CornerJob, l’app leader per il mobile recruitment, ha pubblicato oggi i risultati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro per il secondo trimestre 2018 e le previsioni per il terzo.
Secondo quanto rilevato da CornerJob nel Q2 2018, la percentuale dei giovani (sotto i trent’anni) presenti sulla piattaforma alla ricerca di un lavoro si assesta a quota 56% e la maggior parte di essi ha meno di un anno di esperienza. È un deciso cambio di direzione rispetto al trimestre precedente, in cui questa fascia d’età sfiorava il 70%. Un dato positivo quindi che assume ancora più significato se ponderato con la stagionalità. Stiamo parlando infatti di Millennial che si approcciano alla stagione estiva. Già in una recente ricerca abbiamo rilevato che gran parte di essi utilizzerà il periodo tradizionalmente dedicato alle vacanze per arricchire la propria esperienza professionale. Ci aspetteremmo quindi una percentuale superiore o per lo meno pari al trimestre precedente. Questo calo suggerisce invece che gli under 30 stanno riuscendo nel loro progetto. E che il mercato ha ritrovato un chiaro dinamismo.
Per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra i 31 e i 45 anni in cerca di lavoro non ci sono variazioni sostanziali rispetto al trimestre precedente, assestandosi al 23% del totale (-2% rispetto al Q1). Sale invece considerevolmente la quota degli over 45 che si assesta al 16% del totale (+10% rispetto al Q1). “Questo ultimo dato”, commenta Eva Maggioni, Head of Sales and Strategy di CornerJob, “frena l’ottimismo che abbiamo registrato in area Millennials. Stiamo parlando infatti di persone che non sono più alle prime armi e che sono nella fascia centrale della loro vita professionale. Però, quanto da noi rilevato, solo in parte conferma la tesi dell’aumento del precariato evidenziata su molti fronti negli ultimi giorni, ovvero di una condizione “subita” circa la crescente instabilità delle posizioni professionali. Una quota molto alta (quasi il 44%) di chi cerca un’occupazione è costituita da donne: per molte di esse, la flessibilità (come ad esempio contratti a termine, part time o lavoro occasionale) è una scelta consapevole e dettata dalla necessità di far quadrare il work-life balance. Ma anche sul fronte maschile la cultura del “posto fisso”, trimestre dopo trimestre, si indebolisce, lasciando spazio a progetti professionali più articolati e dinamici. Non è casuale che molti degli utenti della piattaforma che abbiamo interpellato ci abbia rivelato che cambiare lavoro è vissuto come opportunità di crescita. Anche se non si è più ragazzi. E che non pensa di rimanere nella stessa azienda per più di tre-cinque anni”.
La Lombardia mantiene la guida del mercato del lavoro, tallonata a vista dal Lazio.
Sul fronte delle offerte, il Q2 2018 vede al primo posto La Lombardia che catalizza il 27% del totale (-1% rispetto al Q1), seguita, a distanza di un solo punto, dal Lazio che raccoglie il 26% del totale (con una decisa crescita del 5% versus Q1). Seguono l’Emilia Romagna a quota 10%, il Veneto al 9% e Piemonte e Campania a quota 8%. La Lombardia mantiene il primato anche sul fronte dei candidati (43% del totale), seguita dal Lazio (32%) e dal Veneto (12%).
Ristorazione e turismo i settori più fiorenti
Le posizioni in ambito turismo e HoReCa guidano le offerte di lavoro del Q2 2018 catalizzando il 31% del totale (+6% rispetto al Q1). Seguono le offerte nel manifatturiero (a quota 24%) e nel commerciale (13%). Sul fronte delle posizioni più ambite dai candidati troviamo di nuovo al primo posto del podio il settore turismo-HoReCa con il 35% (+10% rispetto al Q1), seguito dal manifatturiero (17%) e dal commerciale (12%).
“Anche se con qualche inversione di tendenza, dovuta piò che altro a fattori stagionali”, puntualizza Maggioni, “nel trimestre appena concluso troviamo conferma di quanto i millennials abbiano sviluppato un mindset diverso rispetto alle generazioni precedenti. Scelgono i settori che sono le colonne portanti del Made in Italy: turismo e manifatturiero. Settori che, forse più di altri, offrono la possibilità di una crescita e di esperienza di ampio respiro non solo dal punto di vista professionale”.
Focus sul terzo trimestre 2018: l’Italia riparte dal turismo
I dati CornerJob, quelli delle varie associazioni di categoria e delle istituzioni vanno tutti nella stessa direzione. L’Italia riparte dal turismo e l’estate 2018 vedrà tutti gli indicatori con il segno più. Ormai possiamo dire senza timore di smentite che non è più solo contingenza ma vero e proprio trend. “Che il turismo sia un settore cardine per l’economia italiana non è una novità”. afferma Eva Maggioni, Head of Sales & Strategy di CornerJob. “Ma è interessante osservare la grande trasformazione che ha saputo compiere. Ha investito nell’innovazione e nella diversificazione. Ha abbracciato territori nuovi e, tra di essi, ha creato vaste aree di intersezione. Creando offerte e prodotti che coniugano, ad esempio, cultura ed enogastronomia, arte e sport, salute ed entertainment. Ha favorito lo sviluppo di un fitto tessuto micro-imprenditoriale che ha fatto del “prodotto Italia” un’eccellenza sempre più riconosciuta su scala globale. E non parlo soltanto del segmento – per quanto in crescita esponenziale – dell’alta gamma, ma dell’intero settore. Tutto ciò chiaramente non solo ha dato una grande spinta all’occupazione, ma ha anche innescato un processo evolutivo delle varie professioni legate all’attività turistica. Questo è un cambiamento culturale non da poco. Anche stare dietro a una reception o lavorare tra i tavoli di un ristorante, nella percezione collettiva e soprattutto in area millennial, significa responsabilità e qualificazione. Vuol dire, ad esempio, conoscere le lingue, mettere in azione competenze specialistiche legate alla customer experience e, potenzialmente, avviare un percorso professionale con orizzonti molto ampi. Questo settore ha davvero compiuto passi da gigante. Continuerà a sorprenderci e non solo nella stagione a lui più vocata, quella estiva, ma anche nei trimestri che seguiranno”.