La tragedia sfiorata a Maratea del 30 novembre scorso, quando, a causa di intense piogge, una frana ha spezzato in due la statale panoramica 18 riversando enormi sassi sulle spiagge sottostanti, ha di fatto aperto l’emergenza turistica a Maratea (PZ). La “perla del Tirreno” basa la sua economia esclusivamente sul turismo, soprattutto quello balneare. Qui non esiste speculazione edilizia, come altrove ma tre mesi (molte attività riaprono a Pasqua ma va salvaguardato anche il Natale) per una completa soluzione alla messa in sicurezza della roccia da dove si è staccata la frana che solo per un fatto fortuito non ha mietuto vittime su una strada molto trafficata e per il ripristino della viabilità, sembrano davvero pochi, se non si agisce in fretta. Intanto sale la preoccupazione tra gli operatori del settore.

“La situazione che si è determinata a Maratea a seguito del gravissimo smottamento sulla SS 18 e di frane diffuse richiede interventi di pronta emergenza ed azioni da programmare adesso da realizzare a breve termine” dice Biagio Salerno, Presidente del Consorzio Turistico Maratea e di Federalberghi dell’area “la nostra preoccupazione è per la stagione estiva 2023 e delle prossime festività che da sempre per Maratea rappresentano un richiamo turistico. Per questo chiediamo di partecipare ai tavoli di emergenza che si stanno insediando in Municipio, in Regione e presso le strutture governative competenti. Non possiamo permetterci di compromettere la stagione turistica. Sarebbe un disastro”.

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