Il centro congressi di Praga ha ospitato sabato 25 marzo la 17ma conferenza sulle information e communication technologies per i cosiddetti “portatori di bisogni speciali”. Gli special needs altro non sono che le necessità imprescindibili di quanti, per disabilità, credenze religioso-culturali o esigenze fisiologiche, non possono partecipare a un evento (in tutto o in parte) seguendone il programma ufficiale, ma devono seguire “corsie separate”, tipicamente a tavola ma non solo.

Ai celiaci, ai vegani, ai vegetariani ma anche, banalmente, a quanti non mangiano pesce o carne rossa, non si può offrire il menù “normale” ma occorre pensarne uno dedicato. A quanti sono costretti su una sedia a rotelle occorre offrire una corsia preferenziale di accesso alla sala. Ai sordi bisogna fornire interpreti specializzati nel linguaggio dei segni e ai ciechi un servizio di descrizione dei video. E così via.

Il congresso di Praga ha ospitato un’interessante introduzione di Roman Stašík, di Vodafone. Il suo speech riguardava l’Internet delle cose, ossia l’informatizzazione globale che consente anche agli oggetti inanimati di comunicare fra di loro. L’esempio è stata una app chiamata Záchranka, grazie alla quale si possono agevolmente contattare servizi di emergenza, chiamare un’ambulanza e inviarle messaggi su localizzazione e condizioni di salute della persona da soccorrere.

Dalla Spagna è arrivata EVA Facial Mouse, un’app che consente di monitorare i movimenti a distanza, perfetta per chi ha subito un’amputazione, un’emorragia cerebrale, una lesione alla colonna vertebrale o chi soffre di distrofia muscolare, sclerosi multipla o sclerosi laterale amiotrofica.

Dalla Slovacchia invece Dušan Baranec di Normex ha introdotto un programma chiamato Visual reading che serve a insegnare a leggere e a sostenere la verbalizzazione e il pensiero “per simboli” a bambini e ad adulti con varie disabilità.

È stata anche richiamata attenzione alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro dei portatori di handicap, nonché ai sussidi didattici per i bambini con disabilità visiva, ed è stato anche assegnato il premio del concorso letterario Internet and My Handicap. Poi è stato premiato il vincitore di un altro concorso, volto a valorizzare le innovazioni ITC per le persone con bisogni speciali. Ha vinto il Centre for Children Hearing Tam Tam, cui sono state attribuite 200mila corone ceche per un’app destinata ai genitori di bambini sordi. I bambini sordi sono al 95% figli di genitori udenti che non hanno alcuna esperienza con la perdita dell’udito. Grazie all’applicazione sono in grado di padroneggiare le basi della lingua dei segni subito dopo la nascita del loro bambino.

La Conferenza Inspo è un progetto in piena crescita. Iniziato con 133 partecipanti nel 2001, quest’anno ha registrato 400 iscritti. Va sostenuto con ogni forza.

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