Cos’è New York? E’ l’immaginario collettivo dell’America, è la città che non dorme mai, sempre in movimento, sempre ricca di novità. Cos’è New York se non il prototipo di cosa vedremo negli anni futuri a livello di mode, tendenze, esperienze, esperimenti architettonici, spettacoli. Cos’è New York? Un caleidoscopio di razze e idiomi che si devono integrare, che convivono ogni giorno cercando un equilibrio e cambiando il volto della città attraverso comportamenti, stili di vita, esigenze. Cos’è New York? E’ una risposta. Un punto di arrivo non solo al nuovo continente ma a uno stile di vita capace di adattarsi e di far adattare. Per questo New York merita sempre un ascolto attento alle sue proposte turistiche. Perché rappresentano un prodomo di futuro, una finestra socchiusa su ciò che sarà non solo nella Grande Mela, ma presto in tutto il mondo.
Il turismo non fa eccezione. Fred Dixon, Presidente e Ceo di NYC & Company, l’ente di promozione della città, ogni anno ad IPW presenta il quadro di ciò che sarà la città nei 365 giorni seguenti. Il 2019 lo racchiude in uno slogan: “Un anno monumentale”.
Dixon afferma con orgoglio che «Il 2017 è stato un anno positivo dove per l’ottava volta consecutiva si è registrato il record di presenze con 62.8 milioni di arrivi dei quali 49.7 domestici e 13.1 internazionali. Secondo questi dati, NYC è la destinazione più visitata del paese; ma non ci basta. Per mantenere e incrementare la posizione -continua- abbiamo avviato una campagna promozionale in 17 nazioni che vede impegnati 45 miliardi di dollari per un impatto economico di 65 miliardi; il turismo di NYC garantisce così 385milla posti di lavoro e rende in tasse al governo centrale 6.5 miliardi”.
Dopo lo stato dell’arte, quello dello sviluppo. L’ultimo vero investimento immobiliare capace di cambiare il volto della città fu il Rockefeller Center agli inizi del XX secolo. Tra pochi mesi invece, nel 2019, ecco i nuovi “monumenti” cittadini. Prima di Hudson Yards con 1.7 milioni di metri quadrati si spazi commerciali e residenziali, 100 esercizi commerciali divisi tra negozi e ristoranti, e sei ettari di spazio pubblico. Per concludere l’area, una spa Equinox®, e uno spazio dedicato all’arte “The Shed”, cui si aggiunge “The Vessel” una grande architettura artistica per rendere unico il west side di Manhattah. Per accogliere tutte queste persone e riempire le stanze, è necessario un investimento in infrastrutture; per questo sono in cantiere grandi lavori per ristrutturare tutti i quattro aeroporti regionali che collegano NYC al mondo.
In una città attenta a gestire i flussi turistici, ovviamente gli hotel hanno una parte importantissima. E quindi, ai costanti rinnovamenti sempre in atto delle strutture già esistenti, Dixon affianca le novità. “Ad oggi -elenca- le camere di hotel sono 117.300; per la fine del 2019 secondo le previsioni e i lavori, saranno 136mila 500 grazie alle aperture di Westin New York Staten Island, Equinox Hotel Hudson Yards, Six Senses New York, TWA Hotel, solo per citarne alcuni”.
Prima di concludere, due punti sempre molto importanti per la città: l’arte e lo shopping, che vedranno l’ampliamento del Museum of Modern Art (MoMA), l’apertura del museo della statua della Libertà, la ristrutturazione del Pier 17 e di Seaport.
In momenti di politiche difficili su grandi temi, ecco la rivendicazione della capacità di NYC di accogliere e integrare tutti. «A 50 anni dalla ribellione di Stonewall, lo storico momento che segnò la nascita dei movimenti per il riconoscimento dei diritti gay – prosegue Dixon – NYC avrà il privilegio di ospitare il WorldPride 2019, l’evento globale che si terrà per la prima volta in USA con il programma degli eventi “Millions of Moments of Pride,” la NYC’s annual Pride March e il PrideFest a giugno” Tre momenti che, oltre a sottolineare ancora una volta l’apertura della città alle tematiche LGBT, rappresenteranno un forte veicolo di promozione della città, vista l’attesa di oltre 3 milioni di persone pronte ad arrivare in città per assistere agli eventi.
Da Denver
Fabrizio Mezzo
Senior Editor