Grazie ai dati raccolti attraverso l’indice dell’overtourism sviluppato con Roland Berger, Evaneos, piattaforma leader nel turismo responsabile, ha analizzato 77 destinazioni internazionali presenti all’interno della ricerca. L’analisi ha evidenziato una forte concentrazione dei flussi turistici nel terzo trimestre dell’anno (luglio-agosto-settembre), in particolare per le destinazioni balneari in Europa. A partire da questi risultati, Evaneos ha stilato una lista delle migliori destinazioni per evitare la folla durante l’estate.
36 destinazioni colpite dall’overtourism in estate

Delle 77 destinazioni analizzate da Evaneos, 36 hanno registrato oltre il 30% degli arrivi turistici internazionali nei soli mesi di luglio, agosto e settembre, con alcuni casi in cui le percentuali raggiungono livelli particolarmente critici, tra il 50% e il 70%. Tra le situazioni più emblematiche spicca la Croazia, dove il 69,8% degli arrivi internazionali si concentra nel terzo trimestre dell’anno, con quasi il 30% solo nel mese di agosto. Anche il vicino Montenegro evidenzia una forte stagionalità, con il 56,9% degli arrivi tra luglio e settembre, di cui il 22% in agosto. Seguono la Bulgaria (56,6% nel terzo trimestre, con il 23% in agosto), la Grecia (56,3%, con il 22% in agosto), l’Italia (47%, con il 19% in agosto) e la Francia (46%, con il 20% in agosto). Questi Paesi del Mediterraneo risultano particolarmente popolari durante l’estate, attirando grandi volumi di turisti in un periodo piuttosto breve. Si osserva così una forte dipendenza dalla stagionalità turistica, sollevando importanti interrogativi in termini di sostenibilità, capacità ricettiva e gestione dei flussi.
Per contrastare gli effetti negativi dell’eccessiva concentrazione turistica, le autorità pubbliche sono costrette a introdurre misure restrittive. Dubrovnik, particolarmente satura in estate, ha limitato il numero di navi da crociera da cinque a un massimo di due al giorno. Inoltre, alcuni accessi pedonali al centro storico sono stati temporaneamente chiusi e il Comune sta valutando la possibilità di limitare i permessi per il noleggio turistico nel cuore della città. Anche Venezia, da tempo alle prese con un afflusso turistico insostenibile, ha introdotto a partire da aprile 2024 una tassa di accesso per i visitatori giornalieri nei giorni di maggiore affluenza. Il provvedimento è accompagnato da un sistema di prenotazione online obbligatoria, pensato per regolare i flussi in ingresso. Infine, per le Calanques di Marsiglia, è in vigore dal 2022 un sistema di quote giornaliere di accesso che ha già iniziato a mostrare risultati positivi in termini di sostenibilità ambientale e protezione del territorio.
“Piuttosto che affrontare la folla estiva sulle spiagge dell’Adriatico, perché non cambiare rotta? L’estate è una splendida occasione per esplorare nuovi orizzonti meno frequentati, ma altrettanto affascinanti. Da città come Berlino e Varsavia, passando per le facciate Art Nouveau di Riga e i tranquilli arcipelaghi svedesi, il Mar Baltico, ad esempio, offre esperienze affascinanti lontano dal turismo di massa e un clima più mite nei mesi di luglio e agosto”, ha commentato Aurélie Sandler, Co-CEO di Evaneos.
La stagionalità di alcune destinazioni è stata invertita

Al contrario delle mete sovraffollate in estate, 41 destinazioni analizzate da Evaneos hanno registrato meno del 30% degli arrivi internazionali nel terzo trimestre dell’anno. Tra queste figurano Paesi come Cuba, Sri Lanka, Nuova Zelanda, Brasile, Uruguay, Costa Rica e Capo Verde. Tuttavia, molte di queste destinazioni vedono una maggiore affluenza nei mesi invernali: è il caso dello Sri Lanka, che concentra il 38% degli arrivi internazionali nel primo trimestre, con un picco del 13% nel solo mese di febbraio. Sebbene questa distribuzione sia in parte spiegabile con le condizioni climatiche più favorevoli a inizio anno, la concentrazione del turismo in periodi ristretti genera una nuova forma di pressione e dipendenza stagionale. Una distribuzione più equa dei flussi durante l’anno, che tenga conto delle diverse stagioni, ridurrebbe la concentrazione dei turisti in pochi mesi, promuovendo al contempo un’esperienza di viaggio più autentica.
Alcuni Paesi presentano già una distribuzione più equilibrata: il Vietnam, ad esempio, registra rispettivamente il 23,3%, 24,8%, 27,3% e 23,4% degli arrivi nei quattro trimestri dell’anno; la Malesia mostra dati simili, con una ripartizione pressoché omogenea. Ciononostante, la strada verso una vera diversificazione e destagionalizzazione è ancora lunga. L’indice dell’overtourism, lanciato da Evaneos insieme alla società di consulenza Roland Berger alla fine del 2024, nasce proprio con l’obiettivo di accompagnare gli operatori turistici nella creazione di un’offerta più resiliente, sostenibile e meno dipendente dai picchi stagionali.
“Per affrontare le sfide poste dall’overtourism, stiamo investendo nello sviluppo delle cosiddette ‘ali di stagione’. Viaggiare al di fuori dei periodi di punta non solo consente una migliore distribuzione dei flussi turistici, ma offre anche esperienze spesso più autentiche e sorprendenti”, ha spiegato Laurent de Chorivit, Co-CEO di Evaneos. “In Tanzania, ad esempio, un safari alla fine della stagione delle piogge rivela una biodiversità straordinaria, spesso invisibile nei mesi di punta. E in Europa, anziché scegliere le affollate Mykonos o Santorini in piena estate, perché non scoprire la Grecia continentale tra giugno e settembre?”, ha aggiunto.

Dove andare per fuggire dalla folla quest’estate?
Ecco tre mete per stare lontani dalla folla secondo Evaneos:
Finlandia: festeggiare Juhannus, il giorno più lungo dell’anno quando nella maggior parte delle regioni il sole non tramonta mai. In programma: 24 ore di luce, bagni nei laghi, natura incontaminata, musica tradizionale e incontri tra amici intorno a un falò.
Paesi baltici: lasciare la spiaggia agli altri per scoprire alcune tra le capitali più affascinanti d’Europa, magari in treno, ammirando paesaggi mozzafiato e scoprendo un mondo nuovo a ogni tappa.
Madagascar: intraprendere un viaggio fuori stagione che sa di scoperta. L’estate corrisponde alla bassa stagione in Madagascar e rappresenta il momento perfetto per incontrare gli abitanti della capitale e immergersi nella vita quotidiana, lontano dalle rotte battute.