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Il Sistema di Entrata/Uscita (EES) è un’iniziativa dell’Unione Europea progettata per modernizzare la gestione delle frontiere esterne. Questo sistema automatizzato registrerà digitalmente l’ingresso e l’uscita dei cittadini di paesi terzi che viaggiano per soggiorni di breve durata nell’area Schengen. L’obiettivo principale è sostituire la tradizionale timbratura manuale dei passaporti con una registrazione elettronica, migliorando l’efficienza dei controlli e rafforzando la sicurezza.
Come Funziona l’EES
All’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne dell’UE, l’EES raccoglierà e memorizzerà le seguenti informazioni:
- Dati personali: nome, cognome, data di nascita.
- Dati del documento di viaggio: tipo, numero, paese di emissione, data di scadenza.
- Dati biometrici: immagine del volto e impronte digitali.
- Informazioni sul transito: data, ora e luogo di ingresso e uscita
Questi dati saranno utilizzati per calcolare automaticamente la durata del soggiorno autorizzato, facilitando l’identificazione di eventuali soggiorni irregolari e migliorando l’efficacia dei controlli alle frontiere.
Obiettivi dell’EES
L’introduzione dell’EES mira a:
- Rafforzare la sicurezza: identificando più facilmente i viaggiatori che superano il periodo di permanenza consentito e prevenendo l’immigrazione irregolare.
- Modernizzare i controlli di frontiera: sostituendo la timbratura manuale dei passaporti con un sistema digitale più efficiente.
- Facilitare i viaggiatori: riducendo i tempi di attesa e migliorando l’esperienza complessiva ai valichi di frontiera.
Data di Entrata in Vigore
Inizialmente previsto per il 2022, il lancio dell’EES ha subito diversi rinvii a causa di sfide tecniche e della necessità di garantire l’integrazione con i sistemi nazionali degli Stati membri. Secondo le informazioni più recenti, l’EES dovrebbe entrare in funzione nell’ottobre 2025.
Problemi e Sfide nell’Implementazione
L’implementazione dell’EES ha incontrato diverse difficoltà:
- Sfide Tecniche: la complessità del sistema ha richiesto più tempo del previsto per lo sviluppo e l’integrazione con le infrastrutture esistenti.
- Preparazione degli Stati Membri: alcuni paesi, tra cui Germania, Francia e Paesi Bassi, hanno segnalato ritardi nell’adeguamento delle loro infrastrutture e nella formazione del personale, sollevando preoccupazioni sulla prontezza operativa.
- Preoccupazioni Logistiche: ci sono timori che l’introduzione del sistema possa causare congestioni ai valichi di frontiera, specialmente in punti critici come il porto di Dover e il terminal dell’Eurotunnel a Folkestone.