Passaporti

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato un disegno di legge che introduce significative modifiche riguardanti i passaporti e le carte d’identità. Queste novità mirano a incrementare la sicurezza dei documenti e a semplificare le procedure amministrative per i cittadini: Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, il sistema di emissione dei passaporti italiani viene rivisto per adeguarsi alle esigenze attuali e ai moderni standard di sicurezza. Una normativa necessaria, dato il crescente numero di persone che vuole viaggiare e richiede il documento, con conseguenti disagi nel trovare uno slot per un appuntamento. Non a caso il Governo è già dovuto correre ai ripari nei mesi scorsi, autorizzando il rilascio del passaporto da parte delle Poste con una sperimentazione che si sta estendendo sempre a più città.

Passaporti: principali cambiamenti, stop al rinnovo

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la gestione dei passaporti alla loro scadenza. Innanzitutto è confermato che non sarà più possibile rinnovare il passaporto scaduto: con le nuove disposizioni vengono eliminati gli ultimi riferimenti alla vecchia normativa del rinnovo e si conferma che è sempre necessario prenotare un appuntamento per richiedere un nuovo documento, fermo restando le eccezioni per il passaporto urgente.

Tra gli interventi c’è anche la cancellazione di riferimenti ormai superati, come quelli agli ispettorati di frontiera, strutture non più operative da diversi decenni. Inoltre viene cancellata ogni menzione a comuni e comandi generali dei Carabinieri in relazione al rilascio del passaporto. Tali enti, infatti, non sono mai stati operativi né tecnicamente integrati nel circuito di emissione, e la loro presenza nei testi normativi risultava ormai priva di fondamento.

Il provvedimento si inserisce in un più ampio processo di digitalizzazione e semplificazione amministrativa, volto a rendere più efficiente il rilascio dei documenti e allinearlo agli standard europei.

Procedure in caso di furto o smarrimento all’estero

Le nuove norme semplificano le procedure per la denuncia e il rilascio di un nuovo passaporto in caso di furto o smarrimento all’estero. Le procedure vengono ora differenziate con maggiore chiarezza tra la fase di denuncia e quella di rilascio del nuovo passaporto, al fine di semplificare l’intervento dei consolati e rendere più efficace il servizio al cittadino. I cittadini dovranno presentare denuncia alle autorità locali del Paese in cui si trovano; successivamente, il consolato italiano potrà emettere un documento provvisorio per consentire il rientro in Italia.

Abolizione del passaporto collettivo

Il disegno di legge prevede anche l’abolizione del passaporto collettivo, un documento che consentiva a gruppi da 5 a 50 persone di viaggiare insieme per motivi culturali, religiosi, sportivi o turistici. Questa tipologia di passaporto era già in disuso poiché non conforme agli standard europei di sicurezza.

Carte d’identità valide per l’espatrio extra-UE

Un’altra importante novità riguarda le carte d’identità, che potranno essere utilizzate per viaggiare verso Paesi extraeuropei, grazie a nuovi accordi bilaterali. In caso di impedimenti legali all’espatrio, sul documento sarà apposta un’annotazione che ne vieta l’utilizzo per viaggi all’estero, garantendo maggiore trasparenza per i cittadini. Il Governo interviene sul quadro normativo elevando il livello della disciplina a rango primario, al pari di quanto già previsto per i passaporti, nel rispetto delle garanzie costituzionali previste in materia di libertà di circolazione.

La modifica riguarda il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Regio decreto n. 773 del 1931), che viene aggiornato per adeguarsi all’articolo 16 della Costituzione, il quale stabilisce che ogni limitazione al diritto di muoversi liberamente all’interno del territorio nazionale o di uscirne deve avvenire per legge. Fino ad oggi, infatti, la validità della carta d’identità ai fini dell’espatrio era regolata da un provvedimento di rango secondario, il Dpr 649/1974.

Con la riforma, si riconosce l’equiparazione sostanziale tra passaporto e carta d’identità valida per l’estero, consolidando una prassi normativa e amministrativa ormai radicata. Entrambi i documenti sono utilizzati per lo stesso scopo: consentire ai cittadini italiani di uscire dal Paese per recarsi all’estero. E nella realtà dei fatti, questa equiparazione è già largamente riconosciuta a livello internazionale.

Sono sempre di più, infatti, i Paesi che – anche al di fuori dell’Unione europea – accettano la carta d’identità come titolo di ingresso, grazie ad accordi bilaterali con l’Italia. Tra questi, figurano Stati come Svizzera, Norvegia, Turchia, Marocco, Tunisia, Montenegro ed Egitto, che consentono l’accesso ai cittadini italiani senza la necessità del passaporto, a patto che il documento d’identità sia in corso di validità e idoneo all’espatrio.

L’intervento normativo ufficializza dunque un’evoluzione già in atto da decenni e mira a fornire una base giuridica solida per le eventuali limitazioni, ritiri o dinieghi relativi all’uso della carta d’identità per viaggiare all’estero. Un passaggio che rafforza la certezza del diritto e rende più coerente il quadro normativo, alla luce dei profondi cambiamenti intervenuti nella mobilità internazionale e nella documentazione personale.

Cambiano le regole per i minori italiani che viaggiano all’estero

Il nuovo provvedimento, adottato nell’ambito della riforma sul rilascio dei passaporti, interviene su una casistica specifica che in passato ha creato non pochi problemi pratici in fase di controllo alle frontiere. Il nodo riguarda i minori di 14 anni che viaggiano con un solo genitore o accompagnati da terzi. Secondo l’articolo 14, comma 2, della legge 1185 del 1967, è sufficiente una dichiarazione scritta che indichi il nome del genitore accompagnatore, della persona o della compagnia incaricata della tutela del minore durante il viaggio, compilando un apposito modulo di autorizzazione al viaggio minorenni. Tuttavia, in diversi Paesi stranieri, le autorità di frontiera non ritengono questa documentazione sufficiente, richiedendo invece un’attestazione ufficiale da parte delle autorità italiane. Il nuovo intervento normativo recepisce questa esigenza, introducendo una procedura aggiornata e armonizzata con le disposizioni europee sui passaporti biometrici. In pratica, verrà rilasciata un’attestazione formale da parte della questura o del consolato, a conferma che – secondo la normativa italiana – il minore è autorizzato a viaggiare con uno solo dei genitori o con un accompagnatore specificamente indicato. Per le famiglie, questo si traduce in un passaggio aggiuntivo ma necessario per garantire viaggi sicuri e senza intoppi, specie nei Paesi più severi sul controllo dei documenti per i minori.

Aggiornamento delle sanzioni

Il provvedimento aggiorna anche le sanzioni per chi tenta di espatriare senza un passaporto valido, adeguando le multe all’inflazione e depenalizzando alcune infrazioni minori.

Viaggiare in aereo con il proprio cane è oggi una pratica sempre più diffusa, con molte compagnie aeree che permettono il trasporto degli animali domestici, sia in cabina che in stiva. Tuttavia, è fondamentale conoscere le normative e i requisiti imposti da ciascun vettore per garantire un viaggio sereno e sicuro per il proprio amico a quattro zampe. Le seguenti regole sono quelle in vigore attualmente e non tengono conto della nuova normativa Enac in vigore dal 12 maggio che deve ancora essere recepita dalle compagnie aeree.

Compagnie aeree che accettano animali

Non tutte le compagnie aeree permettono il trasporto di cani e altri animali domestici. Ad esempio, ITA Airways, Lufthansa, KLM, Air Europa, Aeroitalia, Delta Air Lines, Iberia, Vueling e Volotea consentono il viaggio con animali a determinate condizioni che potete leggere in seguito. Al contrario, compagnie low cost come Ryanair ed easyJet accettano solo cani guida e da assistenza.

Cabina o stiva: dove viaggerà il tuo cane?

Il peso del cane è il principale criterio che determina se possa viaggiare in cabina o debba essere trasportato in stiva:

  • Cabina: la maggior parte delle compagnie consente ai cani di piccola taglia (fino a 8-10 kg, trasportino incluso) di viaggiare sotto il sedile anteriore del proprietario.
  • Stiva: i cani più grandi devono viaggiare in un compartimento climatizzato e pressurizzato. Il peso massimo per il trasporto in stiva varia tra 32 kg e 75 kg, a seconda della compagnia.
  • Cargo: per animali che superano il peso consentito in stiva, è necessario ricorrere al trasporto come merce aerea.

Requisiti del trasportino per viaggi in aereo

Indipendentemente dalla scelta tra cabina e stiva, il trasportino deve rispettare precise caratteristiche:

  • Cabina: deve essere morbido o semirigido, con una base impermeabile e misure standard che variano da compagnia a compagnia (es. ITA Airways richiede 24x40x30 cm, KLM 46x28x24 cm, Volotea 45x39x21 cm).
  • Stiva: deve essere rigido, con chiusura sicura, prese d’aria e una base assorbente. Se dotato di ruote, queste devono essere bloccate o rimosse.

Trasportino per il cane in cabina

Se il cane viaggia in cabina, il trasportino deve rispettare rigorosi standard imposti dalle compagnie aeree. Il trasportino deve essere ventilato, impermeabile e sicuro, in modo che il cane possa viaggiare comodamente e senza rischi. Alcune delle regole principali sono:

  • Dimensioni massime: le misure accettate variano a seconda della compagnia, ma generalmente si attestano intorno a 40x20x24 cm per trasportini rigidi e 46x28x24 cm per trasportini morbidi.
  • Materiale: il trasportino può essere morbido, rigido o semirigido, ma deve garantire stabilità e protezione.
  • Fondo assorbente: è consigliato posizionare una traversina igienica o una coperta per il comfort dell’animale.
  • Obbligo di rimanere chiuso: durante tutto il viaggio il cane non può uscire dal trasportino e deve essere posizionato sotto il sedile anteriore del passeggero.
  • Numero massimo di animali per volo: alcune compagnie limitano il numero di animali trasportabili in cabina, quindi è importante prenotare con largo anticipo.

Trasportino per il cane in stiva

Se il cane deve viaggiare in stiva, il trasportino deve rispettare precise direttive IATA (International Air Transport Association) per garantire la sicurezza dell’animale durante il trasporto:

  • Materiale rigido: il trasportino deve essere realizzato in plastica dura o fibra di vetro. Le griglie di aerazione laterali devono essere in metallo resistente.
  • Dimensioni: la grandezza del trasportino deve permettere al cane di stare in piedi, girarsi e sdraiarsi comodamente. Generalmente, la lunghezza deve superare di 15 cm quella del corpo dell’animale.
  • Sicurezza: deve avere una chiusura centralizzata che blocchi tutti i punti di apertura per evitare aperture accidentali durante il volo.
  • Ventilazione: almeno tre lati del trasportino devono avere aperture per la circolazione dell’aria.
  • Fondo assorbente: è necessario inserire tappetini assorbenti o coperte per mantenere asciutto il trasportino.
  • Etichettatura obbligatoria: deve essere presente l’etichetta “LIVE ANIMALS” e l’indicazione “THIS WAY UP” per garantire il corretto orientamento.
  • Acqua e cibo: devono essere forniti contenitori agganciati saldamente all’interno del trasportino, accessibili dall’esterno.

Documenti necessari per i cani in aereo

Per viaggiare in aereo, il cane deve avere la documentazione in regola:

  • In Italia: è sufficiente il libretto sanitario.
  • In Europa: è obbligatorio il passaporto per animali domestici, rilasciato dal veterinario, che attesta la presenza di microchip e vaccinazioni, tra cui l’antirabbica (effettuata almeno 21 giorni prima del viaggio).
  • Verso gli USA: dal 2024, è richiesto il modulo CDC Dog Import Form per i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio rabbia.

Passaporto per animali e documentazione necessaria

Mentre per viaggiare in Italia è sufficiente il libretto sanitario, per viaggiare con il proprio cane all’interno dell’Unione Europea, è obbligatorio il passaporto per animali domestici, rilasciato da un veterinario autorizzato. Questo documento attesta l’identificazione dell’animale tramite microchip o tatuaggio leggibile e certifica le vaccinazioni effettuate, in particolare l’antirabbica. La vaccinazione antirabbica deve essere stata somministrata almeno 21 giorni prima della partenza. Il passaporto ha un costo medio di 20-50 euro e rimane valido per tutta la vita dell’animale, purché le vaccinazioni siano aggiornate.

Se il viaggio prevede destinazioni extra UE, le regole possono variare considerevolmente. Ad esempio, per entrare negli Stati Uniti, dal 2024 è obbligatorio compilare e inviare il CDC Dog Import Form, verificare lo stato vaccinale e rispettare eventuali periodi di quarantena. Alcuni Paesi, come Regno Unito e Australia, richiedono misure sanitarie più stringenti, tra cui esami del sangue e certificazioni specifiche.

Costi e limiti per il trasporto dei cani per compagnia aerea

Le tariffe e i limiti per il trasporto dei cani variano in base alla compagnia aerea:

  • ITA Airways: Cabina fino a 10 kg (50-225 euro); Stiva fino a 75 kg (60-235 euro).
  • Lufthansa: Cabina fino a 8 kg (50-70 euro); Stiva dai 100 ai 300 euro.
  • KLM: Cabina fino a 8 kg (30-200 euro); Stiva 150 euro.
  • Delta Air Lines: Cabina fino a 9 kg, trasporto in cargo per animali più grandi.
  • Iberia: Cabina fino a 8 kg (25-150 euro); Stiva fino a 300 euro.
  • Vueling: Cabina fino a 8 kg (50-60 euro); massimo 5 animali per volo.
  • Volotea: Cabina fino a 10 kg (40-60 euro); massimo 5 animali per volo.
  • AirEuropa: Cabina fino a 8 kg (35-175 euro); Stiva fino a 240 euro.
  • Aeroitalia: Cabina fino a 10 kg (50 euro).
  • EasyJet/Ryanair: Non accettano animali, eccetto cani guida.

Viaggi di lusso per cani: il servizio K9 Jets

Nel 2024 è stato lanciato anche in Italia K9 Jets, un innovativo servizio di noleggio jet privati su richiesta, dedicato agli animali domestici e ai loro proprietari. L’obiettivo di K9 Jets è semplice ma rivoluzionario: permettere agli animali di viaggiare liberi accanto ai loro proprietari nella cabina di un jet privato, eliminando la necessità di trasportarli nelle stive degli aerei o di usare un trasportino. Ogni passeggero può portare infatti un cane di oltre 23kg o due cani di taglia inferiore a 23 kg. Maggiori dettagli nel nostro articolo sul servizio di K9 Jets

Restrizioni e limitazioni per i cani in aereo

Alcune categorie di cani possono essere soggette a restrizioni:

  • Razze brachicefale: come Bulldog, Carlini e Pechinesi, che possono avere difficoltà respiratorie, spesso non sono accettate o devono viaggiare solo in cargo.
  • Cani “da combattimento”: razze come Dogo Argentino, American Bully e Rottweiler possono viaggiare solo in stiva con trasportini rinforzati.
  • Cuccioli: l’età minima per viaggiare in aereo è generalmente di 8 settimane, ma alcune compagnie richiedono almeno 3 mesi.

10 consigli per un viaggio con gli animali senza stress

Per garantire un viaggio sereno per il proprio cane e per non recare disturbo agli altri passeggeri, è utile seguire alcune accortezze:

  1. Abituare il cane al trasportino qualche giorno prima del volo, facendolo familiarizzare con lo spazio ristretto.
  2. Evitare di far mangiare il cane nelle 5 ore precedenti al volo per ridurre il rischio di nausea.
  3. Portare con sé acqua e snack leggeri, ma solo se consentito dalla compagnia aerea.
  4. Esercizio fisico prima della partenza: una lunga passeggiata può aiutare il cane a rilassarsi.
  5. Oggetti familiari: inserire nel trasportino una coperta o un giocattolo con l’odore del padrone aiuta a ridurre lo stress.
  6. Consultare il veterinario per valutare la somministrazione di calmanti naturali, se necessari.
  7. Evitare di disturbare gli altri passeggeri: assicurarsi che il cane sia tranquillo e non abbaia eccessivamente.
  8. Mantenere la calma durante il volo: il cane percepisce lo stato d’animo del proprietario, quindi è importante essere rilassati.
  9. Non aprire il trasportino durante il volo: il cane deve rimanere dentro per questioni di sicurezza.
  10. Dopo l’atterraggio, concedere tempo al cane per rilassarsi: una breve passeggiata dopo il viaggio aiuterà l’animale ad ambientarsi, informarsi inoltre se il cane sarà consegnato personalmente o farà il viaggio sul nastro trasportatore, che potrebbe essere particolarmente stressante

Hai un abbonamento Telepass e desideri disdirlo? Questa guida completa ti aiuterà a capire come procedere per annullare i contratti Telepass Base, Easy o Plus, e Pay X nel 2025, indicando tutte le modalità disponibili, online, via pec o con l’invio di un modulo tramite raccomandata, incluse le modalità per la restituzione del dispositivo.

Perché disdire il Telepass?

La disdetta del servizio Telepass potrebbe derivare da esigenze di risparmio per i recenti aumenti dei costi, cambi di abitudini di viaggio o l’aumento dei costi. Qualunque sia il motivo, il processo varia a seconda del tipo di contratto. Vediamo nel dettaglio come fare.

Documenti e informazioni necessari per richiedere la disdetta

Prima di avviare la procedura di disdetta, assicurati di avere a disposizione i seguenti documenti e informazioni:

  • Nome e cognome dell’intestatario del contratto.
  • Codice fiscale.
  • Indirizzo di residenza.
  • Numero di telefono.
  • Indirizzo email.
  • Codice ID Telepass, presente su tutte le fatture ricevute.
  • Tipologia di contratto (ad esempio, Telepass Base o Telepass Pay X).
  • Numero del contratto Telepass.
  • Codice identificativo del dispositivo Telepass.
  • Targa o targhe dei veicoli associati al contratto.
  • Documento di identità valido, fronte-retro (carta d’identità, patente o passaporto).

Disdetta Telepass Base

Se possiedi un abbonamento Telepass Base, ecco come puoi procedere:

1. Disdetta telefonica

Puoi chiamare il numero verde 800 904 940, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:30. Un operatore ti guiderà nella procedura.

2. Disdetta via e-mail, PEC o raccomandata

3. Scarica il modulo in pdf da compilare per la disdetta del Telepass Base

4. Restituzione del dispositivo

La restituzione del dispositivo è obbligatoria per completare la disdetta. Puoi:

  • Portarlo presso un Telepass Store, Centro Servizi Telepass o Telepass Point Eni Station.
  • Spedirlo tramite raccomandata a: Telepass S.p.A.
    Via del Serafico 49
    00142 Roma.

Disdetta Telepass Easy o Plus

Se possiedi un abbonamento Telepass Easy o Plus, ecco come puoi annullarlo, si tratta di una doppia disdetta dato che prima bisogna disattivare il servizio Easy o Plus per tornare alla versione Base e poi seguire la procedura per disdire Telepass Base:

1. Disdetta telefonica

Chiama il numero verde 800 904 940, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:30.

2. Disdetta online

Non è possibile disdire il Telepass Easy o Plus tramite app. Tuttavia, puoi procedere dall’area riservata del sito ufficiale:

  1. Accedi al sito Telepass.
  2. Seleziona nel menù a sinistra “Servizi di pagamento Telepass”.
  3. Clicca su “Contratto” e poi su “Titoli di pagamento”.
  4. Seleziona “Servizi di pagamento” e clicca su “Disattiva servizi di pagamento Telepass”.

3. Restituzione del dispositivo

Come per il Telepass è necessario restituire il dispositivo presso un centro Telepass o tramite spedizione a: Telepass S.p.A., Via del Serafico 49, 00142 Roma.

Disdetta Telepass Pay X

Per chi possiede un Telepass Pay X, la procedura di disdetta è altrettanto semplice, ma è sempre una doppia disdetta, prima bisogna disdire Telepass Pay X per tornare al contratto base e poi seguire la procedura per disdire Telepass Base:

1. Disdetta telefonica

Contatta il numero verde 800 904 940 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:30 

2. Form online

Compila il modulo disponibile sul sito ufficiale all’indirizzo https://www.telepass.com/KTI/public/contattaci-noregistrato, selezionando come tipo di richiesta “Chiusura contratto” e come dettaglio “Telepass Pay X”.

3. Restituzione del dispositivo

Come per gli altri abbonamenti, è necessario restituire il dispositivo presso un centro Telepass o tramite spedizione a: Telepass S.p.A., Via del Serafico 49, 00142 Roma.

Tempi di elaborazione

La richiesta di disdetta viene generalmente elaborata entro 30 giorni lavorativi. Riceverai una conferma tramite email o posta.

Costi e penali

Assicurati di restituire il dispositivo entro i tempi indicati per evitare penali. Inoltre, verifica che eventuali pedaggi o servizi attivati siano stati saldati.

Come essere in regola quando si viaggia con un minore? Quando si viaggia all’estero i minori di anni 18 devono essere in possesso di un proprio documento valido per l’espatrio: passaporto o carta di identità. La validità di tali documenti è triennale, da 0 a 3 anni, e quinquennale dai 3 ai 18 anni. Nel 2025 per ottenere il passaporto per un minore occorre presentare domanda presso la Questura competente e portare al seguito la seguente documentazione:

  • 2 foto tessere uguali e recenti, modello ICAO;
  • 1 contrassegno telematico da 73,50 Euro, acquistabile nelle rivendite di valori bollati;
  • documento di riconoscimento del minore o eventualmente due testimoni;
  • La ricevuta del pagamento del bollettino di 42,50 Euro per la richiesta del passaporto ordinario.

Occorre quindi presentare l’apposito modulo per la richiesta del passaporto del minore, stampato e firmato, valido anche per la richiesta di un passaporto urgente. I genitori devono essere presenti entrambi e devono avere, ovviamente, i propri documenti con sé. Nel caso in cui uno dei due genitori fosse assente, il genitore presente può presentare una dichiarazione del coniuge in originale, con firma e documento d’identità. In alcune città della penisola è possibile prenotare un appuntamento per la presentazione dela domanda sull’agenda Elettronica del Ministero dell’Interno.

La carta di identità invece può essere richiesta presso il proprio comune di residenza o presso il comune di dimora per i cittadini residenti in Italia e presso il Consolato di riferimento per i cittadini residenti all’Estero. Per questi ultimi le modalità di rilascio sono indicate sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Oltre a questi documenti può essere richiesto in diversi casi un modulo di autorizzazione al viaggio compilato e firmato, noto come “dichiarazione di accompagno”: vediamo in quali casi è necessario

Quando i minori possono viaggiare da soli

I minori che viaggiano in Italia non hanno bisogno di dichiarazione di accompagnamento se sono in compagnia di un adulto. Se invece viaggiano da soli bisogna verificare se le compagnie di trasporto hanno un servizio di accompagno minori, vale a dire personale di bordo dedicato che segue il minore dalla partenza fino alla destinazione. Per usufruire del servizio i genitori devono presentare alla compagnia di trasporto la delega di accompagnamento compilata dai genitori + fotocopia fronte retro dei documenti dei genitori. Il modulo può variare e viene fornito dalla compagnia.
All’estero, sia in UE che extra UE, i minori possono viaggiare da soli dai 14 ai 18 anni.

Accompagnamento dei minori in viaggio, quando è necessario

Nei viaggi all’estero fino ai 14 anni di età i minori devono essere accompagnati da un maggiorenne e distinguiamo due casi. Nel caso in cui l’accompagnatore sia:

  • Un genitore (o chi è riconosciuto legalmente tutore), è richiesto che sul documento del minore siano indicati i nominativi dei genitori, registrati in sede di compilazione della domanda del rilascio del documento, ma non serve il modulo di autorizzazione al viaggio.
  • Se il maggiorenne accompagnatore è persona differente dai genitori (o da chi è riconosciuto legalmente tutore), occorre invece compilare la “dichiarazione di accompagno”. Tale dichiarazione deve essere redatta davanti ad un pubblico ufficiale presso gli uffici della Questura. Nello scritto i genitori, o chi è riconosciuto legalmente tutore, autorizzano il maggiorenne affidatario a prendersi carico della responsabilità di accompagnare il minore per tutto il tempo previsto per il viaggio.

La dichiarazione di accompagnamento: il modulo di autorizzazione al viaggio minorenni in pdf

La “dichiarazione di accompagno” viene ratificata da un Pubblico Ufficiale e segue la documentazione da presentare al momento del controllo dei documenti a cura degli enti preposti.
Se il minore utilizza l’aereo senza accompagnatore maggiorenne, i genitori autorizzano, tramite la “dichiarazione di accompagno”, il personale di volo purché il minore, all’arrivo, sia prelevato da persona maggiorenne espressamente indicata dai genitori (o da chi è riconosciuto legalmente tutore) utilizzando la dichiarazione AFFIDAVIT (Unaccompanied Minor – Request of Carriage), che viene prodotta dal vettore aereo.
Ogni dichiarazione di accompagno ha validità temporale di sei mesi, qualora rimangano invariate le condizioni dichiarate all’atto della presentazione della domanda. In caso contrario vale per un unico viaggio.

Il Regno Unito, nel quadro di un ampio rinnovamento delle proprie politiche di immigrazione e sicurezza delle frontiere, ha annunciato l’implementazione dell’Autorizzazione Elettronica di Viaggio (ETA), un sistema che influenzerà milioni di viaggiatori europei, inclusi quelli italiani, abituati a spostarsi liberamente per soggiorni brevi senza la necessità di un visto. Questo sistema sarà implementato in diverse fasi a partire dal 2025 e prevede significative modifiche al modo in cui i cittadini dell’UE e del resto del mondo accederanno al Regno Unito, quindi a Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Cosa è e come funziona l’ETA per il Regno Unito

​L’Electronic Travel Authorisation (ETA) è un’autorizzazione elettronica introdotta dal Regno Unito per monitorare e gestire l’ingresso dei visitatori esenti da visto per soggiorni brevi. A partire dal 2 aprile 2025, tutti i cittadini italiani e dell’Unione Europea dovranno ottenere un’ETA prima di recarsi nel Regno Unito. La richiesta può essere presentata online o tramite l’app ufficiale “UK ETA” a partire dal 5 marzo 2025. L’ETA consente ingressi multipli per soggiorni fino a sei mesi ciascuno, ed è valida per due anni o fino alla scadenza del passaporto utilizzato per la domanda. Il costo dell’ETA è di 10 sterline (circa 12 euro). Per richiederla, è necessario fornire i dati del passaporto, una fotografia digitale e rispondere a domande di sicurezza. La maggior parte delle richieste viene approvata entro tre giorni lavorativi, ma è consigliabile presentare la domanda con almeno una settimana di anticipo rispetto alla data di viaggio prevista.

Timeline di Implementazione:

  • Per i paesi dell’UE/EEA, inclusa l’Italia: L’apertura delle domande è partita il 5 marzo 2025, e l’obbligo di ETA scatterà dal 2 aprile 2025.
  • Per il resto del mondo: L’obbligatorietà dell’ETA è partita dall’8 gennaio 2025.

Procedura per la Domanda dell’ETA per entrare in UK

Il processo di richiesta dell’ETA sarà interamente digitale. I viaggiatori possono fare domanda attraverso l’app mobile “UK ETA app” disponibile per iOS e Android, oppure tramite il sito web ufficiale del GOV.UK. È importante che i viaggiatori utilizzino il passaporto con cui intendono viaggiare al momento della domanda, in quanto l’ETA sarà collegato a quel documento.
Il sistema è già in vigore per i cittadini di Qatar, Bahrein, Kuwait, Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Giordania, che hanno già bisogno di un ETA per recarsi nel Regno Unito. Tutte le altre nazionalità dovranno fare domanda una volta completata l’implementazione

Quanto costa e quanto tempo è valido l’ETA per il Regno Unito

Il costo di ogni ETA è di 10 sterline (circa 12 euro), e una volta approvato, questo resta valido per due anni o fino alla scadenza del passaporto usato per la richiesta, consentendo ingressi multipli nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi.

L’ETA si presenta come uno strumento per semplificare e rendere più sicuri i viaggi, ricalcando iniziative simili in altre destinazioni popolari come gli Stati Uniti e l’Australia, e preparando il terreno per il prossimo sistema ETIAS in Europa (da maggio 2025). Questi cambiamenti richiedono agli operatori turistici e ai viaggiatori un aggiornamento e un’adattabilità alle nuove normative per continuare a godere della facilità di viaggio internazionale nel rispetto delle normative di sicurezza.
L’Amministratore Delegato di VisitBritain, Patricia Yates, ha dichiarato: “È incoraggiante vedere che il sistema ETA è stato implementato senza difficoltà nei Paesi del Golfo. Il processo digitale è rapido e facile da completare. Stiamo lavorando a stretto contatto con l’Home Office per garantire che l’introduzione internazionale dell’ETA sia ben comunicata e con i nostri partner internazionali per assicurare che i visitatori abbiano la chiarezza necessaria per pianificare e prenotare i loro viaggi con fiducia”.
VisitBritain prevede che i visitatori internazionali spenderanno 32,5 miliardi di sterline nel Regno Unito nel 2024, con un aumento del 5% rispetto al 2023. VisitBritain prevede 38,7 milioni di visite quest’anno, con un aumento del 2% rispetto al 2023.

FAQ Estese per l’ETA del Regno Unito

Che cos’è l’ETA per il Regno Unito?

L’ETA è un’autorizzazione di viaggio necessaria per tutti i visitatori da paesi che non necessitano di un visto per brevi soggiorni nel Regno Unito.

Chi deve richiedere l’ETA per UK?

Tutti i cittadini, inclusi bambini e neonati, di paesi che attualmente non richiedono un visto per soggiorni di breve durata nel Regno Unito.

Come posso richiedere l’ETA per UK?

Attraverso l’app “UK ETA app” scaricabile su dispositivi mobili o tramite il sito web del GOV.UK.

Quanto costa l’ETA per il Regno Unito?

L’ETA per Inghilterra, Scozia, Galles e Irlande del Nord ha un costo di 10 sterline.

Quanto tempo prima del viaggio devo richiedere l’ETA? S

Si raccomanda di fare la domanda almeno 3 giorni prima della partenza.

Cosa succede se la mia richiesta di ETA viene negata?

Riceverai una comunicazione con il motivo del rifiuto e le istruzioni su come procedere, generalmente potrai presentare una nuova domanda o, se necessario, richiedere un visto

L’ETA garantisce l’ingresso nel Regno Unito?

No, l’ETA permette di viaggiare verso il Regno Unito ma non garantisce l’ingresso, che è determinato dai funzionari di frontiera all’arrivo.

Per quanto tempo è valido l’ETA?

L’ETA è valido per due anni o fino alla scadenza del passaporto utilizzato per la domanda, a seconda di quale evento si verifichi per primo

Posso viaggiare più volte con lo stesso ETA?


Sì, l’ETA permette ingressi multipli nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi ciascuno

Cosa devo fare se cambio il mio passaporto dopo aver ottenuto l’ETA?

Dovrai fare una nuova domanda di ETA utilizzando il nuovo passaporto poiché l’ETA è legato al documento usato durante la richiesta iniziale

Il passaporto è un documento essenziale per viaggiare all’estero e, in alcuni casi, quasi sempre per ragioni di lavoro, potrebbe essere necessario ottenerlo in tempi brevi. Per chi ha urgenza, esistono procedure specifiche che permettono di ottenere il passaporto più rapidamente, sia nella sua versione ordinaria con rilascio prioritario, sia in versione temporanea con validità limitata. E’ importante però seguire correttamente la procedura e compilare tutti i moduli e documenti richiesti: se avete dubbi leggete questa guida al rinnovo o richiesta del passaporto urgente per dipanarli e scaricate i documenti necessari

Cos’è il passaporto urgente?

Per chi necessita di partire con urgenza per motivi di lavoro, esistono due opzioni:

  1. Richiedere un passaporto ordinario con procedura d’urgenza;
  2. Ottenere un passaporto temporaneo, con validità massima di 12 mesi.

1. Passaporto ordinario urgente

Chi ha un viaggio di lavoro imminente può selezionare l’opzione “appuntamenti prioritari” nel portale della Polizia di Stato. Per ottenere la priorità, è necessario presentare:

  • Un biglietto aereo o titolo di viaggio confermato;
  • Una lettera del datore di lavoro che attesti l’urgenza della trasferta;
  • Tutta la documentazione prevista per il passaporto ordinario.

Il passaporto urgente viene generalmente rilasciato entro 7-10 giorni lavorativi, ma i tempi possono variare a seconda della Questura.

2. Passaporto temporaneo

In alcuni casi eccezionali, quando non è possibile rilasciare un passaporto elettronico in tempi utili, la Questura può concedere un passaporto temporaneo, un libretto di 16 pagine privo di microchip e valido per un solo viaggio. Per il passaporto temporaneo non è prevista l’acquisizione delle impronte digitali, infatti viene rilasciato anche in casi di invalidità.

Procedura per ottenere un passaporto urgente

1. Prenotare un appuntamento prioritario

Per richiedere un passaporto urgente è necessario accedere al sito della Polizia di Stato e selezionare la voce “appuntamenti prioritari”. Questa opzione è disponibile per chi deve partire per motivi di lavoro, salute, studio o emergenze familiari documentate.

2. Documentazione necessaria

Per la richiesta di passaporto urgente bisogna presentare:

  • Modulo di richiesta compilato (diverso per maggiorenni e minorenni);
  • Documento di identità valido e relativa fotocopia;
  • Due fototessere conformi agli standard ICAO;
  • Ricevuta di pagamento di 42,50 euro per il passaporto elettronico, da effettuare su bollettino postale intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  • Marca da bollo da 73,50 euro;
  • Documenti che giustificano l’urgenza (biglietto aereo, lettera del datore di lavoro, certificati medici, ecc.).

Se la richiesta riguarda un passaporto per minorenni, è necessario presentare anche l’autorizzazione di entrambi i genitori.

Modulo PDF Richiesta Passaporto Urgente per Maggiorenni

Modulo PDF Richiesta Passaporto Urgente per minorenni

Passaporto urgente temporaneo: cos’è e quando si rilascia

Nei casi in cui il passaporto elettronico non possa essere rilasciato in tempi utili, la Questura può concedere un passaporto temporaneo con validità massima di 12 mesi. Questo documento non è dotato di microchip e può essere utilizzato solo per alcuni viaggi

Per ottenere il passaporto temporaneo occorre presentare:

  • Modulo di richiesta compilato;
  • Documento di identità e due fototessere;
  • Ricevuta di pagamento di 5,20 euro su conto corrente dedicato;
  • Documentazione che attesti l’urgenza.

Attenzione: questo documento non consente di entrare negli Stati Uniti con il programma ESTA, quindi sarà necessario richiedere un visto che potrebbe avere tempi lunghi vanificando l’urgenza

Tempi e costi del passaporto urgente

Il rilascio del passaporto urgente può avvenire entro 7-10 giorni lavorativi, a seconda della Questura di riferimento. Il costo complessivo è di 116 euro per il passaporto elettronico e di 5,20 euro per il passaporto temporaneo.

Dove richiedere il passaporto urgente?

Le richieste per il passaporto urgente devono essere effettuate esclusivamente in Questura. Se il viaggio è previsto entro 10 giorni, occorre recarsi direttamente all’Ufficio Passaporti centrale della propria città. Se la partenza è oltre i 10 giorni, si può effettuare la richiesta nei Commissariati competenti.

Quali sono le motivazioni valide per avere un passaporto urgente?

Avere un biglietto aereo non è sufficiente per ottenere un passaporto con priorità. L’urgenza deve essere documentata con una motivazione valida, come:

  • Motivi di lavoro (es. lettera dell’azienda, contratto di lavoro all’estero);
  • Motivi di salute (es. certificato medico che attesti cure necessarie all’estero);
  • Motivi familiari gravi (es. decesso o malattia grave di un parente stretto).

Non sono invece considerate emergenze giustificate:

  • Semplice possesso di un biglietto aereo;
  • Lettere di parenti o conoscenti senza documentazione ufficiale;
  • Email o messaggi che segnalano un impegno lavorativo senza conferma ufficiale;
  • Gite scolastiche

Il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi, meglio noto come ETIAS, non entrerà in vigore nel 2025 come precedentemente annunciato. La Commissione Europea ha ufficializzato il rinvio al quarto trimestre del 2026, posticipando ancora una volta l’attuazione di una misura destinata a modificare profondamente l’accesso all’area Schengen per milioni di viaggiatori provenienti da paesi terzi esenti da visto. La decisione è legata a una serie di ritardi nell’implementazione tecnica del sistema e alla necessità di coordinare il lancio con quello del nuovo Entry/Exit System (EES), previsto per ottobre 2025.

Che cos’è l’ETIAS

L’ETIAS è un sistema di pre-autorizzazione al viaggio pensato per i cittadini di circa 60 paesi che non hanno bisogno di un visto per entrare nell’Unione Europea per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni ogni 180 giorni). L’obiettivo principale è rafforzare i controlli di sicurezza e prevenire rischi legati all’immigrazione irregolare, al terrorismo o alla salute pubblica.

Il sistema si basa sulla raccolta preventiva di informazioni personali e di viaggio tramite una piattaforma online. Una volta operativa, l’autorizzazione ETIAS sarà obbligatoria per accedere a 30 paesi europei: tutti quelli dell’area Schengen, oltre a Cipro, Romania e Bulgaria, che pur non essendo pienamente membri dello spazio Schengen, partecipano all’accordo.

Come funzionerà

La domanda dovrà essere compilata online prima della partenza. Il modulo richiederà:

  • dati anagrafici e del passaporto
  • risposte a domande di sicurezza, legate a precedenti penali, viaggi in zone di conflitto, espulsioni o respingimenti precedenti
  • informazioni sul viaggio previsto

Il costo dell’autorizzazione sarà di 7 euro per i richiedenti tra i 18 e i 70 anni. I minori e gli over 70 saranno esentati dal pagamento. L’autorizzazione, una volta concessa, avrà una validità di tre anni o fino alla scadenza del passaporto utilizzato per la registrazione, se anteriore.

Nella maggior parte dei casi, la procedura sarà automatica e la risposta arriverà entro pochi minuti. In situazioni particolari o se emergono segnali di rischio, la pratica potrà essere sottoposta a valutazione manuale, allungando i tempi fino a un massimo di 30 giorni.

Il nuovo rinvio al 2026

L’ETIAS avrebbe dovuto essere attivato inizialmente nel 2021. Da allora, la scadenza è slittata più volte: prima al 2022, poi al 2024, infine al 2025. Ora la nuova data è fissata al quarto trimestre del 2026, ma con la possibilità di ulteriori ritardi se non saranno risolti in tempo i problemi tecnici che ostacolano l’interoperabilità dei sistemi tra gli Stati membri.

Una delle principali cause del rinvio è legata al fatto che l’ETIAS potrà entrare in funzione solo dopo che sarà attivo il sistema EES, ovvero il nuovo Entry/Exit System che registrerà elettronicamente ingressi e uscite dei cittadini di paesi terzi alle frontiere europee. L’EES, anch’esso soggetto a ripetuti slittamenti, è ora previsto per ottobre 2025. Solo dopo la sua piena operatività si potrà avviare l’ETIAS, che necessita dell’infrastruttura dell’EES per poter funzionare correttamente.

Cosa succederà dopo il lancio

Una volta attivato, l’ETIAS non sarà obbligatorio sin da subito. La Commissione ha previsto un periodo transitorio di almeno sei mesi durante il quale l’autorizzazione sarà facoltativa. In questa fase, i viaggiatori saranno incoraggiati a richiederla, ma potranno ancora entrare senza, se in possesso dei normali requisiti di accesso. Seguirà poi un “periodo di grazia” di ulteriori sei mesi durante il quale l’ETIAS sarà formalmente obbligatorio, ma con qualche flessibilità per chi viaggia per la prima volta o ignora l’esistenza del nuovo sistema.

Implicazioni per i viaggiatori

Il rinvio offre più tempo a turisti, lavoratori stagionali e viaggiatori frequenti per prepararsi. In particolare, i cittadini di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Giappone e Corea del Sud – tra i principali paesi extra-UE esenti da visto – dovranno abituarsi all’idea di dover ottenere un’autorizzazione prima di partire.

Dal punto di vista pratico, il nuovo sistema non dovrebbe rappresentare un ostacolo, dato il costo contenuto e la rapidità nella procedura. Tuttavia, potrà generare confusione iniziale, soprattutto tra i viaggiatori meno informati o poco abituati alle pratiche digitali.

Obiettivi e criticità

Secondo la Commissione, l’ETIAS migliorerà il controllo delle frontiere e renderà più sicura l’area Schengen, senza introdurre le rigidità di un sistema di visti. Tuttavia, le critiche non mancano. Alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sulla protezione dei dati, sulla gestione di eventuali errori nei sistemi automatici e sulle conseguenze per la libertà di circolazione.

Il vero banco di prova sarà la tenuta operativa del sistema alla sua attivazione: aeroporti e valichi di frontiera dovranno adeguarsi tecnologicamente, gli operatori dovranno essere formati, i viaggiatori correttamente informati.

​Il Sistema di Entrata/Uscita (EES) è un’iniziativa dell’Unione Europea progettata per modernizzare la gestione delle frontiere esterne. Questo sistema automatizzato registrerà digitalmente l’ingresso e l’uscita dei cittadini di paesi terzi che viaggiano per soggiorni di breve durata nell’area Schengen. L’obiettivo principale è sostituire la tradizionale timbratura manuale dei passaporti con una registrazione elettronica, migliorando l’efficienza dei controlli e rafforzando la sicurezza.

Come Funziona l’EES

All’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne dell’UE, l’EES raccoglierà e memorizzerà le seguenti informazioni:​

  • Dati personali: nome, cognome, data di nascita.​
  • Dati del documento di viaggio: tipo, numero, paese di emissione, data di scadenza.​
  • Dati biometrici: immagine del volto e impronte digitali.​
  • Informazioni sul transito: data, ora e luogo di ingresso e uscita

Questi dati saranno utilizzati per calcolare automaticamente la durata del soggiorno autorizzato, facilitando l’identificazione di eventuali soggiorni irregolari e migliorando l’efficacia dei controlli alle frontiere. ​

Obiettivi dell’EES

L’introduzione dell’EES mira a:​

  • Rafforzare la sicurezza: identificando più facilmente i viaggiatori che superano il periodo di permanenza consentito e prevenendo l’immigrazione irregolare.
  • Modernizzare i controlli di frontiera: sostituendo la timbratura manuale dei passaporti con un sistema digitale più efficiente.​
  • Facilitare i viaggiatori: riducendo i tempi di attesa e migliorando l’esperienza complessiva ai valichi di frontiera.​

Data di Entrata in Vigore

Inizialmente previsto per il 2022, il lancio dell’EES ha subito diversi rinvii a causa di sfide tecniche e della necessità di garantire l’integrazione con i sistemi nazionali degli Stati membri. Secondo le informazioni più recenti, l’EES dovrebbe entrare in funzione nell’ottobre 2025. ​

Problemi e Sfide nell’Implementazione

L’implementazione dell’EES ha incontrato diverse difficoltà:​

  • Sfide Tecniche: la complessità del sistema ha richiesto più tempo del previsto per lo sviluppo e l’integrazione con le infrastrutture esistenti.​
  • Preparazione degli Stati Membri: alcuni paesi, tra cui Germania, Francia e Paesi Bassi, hanno segnalato ritardi nell’adeguamento delle loro infrastrutture e nella formazione del personale, sollevando preoccupazioni sulla prontezza operativa. ​
  • Preoccupazioni Logistiche: ci sono timori che l’introduzione del sistema possa causare congestioni ai valichi di frontiera, specialmente in punti critici come il porto di Dover e il terminal dell’Eurotunnel a Folkestone. ​

Poste Italiane ha esteso il servizio di richiesta e rinnovo del passaporto a nuovi uffici postali a partire dal 18 marzo 2025. Il servizio è stato attivato in 12 uffici a Milano, 12 a Napoli, 3 a Bergamo e in 4 comuni della provincia di Firenze. Queste città si aggiungono a Roma, Bologna, Verona, Cagliari, Aosta, Catanzaro, Perugia, Venezia, Matera, Modena, Monza e Brianza, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Treviso e Vicenza, dove il servizio era già disponibile

Inoltre, il servizio è stato esteso a 88 uffici postali nella provincia di Milano, 42 nella provincia di Napoli e 121 nella provincia di Bergamo, tutti inclusi nel progetto Polis di Poste Italiane. Questo progetto mira a offrire ai cittadini dei comuni con meno di 15.000 abitanti l’accesso digitale ai servizi della pubblica amministrazione direttamente dagli uffici postali.

Per richiedere o rinnovare il passaporto, è necessario prenotare un appuntamento registrandosi sul sito di Poste Italiane. Al momento dell’appuntamento, bisogna presentare un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, effettuare il pagamento del bollettino per il passaporto ordinario di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo, è richiesto anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto. L’operatore postale raccoglierà le informazioni e i dati biometrici del cittadino, inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia competente. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato direttamente a domicilio. ​

Negli uffici postali aderenti al progetto Polis, è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, certificati previdenziali e certificati per le pratiche di volontaria giurisdizione. Ad oggi, sono stati erogati già 55.000 documenti attraverso questi servizi.

Dopo il successo virale della canzone “Espresso Macchiato” di Tommy Cash, che rappresenterà l’Estonia all’Eurovision Song Contest 2025, l’interesse per questo affascinante paese baltico è cresciuto anche tra gli italiani. Tallinn, le sue città storiche, le isole e la natura incontaminata offrono esperienze uniche per ogni tipo di viaggiatore. Ecco una guida completa per organizzare un viaggio in Estonia, con informazioni pratiche, risposte alle domande più frequenti e un itinerario di 7 giorni.

Come arrivare in Estonia dall’Italia

In aereo

L’Estonia è facilmente raggiungibile grazie ai voli diretti per Tallinn dagli aeroporti di Milano (Malpensa e Bergamo) e Roma (Fiumicino). I voli durano circa 3 ore. In alternativa, ci sono voli con scalo in città come Francoforte, Helsinki o Riga.

Via terra e mare

  • Se viaggi via terra, puoi combinare treni e autobus attraversando la Polonia, la Lituania e la Lettonia, ma richiede diversi giorni di viaggio.
  • In traghetto, puoi arrivare a Tallinn da Helsinki (2 ore) o Stoccolma (circa 12 ore) con compagnie come Tallink, Viking Line e Eckerö Line.

Quando visitare l’Estonia?

Il periodo migliore dipende da cosa vuoi fare:

  • Estate (giugno-agosto): clima mite (20-25°C), festival, lunghe ore di luce. Perfetto per visitare città e parchi nazionali.
  • Autunno (settembre-novembre): foliage spettacolare, meno turisti, ottimo per escursioni nei boschi.
  • Inverno (dicembre-marzo): paesaggi innevati, mercatini di Natale, sauna e sport invernali. Tallinn sotto la neve è magica.
  • Primavera (aprile-maggio): clima ancora fresco ma giornate più lunghe, ideale per esplorare senza troppa folla.

Cosa vedere e fare in Estonia

L’Estonia è un mix di storia medievale, cultura contemporanea e natura incontaminata.

1. Tallinn (la capitale medievale)

  • Città Vecchia (Vanalinn): patrimonio UNESCO con torri medievali, chiese gotiche e case colorate.
  • Piazza del Municipio (Raekoja Plats): cuore pulsante della città con ristoranti e mercatini stagionali.
  • Cattedrale di Aleksandr Nevskij: spettacolare chiesa ortodossa.
  • Toompea: il castello e il Parlamento, con vista panoramica sulla città.
  • Telliskivi Creative City: ex zona industriale diventata un quartiere trendy con street art, locali e negozi alternativi.
  • Museo KGB: situato nell’ex quartier generale sovietico, racconta la storia del periodo sovietico.

2. Tartu (capitale culturale del 2024)

  • Università di Tartu: una delle più antiche del Nord Europa.
  • Aparaaditehas: ex fabbrica sovietica trasformata in spazio culturale con ristoranti e gallerie d’arte.
  • Museo Nazionale Estone: perfetto per conoscere la storia e la cultura locale.

3. Pärnu (la capitale estiva e delle spa)

  • Spiagge di sabbia bianca: ideali per il relax nei mesi estivi.
  • Pärnu Mud Baths: storici centri benessere con fanghi terapeutici.
  • Passeggiata lungo il fiume Pärnu: perfetta per una serata romantica.

4. Isole di Saaremaa e Hiiumaa

  • Saaremaa: famosa per il cratere di Kaali e il castello medievale di Kuressaare.
  • Hiiumaa: ideale per gli amanti della natura e del birdwatching.

5. Parco Nazionale di Lahemaa (natura e trekking)

  • Villaggi di pescatori: Käsmu e Altja offrono un’esperienza autentica.
  • Foreste e paludi: sentieri immersi nella natura, perfetti per gli escursionisti.

Domande frequenti dei turisti

Serve il passaporto per entrare in Estonia?

No, l’Estonia fa parte dell’area Schengen, quindi basta la carta d’identità valida per l’espatrio.

Si usa l’euro?

Sì, l’euro (€) è la moneta ufficiale.

È un paese sicuro?

Sì, l’Estonia è uno dei paesi più sicuri d’Europa, con un basso tasso di criminalità.

Si parla inglese?

Sì, soprattutto nelle città e nelle zone turistiche.

Quanto costa un viaggio in Estonia?

L’Estonia è più economica rispetto all’Italia, ma i prezzi a Tallinn sono più alti che nel resto del paese. Alcuni costi medi:

  • Pasto economico: 8-12€
  • Cena in ristorante medio: 25-40€
  • Hotel 3 stelle a Tallinn: 50-80€ a notte
  • Biglietto del bus urbano: 2€

Itinerario di 7 giorni in Estonia

Giorno 1: Tallinn

  • Esplora la Città Vecchia (Toompea, Piazza del Municipio, Cattedrale di Aleksandr Nevskij).
  • Pranza in un ristorante medievale.
  • Pomeriggio a Telliskivi Creative City.

Giorno 2: Tallinn e Lahemaa

  • Visita il Museo KGB e il Porto Noblessner.
  • Noleggia un’auto e parti per il Parco Nazionale di Lahemaa (trekking e visita ai villaggi di pescatori).

Giorno 3: Tartu

  • Visita il Museo Nazionale Estone e l’Università.
  • Passeggia nel quartiere Aparaaditehas.

Giorno 4: Pärnu

  • Rilassati sulle spiagge o in una spa.
  • Cena al tramonto lungo il fiume.

Giorno 5: Saaremaa

  • Traghetto per l’isola.
  • Visita il castello di Kuressaare e il cratere di Kaali.

Giorno 6: Hiiumaa o ritorno a Tallinn

  • Se ami la natura, esplora Hiiumaa.
  • In alternativa, rientra a Tallinn e visita Kadriorg Palace e il Museo d’Arte Kumu.

Giorno 7: Shopping e relax a Tallinn

  • Shopping nei mercati locali o visita alle saune estoni.
  • Rientro in Italia.

Ottenere il passaporto italiano è un processo che richiede attenzione e una corretta pianificazione. Di seguito, una guida dettagliata su come prenotare e ottenere il tuo passaporto in Italia.

1. Prenotazione dell’appuntamento online

Per avviare la procedura di rilascio del passaporto, è necessario prenotare un appuntamento attraverso il portale ufficiale della Polizia di Stato, denominato “Agenda Passaporti”. Ecco come procedere:

  • Accesso al portale: Collegati al sito passaportonline.poliziadistato.it.
  • Autenticazione: È richiesto l’accesso tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica). Questi sistemi garantiscono un’identificazione sicura dell’utente.
  • Prenotazione: Una volta autenticato, seleziona la data, l’orario e l’ufficio (Questura o Commissariato) più comodo per te. Il sistema mostrerà le disponibilità in tempo reale.

2. Documentazione necessaria

Al momento dell’appuntamento, assicurati di avere con te i seguenti documenti:

  • Modulo di richiesta: Compilato e firmato. Puoi scaricarlo dal sito della Polizia di Stato o compilarlo direttamente in ufficio.
  • Documento di riconoscimento valido: Come la carta d’identità. Porta sia l’originale che una fotocopia.
  • Due fotografie formato tessera: Recenti, identiche, a colori, su sfondo bianco e con caratteristiche conformi agli standard ICAO.
  • Ricevuta di pagamento: Un versamento di €42,50 effettuato tramite bollettino postale sul conto corrente n. 67422808 intestato al “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro”, con causale “Importo per il rilascio del passaporto elettronico”.
  • Contrassegno telematico: Del valore di €73,50, acquistabile presso le tabaccherie autorizzate.

3. Procedura alternativa tramite Poste Italiane

In alcune località, è possibile avvalersi del servizio offerto da Poste Italiane per la richiesta del passaporto. Questo servizio prevede un costo aggiuntivo di €14,20 per la gestione della pratica. La richiesta verrà inoltrata all’Ufficio di Polizia competente, e potrai scegliere di ritirare il passaporto presso l’ufficio postale o riceverlo direttamente a domicilio. Per maggiori dettagli e per verificare se il servizio è disponibile nella tua zona, visita il sito di Poste Italiane.

4. Tempistiche e consigli utili

  • Pianificazione: Considera che le tempistiche per ottenere un appuntamento possono variare in base alla località e al periodo dell’anno. È consigliabile prenotare con largo anticipo, soprattutto in vista di viaggi imminenti.
  • Urgenze: Se hai necessità di ottenere il passaporto in tempi brevi per motivi comprovati (lavoro, salute, studio), contatta direttamente la Questura o il Commissariato di competenza per verificare la possibilità di accelerare la procedura.
  • Validità: Il passaporto ha una validità di 10 anni per i maggiorenni. Per i minori di 18 anni, la validità è rispettivamente di 3 anni (fino ai 3 anni di età) e di 5 anni (dai 3 ai 18 anni).

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, consulta il sito ufficiale della Polizia di Stato o il portale Agenda Passaporti.

La Tunisia è tornata, ma non è più la stessa. Con il lancio del primo catalogo monografico dedicato al Paese maghrebino, Europa World invita a toccar con mano la rinascita turistica di una destinazione quanto mai sicura, votata a itinerari culturali e naturalistici oggi disponibili per l’intero territorio, nonché in grado di offrire un rapporto qualità/prezzo notevolmente competitivo.

Prese le distanze dal cliché di meta per semplici soggiorni balneari e wellness, la Tunisia sta infatti accrescendo il proprio livello di gestione dei flussi internazionali: dal 1° gennaio 2025 e indistintamente dalla categoria dei viaggiatori, arrivi e partenze sono consentiti solo se in possesso di passaporto con validità sino a tre mesi. Per velocizzare le procedure, è fra l’altro atteso i in tempi brevi il lancio di un servizio e-Visa.

IL RICHIAMO DEL DESERTO

In vigore per la stagione marzo 2025/2026, il nuovo catalogo presenta offerte sia per viaggi di gruppo(garantiti da minimo 2 a massimo 25 persone), sia per viaggi individuali, con proposte che spaziano dall’archeologia (“Tunisia oasi e città romane”, 8 giorni) all’avventura (“Mini tour Deserto del Sahara e dintorni”, 6 giorni), lasciando spazio anche a soggiorni in combinazione mare come “La costa tunisina e l’isola di Djerba” (8 giorni) o a itinerari indipendenti in formula “Fly & Drive Tunisia”. Il tutto, col supporto di una crescente rete di collegamenti aerei che trova in Tunisair e Ita Airways due suoi pilastri, grazie ai quali la destinazione limita il generale aumento dei prezzi di mercato oggi stimato attorno al 10%.

NUOVA CAMPAGNA “VIVI L’ISTANTE, VIVI LA TUNISIA”

L’ampio ventaglio di proposte del brand di Quality Group risponde perfettamente alle finalità della nuova campagna promozionale “Vivi l’istanTe, vivi la Tunisia”, al via in primavera e di cui il Ministro del Turismo e dell’Artigianato della Tunisia, Soufian Tekayaa, ha offerto alcune anticipazioni a inizio anno: “i quattro assi del turismo balneare, culturale, ambientale e sanitario – queste le sue parole – concorreranno in egual misura al raggiungimento di 11 milioni di visitatori internazionali nel 2025, dopo aver toccato quota 10,25 milioni nel 2024 con una crescita di ben il 9,4% sulla stagione precedente. Le maggiori entrate, pari a 2,3 miliardi di dollari l’anno scorso (+7,8%), punteranno inoltre a stimolare la costruzione di nuove unità ricettive a Sousse, Djerba, Tabarka e Tozeur, i cui collegamenti aerei con l’Europa sono quindi destinati a un progressivo rafforzamento”.

Nel frattempo, a consolidarsi sono pure gli arrivi dall’Italia, saliti a 147.600 unità nel 2024 (+20%) e sulla via per recuperare il terreno perso negli ultimi anni rispetto a francesi (1,78 milioni, +6,2%), tedeschi (oltre 329mila, +8,7%) e britannici (quasi 327mila, +67,7%), incalzati a loro volta dall’esuberante contributo dei turisti polacchi (321mila circa, +50%).

SOGGIORNI IN CAMPI TENDATI

“I nuovi itinerari puntano a valorizzare non solo l’anima mediterranea della Tunisia – spiega Marco Peci, direttore commerciale e marketing Quality Group – ma anche la sua antica cultura del deserto, che ricopre il 40% del Paese e che, per anni, è rimasto appannaggio di soli pochi gruppi. Ora diamo la possibilità di pernottare in campi tendati di grande suggestione nel periodo climaticamente più piacevole, da ottobre a maggio, benché godere delle bellezze più remote del Paese sia possibile tutto l’anno grazie alla notevole diversificazione dell’offerta ricettiva. Anche le località meglio conosciute hanno in serbo tante novità: a dicembre, ad esempio, ha riaperto dopo lungo tempo il Museo del Bardo di Tunisi con le sue più importanti collezioni al mondo di mosaici romani, mentre cucina e ospitalità si sono arricchite di soluzioni per qualsiasi fascia di viaggiatore”.

ESPERIENZE MULTIDIMENSIONALI

Punto fermo dell’offerta tunisina resta la sua autenticità. Il profondo rinnovamento cui negli ultimi anni è andata incontro, ha infatti attinto sia da tradizioni vive che da contaminazioni in corso, trasformando il Paese in una porta d’ingresso privilegiata per scoprire la “jeune Afrique”: un’originale mescolanza di antico e nuovo recentemente restituita dalla felice penna di Francesca Spinola in “Blu Tunisi” (Infinito edizioni, 2024). La capillare riqualificazione delle dar, eleganti abitazioni con cortile interno presenti nelle medine di città e villaggi, così come la scelta di convertire antichi granai in suggestivi spazi d’accoglienza, sono il simbolo di un Paese che desidera mettere l’ospite in stretto contatto con la vita quotidiana del proprio territorio: i tour di Europa World, proprio come lasciano intuire l’ampio itinerario di 9 giorni “Experience Tunisia” o il “Grand Tour Tunisia” da 12, sono quindi da considerarsi autentiche esperienze multidimensionali, nelle quali il dialogo culturale risulta oggi fondamentale tanto quanto l’immersione in paesaggi inesplorati. Resti fenici, vestigia romane e berbere, riti nomadi e culti arabo-bizantini convivono in una nazione nella quale tutto appare alla portata di mano anche di famiglie e gruppi mai troppo grandi (avendo favorito una distribuzione migliore mediante un calendario delle partenze più esteso, così come spostamenti mai superiori alle tre ore).

UNA NUOVA STELLA NEL MEDITERRANEO

Per agevolare la conoscenza della nuova Tunisia, il tour operator di Quality Group ha poi in programma due fam trip, uno a marzo e uno agli inizi dell’autunno, oltre che eventi tematici presso Casa Quality e itinerantiper le città italiane. Facendo leva su guide di altissimo livello selezionate a Torino attraverso un programma di formazione ad hoc, obiettivo dichiarato è infatti portare la destinazione a numeri importanti entro i prossimi tre anni avvicinandoci al fatturato oggi prodotto dalla Turchia.