Sono stati pubblicati i dati degli arrivi turistici internazionali in Kenya per l’anno 2024 che mostrano un bilancio fortemente positivo per il settore turistico con 2.4 milioni di arrivi internazionali e un incremento del 14,6% rispetto al 2023. Anche i proventi legati al comparto hanno evidenziato un’evoluzione positiva, con un aumento di circa il 20% che segna una performance ben superiore alla media continentale: nello stesso periodo, il turismo in Africa ha registrato una crescita del 7%, con 74 milioni di visitatori complessivi. Con circa 91.200 presenze stimate, il mercato italiano ha rappresentato il 3,8% del totale degli ingressi e si è collocata tra le otto principali zone di provenienza, dopo Stati Uniti, Uganda, Tanzania, Regno Unito e India.
L’Italia non è l’unico Paese del vecchio continente ad aver contribuito agli importanti risultati registrati, l’intera Europa infatti ha giocato un ruolo strategico con oltre 680.000 arrivi registrati e un aumento del 28%. Circa il 30% dell’afflusso complessivo proviene infatti da questa area geografica, in particolare da Regno Unito, Germania, Italia e Francia. Guardando al futuro, Kenya Tourism Board (KTB) prevede di superare i tre milioni di arrivi nel corso del 2025.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Kenya intende rafforzare il proprio posizionamento come una meta versatile per tutto l’anno in grado di soddisfare i viaggiatori alla ricerca di emozioni autentiche e itinerari fuori dai circuiti più battuti. Accanto alle celebri spiagge sull’Oceano Indiano, alla riserva del Masai Mara e ai grandi parchi nazionali come Tsavo e Amboseli, si punta a valorizzare destinazioni ancora poco esplorate e ad arricchire l’offerta attraverso forme di turismo d’avventura.
In quest’ottica è stato istituito il National Adventure Product Club, che coinvolge operatori di settore e realtà locali nella progettazione di nuove esperienze active sostenibili, in sinergia con le comunità del luogo. Tra le attività già disponibili spiccano il trail in fuoristrada, trekking, tour nel deserto, itinerari in bicicletta attraverso la savana o lungo le pendici del Monte Kenya, immersioni, pesca sportiva e paracadutismo. Altri itinerari sono in fase di sviluppo, con l’obiettivo di rispondere a una domanda internazionale sempre più diversificata e attenta al contatto con la natura.