
Va però ricordato che i giochi di Rio arrivano quando il Brasile è in piena recessione e lo stato dichiarò addirittura un’emergenza finanziaria per richiedere nuovi fondi e sostenere i servizi che erano stati programmati.
Certo non potevano spendere di più…
Per le prossime Olimpiadi di Tokio si prevede, invece, di spendere circa 2,5 miliardi di dollari, ma c’è già chi stima un over budget del 500 per cento.
A dichiararlo è STATISTA, una delle principali società d’indagini di mercato su internet.
Quali sono i rischi?
Conoscere il superamento dei costi delle edizioni precedenti, secondo uno studio della Business School dell’Università di Oxford, permette di capire le implicazioni degli investimenti richiesti dall’organizzazione di un evento del genere.
Le città che si candidano per le Olimpiadi presentano spesso un progetto con l’intento di generare un progresso dal punto di vista urbanistico e sociale. Tuttavia i debiti contratti per l’organizzazione delle Olimpiadi possono ulteriormente indebolire una situazione finanziaria precaria. Guardiamo il caso della Grecia e di come i giochi olimpici abbiano enormemente indebolito l’economica e contribuito alla crisi finanziaria.
Una nuova immagine di Paese
C’è però anche un’altra faccia della medaglia olimpica nell’ospitare questi eventi. Stiamo parlando di Pechino 2008 e di come le Olimpiadi abbiano cambiato radicalmente l’immagine della Cina. Si voleva sfatare l’arretratezza economica e lanciare la Cina verso una nuova politica internazionale. I risultati ci sono stati e il governo cinese non ha certo badato a spese.
Chi ha, secondo voi, ragione?
Sicuramente servono un sacco di soldi, e sicuramente ci vorrebbe una gestione piu oculata per evitare sprechi, ma non si tiene mai conto del lavoro che porta sul territorio e delle infrastrutture che vengono realizzate nelle città e durano per decenni e vengono usufruiti da tutta la collettività.
Barcellona avrà si speso tutti quei soldi però ha avuto un incremento notevole del suo brand nel mondo ed è una destinazione che attira milioni di turisti ogni anno. Anche qua la differenza la fa la gestione del post evento.
Le olimpiadi così come tutti i grandi di eventi portano sempre dei benefici anche intangibili, che vanno al di là del puro conto economico. Il tutto sta di come vengono gestiti.
Grazie
Stefano
Grazie Stefano per il tuo prezioso commento che mi fa ripensare alla splendida Torino. Quanto si è evoluta in termini turistici e quanto si è positivamente trasformata dopo i giochi olimpici invernali 2006. Una manifestazione che ha dato un nuovo volto alla città. Un esempio, come dici, di beneficio tangibile e intangibile che è rimasto e che speriamo continui per lungo ancora.