QualityTravel.it

Un’innovazione che porta nel mondo dei viaggi di gruppo e dell’adventure travel il concetto di marketplace. A fianco degli itinerari realizzati da WeRoad e dal suo team di travel designer, nella piattaforma di WeRoad sono comparsi i WeRoadX: viaggi creati e guidati da esperti viaggiatori che, con un itinerario nel cassetto, possono dare vita a proposte a data unica e in destinazioni straordinarie e lontane dal turismo di massa.
Elemento chiave del progetto è quello di abilitare la community di Coordinatori WeRoad (oltre 800 in Italia e 1.200 in Europa) nel diventare “creatori” del proprio viaggio dei sogni. WeRoad mette la piattaforma tecnologica, l’assicurazione e la garanzia di tour operator, i coordinatori la passione e cura del viaggio in tutti i suoi aspetti. Dalla stesura dell’itinerario, ad ogni singolo dettaglio: accommodation, esperienze in loco, intensità e mood di viaggio, guide locali e prezzo di vendita. Sì, perché è proprio l’autore del viaggio a decidere prezzo, disponibilità e data di partenza.
“Questo ci permette di dare ai Coordinatori massima libertà nel realizzare i viaggi dei loro sogni e di viverli insieme a 10-15 compagni di avventura” – spiega Paolo De Nadai, Founder di WeRoad e sponsor in prima persona del progetto – “ma anche di consentire a quei coordinatori che vogliono fare del viaggio un lavoro di decidere quanto spesso viaggiare e quanto guadagnarci”.

Nascono così destinazioni straordinarie all’insegna dell’amore per la scoperta e l’avventura da vivere insieme ad altri viaggiatori, viaggi che i Coordinatori hanno sempre voluto fare ma non ne hanno avuto la possibilità prima. Esperienza uniche negli angoli più remoti del mondo e lontani dalle esperienze più tradizionali. È così che sulla piattaforma si possono trovare viaggi come K2 Expedition, Uzbekistan: la Via della Seta, Ruanda e Uganda Safari: a tu per tu con i Gorilla, Kilimanjaro Expedition: avventura tra la Machame Route e il Ngorongoro, Kenya: i colori dell’Africa dal safari al mare, Nuova Zelanda 360°: avventura nella Terra di Mezzo, solo per citare alcuni tra gli oltre 90 nuovi itinerari disponibili sul sito.

Il progetto WeRoadX nasce dall’esigenza di dare sempre più spazio alla community di Coordinatori di viaggio WeRoad e al loro desiderio di viaggiare. “Chi meglio di un appassionato viaggiatore, con una lista di destinazioni da sogno nel cassetto, può progettare un viaggio?” spiega ancora Paolo De Nadai, che è appena rientrato dal WeRoadX da lui stesso progettato e guidato Svalbard Expedition.

“WeRoad si occupa di garantire la qualità del prodotto, tramite la selezione dei coordinatori che potranno accedere al progetto (devono avere alle spalle almeno tre viaggi WeRoad con una valutazione alta da parte dei partecipanti) e l’approvazione dell’itinerario secondo i nostri standard qualitativi. In pratica è esattamente quanto avviene con i TedX che sono dati in licenza ad organizzatori locali i quali devono garantire gli standard qualitativi richiesti dall’organizzazione”.

“Con WeRoadX” – prosegue De Nadai – “WeRoad entra in una nuova fase all’insegna non solo dalla scalabilità, ma anche del rafforzamento della community dove l’attenzione per i nostri Coordinatori e i loro desideri di viaggio sono ancora più centrali”.

Il progetto, partito in beta a fine 2022, ha riscosso immediatamente successo su ambo i lati del marketplace: da una parte, la risposta dei coordinatori di viaggio è stata massiva con l’adesione di centinaia di coordinatori già impegnati nel progettare il proprio itinerario, dall’altra una risposta da parte dei WeRoader che sono sempre più affamati di esperienze uniche: “WeRoadX è stato messo sul mercato come test nel secondo semestre del 2022 per valutare la risposta della nostra community e abbiamo raggiunto già ottimi risultati” – spiega Andrea D’Amico, CEO di WeRoad. “Ad oggi siamo oltre 100 coordinatori che stanno sviluppando il proprio itinerario e le prenotazioni dei tour WeRoadX ricoprono già il 20% del nostro business”.

Un’innovazione sul prodotto viaggio che non si ferma però solo a WeRoadX: “Nei prossimi mesi i nostri sforzi sul prodotto viaggio si concentreranno, oltre che sul marketplace, anche su WeRoad Collection, i viaggi esclusivi affordable luxury per viaggiatori che vogliono abbinare all’approccio adventure una serie di servizi esclusivi e a maggior comfort. Vogliamo in questo modo sia rispondere alle esigenze dei nostri WeRoader, in particolare nella fascia 35-49 anni, sia andare ad intercettare un target ancora non raggiunto” conclude D’Amico.

Prima del Marketpkace è però necessario diventare un Coordinatore WeRoad, un’attività che offre l’opportunità unica di esplorare il mondo e condividere esperienze di viaggio con persone appassionate. Ecco una guida completa su come intraprendere questa carriera avventurosa, ecco come fare

Perché Diventare Coordinatore WeRoad?

  1. Esplorazione e Avventura: Viaggia in giro per il mondo con persone della tua età e vivi ogni viaggio come un’emozione unica.
  2. Flessibilità: Puoi decidere quando e per quanto tempo partire, con la possibilità di indossare la maglietta da Coordinatore da una a più volte all’anno​​.

Il Ruolo del Coordinatore WeRoad

  • Esperienze Condivise: La parte più gratificante è la condivisione delle esperienze con i compagni di viaggio, uscire dalla comfort zone, affrontare sfide e creare legami​​.
  • Autonomia nella Scelta: Hai la libertà di scegliere quando viaggiare, con l’impegno di almeno un viaggio all’anno, solitamente ad agosto​​.

Requisiti per Diventare Coordinatore WeRoad

  1. Età e Istruzione: Avere almeno 23 anni, con una laurea in discipline umanistiche preferibile ma non obbligatoria.
  2. Esperienza nel Turismo: Essenziale avere esperienza nel settore del turismo, idealmente come guida turistica o accompagnatore di viaggio.
  3. Conoscenza delle Lingue Straniere: Padronanza di almeno due lingue straniere, oltre all’italiano, solitamente inglese e spagnolo.
  4. Abilità Comunicative e Relazionali: Ottime capacità comunicative e di gestione dei conflitti sono cruciali​​.

Competenze Necessarie

  1. Pianificazione e Organizzazione: Capacità di pianificare dettagliatamente l’intero viaggio.
  2. Problem Solving e Gestione dei Conflitti: Abilità nel gestire situazioni impreviste e conflitti tra i partecipanti.
  3. Capacità di Leadership e Lavoro di Squadra: Leadership efficace e collaborazione con il team WeRoad.
  4. Conoscenza del Territorio e delle Culture Locali: Buona conoscenza delle destinazioni e delle culture locali​​.

Processo di Candidatura e Selezione

  1. Invio del Curriculum Vitae: Sottolinea la tua esperienza nel turismo, conoscenza delle lingue e abilità comunicative.
  2. Selezione e Colloquio: Valutazione delle competenze organizzative, passione per i viaggi e attitudine al lavoro di squadra.
  3. Formazione e Addestramento: Partecipazione a un corso di formazione per acquisire competenze specifiche per il ruolo.
  4. Selezione in Tre Fasi: Compilazione di un form online, partecipazione a una Group Interview, e successivamente, partecipazione a un Bootcamp di selezione. Dopo il Bootcamp, riceverai un’email con il risultato finale​

Per diventare coordinatore weroad ci si può candidare a questa pagina

“A partire dal dall’inizio di novembre, precisamente dal giorno 4, riprende la partnership tra Caboverdetime e Cabo Verde Airlines con voli diretti ogni sabato da Bergamo.” Ad annunciarlo vuole essere lo stesso Andrea Stefanina, amministratore unico del gruppo Stefanina. L’operazione consentirà ai clienti del tour operator Caboverdetime di usufruire dei servizi di un nuovo Boeing 737 Max. Si tratta della versione “Max 8” di ultima generazione, che mette a disposizione 172 posti volo, garanzia di alti standard di volo e comfort. Una partnership strategica per l’operatore che torna, dopo più di 8 anni, a collaborare con la compagnia di bandiera capo verdiana andando a rinnovare e rafforzare fondamentali rapporti istituzionali.

Pomodori, melanzane, zucche basilico, erbe aromatiche di vario tipo, peperoncini di varia piccantezza, piante di limone, fiori edibili, il tutto coltivato nella serra in terrazza, al primo piano dell’Hilton Milan: HILTON MILAN GREENHOUSE è l’importante tappa nell’impegno per la sostenibilità e l’ecologia urbana dell’hotel milanese.
L’orto rifornisce giornalmente la cucina del ristorante, il CotoliAMO, favorendo così una riduzione dell’impronta ambientale grazie alla diminuzione delle emissioni di gas dovute al trasporto della filiera alimentare. Lo chef Paolo Ghirardi coltiva personalmente, rispettando i ritmi stagionali della natura, e raccoglie direttamente dalla serra gli ortaggi e le spezie da utilizzare per le sue ricette. Come, ad esempio, per il piatto vegetariano realizzato al 100% con verdure provenienti dalla serra: fiore di zucca, melanzane, pomodoro e fiordilatte, crema di datterini gialli, gocce di basilico e chips di parmigiano.
La serra di Hilton Milan trae ispirazione dall’anima green della Milano in cui l’hotel sorge, prendendo spunto dal vicino Parco della Biblioteca degli Alberi, il polmone verde del quartiere Porta Nuova, diventato uno dei punti di riferimento di una Milano sempre più sostenibile, attenta all’ambiente e al benessere dei cittadini.

HILTON MILAN GREENHOUSE si inserisce all’interno di una politica ESG molto ampia, che sta particolarmente a cuore al General Manager Daniele Fabbri, da 24 anni in Hilton, nonché Leader italiano per i progetti ESG del Gruppo.

“Forti di 50 anni di storia, stiamo guardando ai prossimi 50 anni, con l’obiettivo di riposizionare l’hotel anche in un’ottica di sostenibilità, ambientale e sociale. Grazie alla collaborazione di tutti i nostri dipendenti, vogliamo ridurre la nostra impronta ambientale per rispettare l’ambiente in cui viviamo e per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti. L’impegno ad avere pratiche ESG è ormai un requisito sempre più indispensabile per chi, come noi, rappresenta l’industria dell’ospitalità. HILTON MILAN GREENHOUSE è un’oasi nel cuore della città, un simbolo della nostra dedizione alle pratiche eco-consapevoli e alla creazione di un futuro più verde. All’Hilton Milan crediamo che raffinatezza e sostenibilità possano andare di pari passo, offrendo ai nostri ospiti esperienze indimenticabili che hanno un impatto positivo sul pianeta.” – commenta il Direttore di Hilton Milan.

“Per il futuro vorrei aumentare le tipologie di erbe aromatiche e alcuni ortaggi come aglio rosso, basilico rosso, cavolo riccio, peperoni, friggitelli, melanzane perline, scalogno, in modo da poter avere una produzione sufficiente, per la preparazione di alcuni piatti, che mi consentano di realizzare un menù degustazione a metro zero.” – dichiara lo chef Ghirardi.

Roma capitale dell’innovazione per una settimana: è infatti iniziata la prima edizione della Rome Future Week. Dall’11 al 17 settembre 2023 sono oltre 300 gli eventi in programma per parlare delle sfide del futuro che ci riservano il digitale e la tecnologia, ma non solo. E il turismo ha il suo spazio con 15 eventi che esplorano diversi ambiti, dall’innovazione nell’ospitalità alla grande partita dell’Expo 2030 a Roma. Il primo di questi eventi è stato, l’11 settembre, la prima edizione di Digital Mice Trends, una tavola rotonda per discutere delle tendenze tecnologiche che più stanno impattando sull’organizzazione delle aziende che compongono l’industria del turismo, dall’hospitality al turismo congressuale. Organizzata da Qualitytravel, ha visto la partecipazione di circa 70 persone, e ha l’ambizione di diventare un appuntamento fisso di inizio stagione per fare il punto sui trend tecnologici di travel e meeting industry, favorendo l’incontro tra aziende, agenzie e fornitori di tecnologia. Inoltre Digital Mice proseguirà online con una conferenza virtuale al mese per approfondire tematiche di attualità del mondo degli eventi aziendali e del turismo.

Nella Sala Lucrezia del BW Premier Hotel Royal Santina del gruppo Roscioli, a due passi dalla stazione Termini, la discussione è stata animata da Vinicio Borsi, vicepresidente di Skal International Roma, Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&Eventi, Umberto Pellegrino, responsabile della BU Eventi di FieraMilano, Armando Travaglini, consulente in digital marketing turistico, e Simone Puorto, Web3 evangelist e founder di Travel Singularity, moderati dal direttore di Qualitytravel Domenico Palladino.

La presidente di Federcongressi Gabriella Gentile ha esordito ricordando come l’industria dei congressi e degli eventi si sta riprendendo dopo la pandemia e proprio come quest’ultima abbia accelerato la digitalizzazione del settore, ma ha anche sottolineato che, secondo i dati dell’osservatorio OICE 2022, le aziende stanno dando meno importanza alle tecnologie per incontrarsi a distanza, come quelle per gli eventi ibridi, per tornare a incontrarsi di persona, mentre le location cercano di investire di più sulle infrastrutture per gli eventi. Invece le attuali tecnologie come l’Intelligenza Artificiale generativa non possono essere ignorate: occorre formarsi su di esse e per questo saranno oggetto anche della prossima convention di Federcongressi.

Vinicio Borsi, hospitality innovation manager e vicepresidente di Skal Roma, content partner dell’evento, ha fornito consigli agli hotel su come affrontare la rivoluzione digitale dell’AI, in particolare sulle capacità predittive in ambito revenue management e sulle capacità di analisi di mercato che possono portarci a scoprire nuove opportunità. Ha insistito infine sulla necessità di formare le persone per interagire con i nuovi sistemi perché è fondamentale che dietro l’intelligenza artificiale ci sia quella umana.

Armando Travaglini, consulente di Digital Marketing Turistico, ha spiegato come l’intelligenza artificiale è una tecnologia già disponibile da molti anni in un settore dominato dagli algoritmi e che con le applicazioni più recenti si è più che altro democratizzata e resa accessibile a una platea più ampia di aziende. Ne ha spiegato l’utilità in ambito marketing e advertising, dove ha semplificato processi di lavoro che prima richiedevano elevate competenze, ma ha anche messo in guardia dai rischi: quello ad esempio di non fornire a monte dati abbastanza accurati, che porterebbe le applicazioni AI a prendere decisioni imprecise, e quello dell’AI washing, la moda di ribattezzare con l’intelligenza artificiale qualunque software anche se di AI non ha nulla.

Simone Puorto, web3 evangelist e founder di Travel Singularity, ha ribadito la questione semantica per cui nell’ambito dell’hospitality è più corretto parlare di automazione rispetto a intelligenza artificiale, anche se i termini spesso sono usati come sinonimi. Ha poi dibattutto in maniera vivace sull’inevitabilità della rivoluzione tecnologica e di come le principali aziende del turismo, da Booking a Expedia, a Trip, stiano oggi lavorando sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. Si è parlato dell’etica di questi sistemi, portando poi il discorso sul web3 e sulla sua capacità di essere decentralizzato e quindi, per definizione, democratico.

Umberto Pellegrino, head of BU events and education di FieraMilano ha ricordato l’appuntamento con AIXA summit, la conferenza italiana sull’IA che a novembre festeggia la sesta edizione e ha spiegato come già oggi l’intelligenza artificiale venga usate per creare alcuni contenuti dell’evento, dalla generazione di immagini al comunicato stampa della conferenza che è stato co-creato con ChatGPT e ha avuto un’amplissima diffusione stampa. Per questo, prevede, uno dei lavori del futuro sarà sicuramente quello dell’AI prompt manager, specializzato nel far elaborare alle IA generative il miglior output possibile.

SAP SE ha annunciato che Amadeus ha portato con successo la sua principale infrastruttura software SAP® sul cloud attraverso la soluzione RISE with SAP. Utilizzando RISE with SAP S/4HANA® Cloud, private edition, Amadeus ha trasformato i propri processi interni nel cloud con Microsoft Azure con l’obiettivo di migliorare la resilienza operativa e trasformare le proprie operation in un modello basato sul cloud. L’approccio semplificato di RISE with SAP, che fornisce un’offerta commerciale e un contratto per infrastrutture, servizi e licenze unici, aiuta a salvaguardare l’efficienza operativa di Amadeus.
Con l’accesso esclusivo agli ultimi aggiornamenti, sviluppi e soluzioni specifiche di settore, Amadeus sarà in grado di aumentare scalabilità, flessibilità ed efficienza continuando a innovare ulteriormente nel passaggio a un modello operativo cloud. La maggiore abilità a reagire e adeguare la propria capacità operativa in base alle esigenze e condizioni del mercato e della domanda rende l’azienda pronta a sostenere un’ulteriore crescita nel settore dei viaggi.

“In Amadeus, ci impegniamo a utilizzare la tecnologia per creare esperienze migliori per i viaggiatori. Abbiamo scelto RISE with SAP perché la tecnologia cloud è ora in grado di offrire un livello di servizio migliore”, ha dichiarato Santiago Franco, Chief Information Officer, Amadeus. “E siamo certi che la nostra decisione migliorerà la nostra efficienza operativa, promuoverà l’innovazione e, in ultima analisi, migliorerà i nostri processi interni”.

“Spostando le sue attività sul cloud con SAP, Amadeus si mette in una posizione privilegiata per portare il successo a un nuovo livello, e siamo lieti di sostenere l’azienda nel suo percorso di trasformazione”, ha dichiarato Scott Russell, membro dell’Executive Board di SAP SE e alla guida dell’organizzazione Customer Success. “Siamo orgogliosi che Amadeus stia sfruttando RISE With SAP per snellire i processi aziendali interni, il che li aiuterà ad essere più efficienti e produttivi, accelerando la loro crescita e il successo”.

La tecnologia di Amadeus alimenta il settore dei viaggi e del turismo con soluzioni innovative e sistemi di prenotazione per compagnie aeree, agenzie di viaggio e altri operatori del settore in più di 190 paesi in tutto il mondo. La piattaforma aperta di Amadeus collega l’ecosistema globale dei viaggi e dell’ospitalità, dalle startup ai grandi attori del settore privato e pubblico, ridisegnando i viaggi di domani.

Partono le selezioni ai corsi di formazione per chi desidera una carriera di successo nel turismo: in Sicilia, a Catania, una vera e propria eccellenza in questo settore è il Master THEM, unico master in Italia patrocinato dal 2016 da MPI – Meeting Professionals International, la più grande e rinomata associazione di professionisti del mondo del turismo e degli eventi a livello internazionale, presente in 65 Paesi con oltre 13.000 aziende socie, che ad oggi ha formato e immesso nel mercato del lavoro oltre 350 giovani, non solo siciliani.
“Anche per il 2024 abbiamo in programma una didattica di altissimo livello, sempre aggiornata in base ai trend del mercato, coinvolgendo oltre 100 membri nella Faculty del Master, tutti i big della meeting industry e dell’hospitality a livello nazionale ed internazionale specializzati nel luxury – dichiara Alessia Di Raimondo, General Manager e Co-Founder di BeAcademy – e abbiamo ampliato ancora di più il nostro già ricco network aziendale, grazie anche alle tante nuove aperture nel mondo alberghiero, soprattutto a 5 stelle, per dare ai nostri masterini tantissime opportunità di stage retribuiti, formazione sul campo ed inserimento lavorativo post stage, grazie anche al servizio di career coaching e lifelong placement garantito.”

A partire da gennaio 2024, durante i primi 4 mesi di lezioni pratiche in aula, gli studenti si confronteranno con più di 100 docenti tra top manager dell’hotellerie e della meeting industry dei luxury brand più importanti a livello internazionale. Le 400 ore di formazione, erogate sia in presenza che in live streaming per studenti da tutta Italia, saranno rivolte al “saper fare” tra didattica frontale, laboratori pratici e live project. Subito dopo gli allievi saranno impegnati sul campo per 6 mesi di stage attraverso una esperienza professionale retribuita e finalizzata all’assunzione in una delle aziende partner del Master che sarà scelta dagli studenti in base alle loro attitudini e obiettivi. Una costante la partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali, come il Festival del Cinema di Venezia, oltre all’evento Destination Gala, giunto alla terza edizione, del quale gli studenti sono i protagonisti al fianco dei più importanti enti del turismo internazionali.

Un network di oltre 500 aziende di cui fanno parte le migliori catene alberghiere del lusso, le più importanti agenzie internazionali di organizzazione eventi, le società di luxury destination wedding, gli enti e le società di hospitality punta sul Master THEM per selezionare il proprio personale: questo ha consentito di raggiungere un tasso di occupazione subito dopo lo stage di oltre il 90%.
“Sono risultati straordinari di cui anche noi di MPI siamo entusiasti dato che siamo a fianco di BeAcademy sin dalla prima edizione – commenta Grazia Sapigni, VP Education di MPI Italia – “Per la nuova edizione abbiamo, inoltre, in serbo novità con l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali in cui i protagonisti saranno gli young professional, con la presenza delle giovani promesse del Master THEM. Il nostro obiettivo è quello di formare all’insegna dell’eccellenza i futuri leader del settore.”

La nuova bozza del DDL affitti brevi è stata accolta con un plauso generale dalle associazioni del mondo alberghiero che hanno viste riconosciute diverse delle loro osservazioni dei mesi scorsi, diversi distinguo sono invece arrivati dalle associazioni che rappresentano gli affitti brevi, a cominciare da Aigab, associazione italiana gestori affitti brevi: “La nostra opinione – spiegano in una nota – è che siamo in presenza di un testo peggiorativo rispetto alla prima bozza del ddl locazioni turistiche messa a punto dal Ministero del Turismo. Di fatto sono state accolte richieste del mondo alberghiero volte a introdurre limitazioni attraverso complessi adempimenti relativi agli immobili (assoggettamento alle norme antincendio, introduzione nelle case di rilevatori di monossido di carbonio), incomprensibili restrizioni dirette volte a rendere meno conveniente il ricorso a questo strumento (come quelle del minimum stay, quindi possibilità di affittare una casa solo soggiornando almeno due notti) o rendere più complicata la vita del proprietario (costringendolo a diventare imprenditore nel caso abbia 3 o più immobili, mentre prima la soglia era di 5). Positivo, come abbiamo invocato più volte, che il ddl centralizzi con l’introduzione sacrosanta del CIN nazionale e demandi ai sindaci, che non avranno alcuna autonomia su ulteriori limitazioni, l’onere dei controlli. Queste misure avranno come conseguenza negativa un minor gettito per l’Agenzia delle Entrate e, a causa della diminuzione del prodotto, meno offerta per i viaggiatori spinti verso gli hotel”
Per AICA – Confindustra alberghi il disegno di legge presentato dal Ministero del Turismo è invece un importante nuovo passo in avanti per regolamentare il fenomeno degli affitti brevi che negli ultimi anni è proliferato in modo incontrollato. La banca dati e il codice unico identificativo nazionale sono strumenti di trasparenza dell’offerta a tutela delle imprese e dei consumatori e proprio il CIN ha un’importanza fondamentale perché è prevista la sua esposizione anche e soprattutto sulle piattaforme on-line.Bene l’introduzione di alcuni elementi a tutela del cliente quali la prevenzione incendi e il rispetto dei requisiti igienico sanitari così come il regime fiscale che affronta una delle criticità più sollecitate dai settori più tradizionali.

“Ci fa piacere che molte delle nostre richieste presentate nel corso degli incontri con il Ministero del Turismo siano state recepite ed accolte. Un importante tassello si è aggiunto al quadro della regolamentazione del mercato. Non siamo contro nuove e alternative modalità di accoglienza, quello che più ci interessa è che chiunque operi nel mercato dell’ospitalità turistica agisca nel pieno delle regole e sia sottoposto ad un regime fiscale coerente con l’attività svolta.” – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – Pur comprendendo le ragioni espresse in queste ultime ore da alcuni Comuni, è importante che i tempi per l’approvazione del disegno di legge siano veloci per ristabilire in tempi brevi l’equilibrio tra attività delle imprese e le comunità residenti. In molti casi abbiamo assistito ad un vero e proprio svuotamento dei centri storici e l’auspicio è che queste località possano tornare ad essere popolate dai propri abitanti”.

Federalberghi Roma, invece, apprezza l’impegno del Ministro del Turismo Santanché nel modificare il testo originario del DDL sugli affitti brevi e la sua capacità di ascolto delle categorie, ma ritiene che il provvedimento necessiti di alcuni indispensabili emendamenti. L’associazione chiede di portare il numero minimo di notti, il cosiddetto minimum stay, da 2 a 3 – oppure imporre il cambio di destinazione da abitativo a commerciale con tutta la normativa e la tassazione che ne consegue – e, sulla scia di quanto statuito recentemente a New York, va tassativamente stabilito che sia possibile affittare solo se l’host  vive nell’appartamento.

“E’ molto importante,” ha sottolineato il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli ” che il Ministro del Turismo Daniela Santanché abbiamo provveduto a intervenire sulla questione degli affitti brevi con alcune modifiche al primo DDL: siamo fiduciosi che il testo finale, anche grazie all’ascolto dei suggerimenti della associazioni di categoria, possa ulteriormente migliorare. Al proposito, pur comprendendo le istanze di tutti, stupisce molto che vi siano polemiche sulle garanzie di sicurezza degli ospiti in tema di igiene e prevenzione incendi: garantire la salute e l’incolumità dei clienti non può che essere un dovere primario per chiunque operi nel campo della ricettività turistica.”

Secondo FARE, Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera, Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente il netto cambio di passo sulla motivazione principale che passa dallo ‘spopolamento dei centri storici’ al ‘combattere il fenomeno dell’abusivismo’: cambiamento per nulla scontato dato il clamore mediatico suscitato dalle dichiarazioni dei mesi scorsi di alcuni Sindaci, e apprezziamo anche la scelta di individuare, stavolta in maniera dettagliata come da nostra richiesta, le aree precise in cui viene stabilito – dal Ministero e non dai Sindaci – l’obbligo del pernottamento minimo di due notti”.

“Siamo solo parzialmente soddisfatti del testo del DDL che abbiamo ricevuto ieri dal Ministero del Turismo – dichiara il Presidente F.A.R.E. Delia di Maio – in quanto ci sono ancora molti punti poco chiari che creano ulteriore confusione tra le normative già esistenti che regolano gli affitti brevi e alcune problematiche novità introdotte in questo, che al momento, non è ancora il testo definitivo. Siamo soddisfatti dell’obbligo per i portali di prenotazione online di inserire non solo annunci provvisti di CIN ma di verificarne la veridicità attraverso la Banca Dati che sarà pubblica, come già richiesto da F.A.R.E. Nonostante ciò, ci sono ancora molti aspetti che andrebbero chiariti e altri che a nostro avviso andrebbero eliminati. Andrebbe chiarito l’aspetto legato alle prestazioni accessorie, che potrebbero causare una sovrapposizione con altre categorie del settore extralberghiero, cosi come la inutile richiesta di una SCIA per chi loca in forma imprenditoriale – prosegue Di Maio – non è chiara né attuabile, in questi termini, neanche la richiesta di adeguamento alla normativa antincendio, in quanto riferita all’applicabilità alle strutture ricettive, e le locazioni turistiche non lo sono. Secondo questo criterio tutti gli appartamenti destinati anche solo per un breve periodo alla locazione, con qualsiasi forma di contratto previsto dalle normative vigenti, devono essere adeguati a una normativa peculiare di strutture aperte al pubblico. Senza tenere conto poi delle problematiche legate agli improbabili adeguamenti di dimore storiche o vincolate. Riteniamo inoltre incoerente e inaccettabile il limite massimo di due appartamenti come criterio per definire l’imprenditorialità: non ha alcun razionale che chi affitta, magari solo due volte l’anno 3 appartamenti o addirittura 3 camere nella stessa unità immobiliare sia costretto ad aprire partita IVA”.

Per l’associazione veneziana BRE-VE “è una bozza che sembra dettata dagli interessi degli albergatori e che vuole equiparare un’abitazione privata ad un’attività ricettiva. Non si capisce, infatti, perché un’abitazione privata non possa essere affittata per il tempo che i contraenti, liberi, decidono per le loro necessità (e quindi anche solo per una notte!) e soprattutto non è chiaro perché chi pratica l’affitto breve debba fornire la propria abitazione di impianti antincendio e strumentazioni di rilevazione del monossido di carbonio quando, tra l’altro, per tali immobili esiste già il DM 25 gennaio 2019. Gli apparati previsti nel testo del DDL non sono ipotizzabili in un’abitazione che, oltretutto, finirebbero per equiparare un appartamento privato a un’attività ricettiva, cosa che non è. E’ chiaramente un espediente contro la libera concorrenza che vuole accontentare gli albergatori nelle loro scellerate richieste di vincoli e contro la libertà di poter disporre della propria abitazione liberamente”.

Per Agostino Ingenito di ABBAC, il decreto va nella direzione giusta: “Il ddl risponde a nostre sollecitazioni per regolare il comparto, i nostri associati e delegati stanno valutando attentamente il testo, in linea generale condividiamo, come già fatto con i precedenti governi, l’istituzione del codice unico già previsto da due decreti ministeriali, come pure una netta distinzione tra attività integrativa del reddito e imprenditoriale. Vogliamo vederci chiaro per le normative urbanistiche e procedure che le Regioni e Comuni dovranno rispettare per non trovarci in un groviglio di competenze, come avvenuto sinora. Mentre chiediamo di riflettere in relazione al minimum stay di due giorni, tenuto conto che questo potrebbe ledere i diritti del consumatore, determinando un contenzioso in Ue e nella giurisprudenza italiana e fiaccando il nostro settore”.

A soli due mesi dalla consegna di Explora I, svoltasi a Monfalcone lo scorso 20 luglio, prosegue con un duplice importante appuntamento la costruzione della flotta di Explora Journeys, il nuovo brand crocieristico di lusso del Gruppo MSC destinato a rivoluzionare gli standard dei viaggi di alta gamma e del crocierismo esclusivo.
Questa mattina a Genova, presso lo storico stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, si è svolta infatti una doppia cerimonia: il varo tecnico (float out) di Explora II e il taglio della lamiera (steel cutting) di Explora III. Le due navi rappresentano la seconda e la terza unità, su un totale di ben quattro ordinate dal Gruppo MSC a Fincantieri. L’investimento complessivo per le quattro navi è pari a circa 2,3 miliardi di euro ed è in grado di generare una ricaduta sull’economia italiana superiore a 10 miliardi insieme a un impatto occupazionale estremamente elevato, dato che la costruzione di ogni singola nave richiede oltre 7 milioni di ore-uomo di lavoro e l’impiego medio di 2.500 persone per oltre due anni.
Alla cerimonia hanno partecipato le principali autorità liguri e genovesi, tra cui il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Prefetto di Genova Renato Franceschelli e il Questore Orazio D’Anna. Per conto dell’armatore hanno presenziato Michael Ungerer, Chief Executive Officer di Explora Journeys e Leonardo Massa, Managing Director per Italia del nuovo brand crocieristico. A fare gli onori di casa, per Fincantieri, sono stati l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Pierroberto Folgiero, e il Direttore Generale della Divisione Navi Mercantili, Luigi Matarazzo.

Il Presidente della Liguria Giovanni Toti ha dichiarato: “Msc e Fincantieri sono un pezzo fondamentale del nostro passato e ancor più del nostro futuro. Unire la capacità di costruire navi con coloro che le portano nel mondo è per Genova e la Liguria un’occasione unica per crescere e continuare a rafforzare la sua leadership nella cantieristica e sul mare. La giornata di oggi celebra un successo del Made in Italy, un vanto per il territorio: dobbiamo attrezzarci per continuare ad assicurare le infrastrutture non solo per realizzare, ma anche per accogliere le navi nei porti della Liguria, e ovviamente i tantissimi turisti che sempre di più vogliono visitare la nostra Liguria, come dimostrato dal record di passeggeri che si sta registrando anche quest’anno nei porti della Liguria.

Il Sindaco di Genova Marco Bucci ha dichiarato: “Ancora una volta il cantiere genovese si conferma un’eccellenza a livello mondiale. Il varo di Explora II e il taglio della lamiera di Explora III rappresentano un grande passo avanti per il settore crocieristico che in questo 2023 ha fatto registrare dei numeri record. La costruzione di navi di questa portata rappresenta anche un’ottima notizia dal punto di vista occupazionale per Genova. Siamo orgogliosi che Msc abbia creduto ancora una volta in Fincantieri e nella nostra città per la realizzazione di queste imbarcazioni in grado di innalzare ulteriormente lo standard qualitativo delle crociere a livello mondiale.”

Michael Ungerer, CEO di Explora Journeys, ha dichiarato: “La duplice cerimonia di oggi rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione e nel rafforzamento del nostro brand, che sta ridefinendo gli standard dei viaggi oceanici di lusso grazie all’esperienza impareggiabile che le navi di Explora Journeys sono in grado di offrire ai nostri ospiti. Queste unità, all’avanguardia anche sotto il profilo ambientale, sono tra le migliori ambasciatrici del Made in Italy nel mondo e testimoniano sia l’elevata capacità manifatturiera e cantieristica dell’Italia, sia l’impegno del Gruppo MSC nei confronti di un Paese nel quale continuiamo a credere e a investire risorse molto significative”.

Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “La doppia cerimonia di oggi esprime pienamente il grande impegno produttivo di Fincantieri nella realizzazione per il gruppo MSC della classe Explora, un progetto che garantisce i più alti standard qualitativi e che è stato concepito sin dal principio per accelerare il percorso verso la nave ad emissioni zero”.

Dopo aver toccato per la prima volta l’acqua nella giornata di oggi con il varo tecnico, Explora II verrà completata nei prossimi mesi e consegnata nell’estate dell’anno prossimo, trascorrendo le prime stagioni in Mediterraneo alla scoperta delle località più suggestive del Mare Nostrum, tra cui alcune incantevoli destinazioni italiane come Portofino, l’Argentario, Roma, Napoli, Sorrento, Palermo, Siracusa, Trapani, Lipari, Cagliari, Alghero e la Costa Smeralda. Anche Explora I, che sta concludendo con successo la stagione inaugurale in Europa e nel corso della stagione invernale navigherà tra i Caraibi e la East e la West Coast degli Stati Uniti, farà ritorno in Mediterraneo nell’estate del 2024 per portare i propri ospiti alla scoperta di mete come la Puglia, la Sicilia e Venezia.

Explora III, la cui costruzione è iniziata oggi con tradizionale cerimonia del taglio della lamiera, entrerà in servizio nell’estate 2026 e sarà la prima nave della flotta Explora a essere alimentata a gas naturale liquefatto (Gnl) – uno dei carburanti marini più puliti al mondo disponibili su larga scala – destinato a giocare un ruolo cruciale nel percorso di decarbonizzazione dello shipping a livello globale. Il Gnl è infatti in grado di ridurre in maniera sostanziale le emissioni di ossido di zolfo (99%) e di ossido di azoto (85%), e svolge inoltre una funzione decisiva nella mitigazione del cambiamento climatico perché in grado di tagliare le emissioni di gas serra fino al 20% e di aprire la strada all’utilizzo di carburanti sostenibili non fossili come forme il Gnl bio e sintetico.

A gennaio 2024 inizierà la costruzione di EXPLORA IV, alimentata anch’essa a Gnl, che sarà ultimata all’inizio del 2027.

Tutte le navi di Explora Journeys sono dotate delle più recenti e sofisticate tecnologie ambientali disponibili a livello internazionale tra cui sistemi avanzati di riduzione catalitica selettiva, la connettività plug-in per l’alimentazione elettrica da terra, in grado di far sostare le navi in porto a emissioni zero, apparati di gestione del rumore subacqueo per proteggere la vita marina e una gamma completa di apparecchiature di bordo ad alta efficienza energetica per ottimizzare l’uso dei motori e ridurre ulteriormente le emissioni.

Torna il “Glamour Exclusive Weekend” dopo il successo delle precedenti edizioni, una convention ideata ed organizzata da Glamour T.O. con l’intento di premiare le Top ADV italiane. Anche la terza edizione si terrà in Toscana dal 30 Settembre al 1° Ottobre, in una location prestigiosa, il Renaissance Tuscany il Ciocco Resort & Spa sulle colline toscane: un fine settimana per celebrare i 30 anni di attività del tour operator viareggino ma anche un importante momento di aggiornamento all’insegna dell’incontro e del confronto. Il Glamour Exclusive Weekend, opportunità esclusiva solo per un numero ristretto di agenzie, torna con l’idea di rimettersi sempre in gioco e di offrire ai propri clienti un prodotto sempre aggiornato. Glamour T.O., d’altra parte, rimane un punto di riferimento nel settore perché è sempre alla ricerca di nuovi obiettivi e nuove strategie, mantenendo però da trent’anni sempre la sua esclusività e la sua forte identità. I suoi punti di forza sono: cura per i dettagli, assistenza premurosa ed efficace al cliente, alta personalizzazione. Durante l’evento saranno presentate inoltre tante novità e interessanti proposte per il Capodanno 2024.

Il programma prevede momenti dedicati a premiazioni, workshop e incontri formativi studiati nel dettaglio per rendere il weekend unico ma allo stesso tempo produttivo per il business e a momenti di convivialità, relax e tempo libero per godere appieno della prestigiosa location. Una panoramica su tematiche, nuovi prodotti e tecnologie relative al mondo del turismo presentate con un approccio diverso dagli standard abituali. Faranno parte della convention anche numerosi tra i partners più importanti di Glamour T.O.: compagnie aeree, enti del turismo, catene alberghiere, compagnie di crociera e fornitori di servizi. Saranno presentate durante la convention anche le ultime novità e i progetti di Glamour T.O. (www.glamourviaggi.it), che registra una crescita superiore al 2019 e in linea con il 2022. Tra queste il catalogo per le festività natalizie (Natale, Capodanno ed Epifania) con voli di linea e hotels in allotment e tour con accompagnatore in diverse combinazioni di pacchetti e interessanti proposte per trascorrere festività davvero indimenticabili. Inoltre nuove destinazione e nuove collaborazioni con partner commerciali. in più programmazione su per l’anno 2024 con pacchetti già prenotabili e con conferme immediate.

LATAM ha appena raggiunto il traguardo di 123.000 passeggeri trasportati tra il Brasile e Roma sui 338 voli operati durante il primo anno di operatività sulla rotta che collega gli aeroporti di Guarulhos (São Paulo) e Fiumicino. Durante l’anno, il volo operato con aeromobili Boeing 777 – il più grande di LATAM, con capacità di 410 passeggeri – ha avuto un’occupazione media del 91%. Ancora più efficiente e competitiva nel 2023, LATAM è attualmente la compagnia aerea che collega maggiormente il Brasile al mondo, con voli diretti e non verso 90 aeroporti in tutto il mondo.
Come sottolinea Aline Mafra, Direttore Commerciale e Marketing di LATAM Brasile, “LATAM è diventata una compagnia ancora più efficiente e competitiva nel corso degli ultimi anni ed è quindi oggi la compagnia aerea che vanta più collegamenti tra il Brasile e l’Italia, con voli diretti per Roma e Milano dal nostro hub di Guarulhos. Siamo soddisfatti dell’andamento del primo anno della rotta verso la capitale italiana e abbiamo deciso di ampliare la nostra operatività tra i due Paesi.”

Da gennaio 2024, LATAM aumenterà l’operatività della rotta San Paolo-Roma da tre a cinque voli settimanali e l’operatività della rotta San Paolo-Milano da quattro a cinque voli settimanali. I biglietti sono ora disponibili su latam.com e su altri canali di vendita.

COLLEGAMENTI TRA SÃO PAULO-ROMA E SÃO PAULO-MILANO

LATAM collega attualmente con tre voli settimanali l’aeroporto di San Paolo/Guarulhos e Roma/Fiumicino con gli aeromobili Boeing 777 (con una capacità di 38 passeggeri in cabina Premium Business, 50 in Economy+ e 322 in Economy). Con una durata media di 11 ore e 5 minuti, il volo decolla dal Brasile ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 18.05 (ora locale). In direzione opposta, decolla dall’Italia ogni mercoledì, venerdì e domenica alle ore 13.20 (ora locale).

Anche il volo LATAM San Paolo-Milano è operato con aeromobili Boeing 777 e decolla sempre dal Brasile il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica alle ore 18 (ora locale), con una durata media di 11 ore e 20 minuti. Da Milano, il volo parte ogni lunedì, martedì, giovedì e sabato alle ore 12.05 (ora locale).

Il 14 e il 15 settembre in Sicilia c’è il Sud Innovation Summit: per la prima volta a Messina si incontreranno manager delle principali big tech mondiali, banche, istituzioni e aziende leader nel settore del turismo per discutere di innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, digitalizzazione delle imprese e investimenti in sviluppo tecnologico. Al centro del meeting il dibattito sui temi della trasformazione digitale, del south working e, soprattutto, della valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo 3.0, settore che rappresenta uno dei principali motori dell’economia italiana. Insieme ad alcune delle più grandi aziende globali come Google, Microsoft, Samsung e Generali, ci saranno infatti tre grandi nomi del mercato globale come Airbnb, Expedia, Booking.com e altre compagnie di spessore internazionale come Mastercard e The Fork che, proprio nel turismo, intravedono grandi opportunità di sviluppo.
Si punta a trasformare l’esperienza turistica, raccontando soluzioni personalizzate, interattive e altamente coinvolgenti attraverso l’uso di dispositivi mobili, realtà virtuale, intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti, ponendosi come un forte impulso alla crescita economica di tutto il paese e in particolare per il Sud.

Il Sud Innovation Summit, ideato dall’imprenditore Roberto Ruggeri in collaborazione con un team di professionisti e Italian Angels for Growth e con la promozione del Comune di Messina e il patrocinio, tra gli altri, di Confindustria Sicilia, sarà dunque l’occasione per plasmare il futuro del turismo, grazie agli interventi di grandi aziende che porteranno al tavolo dei lavori diversi studi e spunti per lo sviluppo del settore: ad esempio, Airbnb esplorerà le nuove opportunità di crescita del turismo esaminando il fenomeno del nomadismo digitale e le tendenze dei lavoratori da remoto e degli appassionati di viaggio interessati a scoprire i borghi italiani; The Fork tratterà i trend e le innovazioni post-covid nel mondo della ristorazione – una delle leve principali nell’ambito del turismo – approfondendo l’impatto della digitalizzazione sul settore negli ultimi 15 anni; Booking.com illustrerà la sua missione di rendere il mondo accessibile a tutti, investendo nella tecnologia per migliorare l’esperienza di viaggio, analizzando l’evoluzione rapidissima del settore negli ultimi anni e le molteplici sfide in tema di digitalizzazione e di sostenibilità; Expedia mostrerà come costruire un ecosistema di viaggi accessibile, collaborando con le aziende per creare un modello di prenotazione facile da integrare, costantemente aggiornato con nuove funzionalità e capacità; infine, Mastercard presenterà il suo GeoSpending Observatory per il Turismo in Italia, un osservatorio che monitora i flussi e l’economia turistica. Sarà spiegato come Mastercard fornisce dati cruciali per comprendere come stanno cambiando i flussi turistici, le categorie merceologiche interessate e gli eventi significativi che influenzano l’economia dei territori.

Tre giorni di dibattiti, seminari, incontri, per fare luce sull’attualità più stringente, e poi momenti di formazione e informazione con esperti di bioetica, cambiamento climatico, transizione sociale, machine learning, intelligenza generativa e nuova economia del turismo. Per la 60° edizione di TTG Travel Experience, saranno circa 250 gli speaker che si avvicenderanno sui palchi delle 9 Arene in padiglione e nelle diverse sale del Quartiere Fieristico di Rimini. Nell’Anno dell’Utopia – tema portante dell’edizione 2023 – professionisti e imprese del comparto avranno modo di confrontarsi e relazionarsi con accademie, economisti, sociologi, tecnologi e creativi per ridisegnare prodotti e mappe capaci di incontrare le nuove sensibilità dei viaggiatori. Nuove geografie politiche e nuove urgenze sociali e ambientali richiedono al comparto uno sforzo progettuale capace di andare oltre l’atteso: dalla sicurezza per le donne in viaggio agli effetti dei cambiamenti climatici su destinazioni e stagionalità, dalle soluzioni di trasporto orientate all’ecosostenibilità all’utilizzo consapevole delle diverse forme di intelligenza artificiale e generativa. 

“Con l’arrivo nel quartiere fieristico di Rimini, esattamente vent’anni fa, abbiamo costantemente arricchito e ampliato il nostro programma di dibattiti, speech e conferenze. Da sempre, e ogni anno di più, ci contraddistingue l’apporto di voci esterne al settore, che presentano nuovi punti di vista, ispirazioni, casi virtuosi a cui fare riferimento” – commenta Gloria Armiri, Group Exhibition Manager – Tourism & Hospitality Division di Italian Exhibition Group. “È un valore che nel tempo ci è stato riconosciuto e che è oggi molto apprezzato dagli imprenditori e dai professionisti del comparto. Le nostre arene sono infatti diventate spazi di aggiornamento, di creatività, di formazione. Ecco perché da alcuni anni ci piace unirle sotto l’etichetta Think Future, denominazione fissa del palinsesto ma anche invito a un pensiero sempre pronto a cogliere e gestire nuove situazioni e nuove sfide”.

Negli oltre 200 appuntamenti del programma dei talk e delle lecture Think Future, come sempre un affondo sulle tendenze future della domanda e dell’offerta attraverso la presentazione della Travel&Hospitality Vision +24 by TTG, con la rilevazione socio-semiotica dei segnali che orienteranno le scelte del mercato turistico nei prossimi 3 anni. Quindi l’anteprima delle rilevazioni dell’Osservatorio Travel Innovation (di cui TTG è partner sin dalla prima edizione del 2014) curato dalla School of Management del Politecnico di Milano, con i dati più recenti riguardanti i comportamenti d’acquisto online dei viaggiatori travel e leisure.

E, ancora, l’anteprima della ricerca CNR-ISMed sull’influenza del food nella costruzione dell’immagine delle destinazioni dell’area mediterranea. In vista del 2024, Anno delle Radici Italiane, Confturismo presenta sempre in anteprima i dati di profilazione dei viaggiatori reali e potenziali, dando la misura di una tipologia di utenza in costante espansione, legata al flusso turistico di ritorno dei discendenti degli emigrati italiani desiderosi di conoscere i luoghi di origine.

Il noto sociologo Francesco Morace torna nelle Arene di TTG Travel Experience per parlare della “modernità gassosa” e talvolta effimera, legata alle nuove identità virtuali e ai molti risvolti applicativi dell’intelligenza artificiale: strumenti utili e tuttavia da utilizzare con metodo e strategia. Indicazioni e istruzioni per un corretto uso strumentale del machine learning e delle analisi predittive anche nel confronto che vede sul palco ISNART, la Società che raggruppa le Camere di Commercio per il Turismo e la Cultura.

Il turismo come protagonista dei processi di transizione sociale che riguardano anche la femminilizzazione dei viaggi è trattato Valerie Hoffenberg, ex diplomatica parigina nonché speaker di fama internazionale sui temi dell’uguaglianza di genere. Ancora di donne in viaggio si parlerà in un tavolo di confronto fra albergatrici di strutture up-level.

Molti naturalmente gli appuntamenti in cui viene affrontato il tema del cambiamento climatico e del conseguente impatto sui movimenti turistici: al nuovo atlante delle destinazioni e delle stagionalità derivante dalle rilevazioni di Mabrian, si uniscono l’intervento di Legambiente legato allo spostamento dell’outdoor in alta quota dove le temperature estive sono più clementi, un tavolo di confronto sul turismo nautico e uno sulla metamorfosi del cicloturismo curato da FIAB a conferma del valore della bike quale mezzo per re-impostare un più equilibrato dialogo fra il turista e l’ambiente che lo ospita.

Nel corso delle 3 giornate, anche momenti di confronto sul ruolo delle Film Commission quali strumenti attivatori della narrazione turistica; sul futuro del trasporto aereo; sui nuovi orizzonti aperti dalla smaterializzazione della moneta e dalle conseguenti opportunità offerte dalle nuove modalità di pagamento elettronico.

Infine un doveroso spaccato sul mondo futuro, dedicato ai nuovi professionisti del settore, con i dati Ca’ Foscari riguardanti la formazione più idonea per creare le figure di cui necessita oggi il comparto, e un approfondimento curato dall’economista Peppino De Rose, di stanza a Bruxelles, sui fondi PNRR e sui finanziamenti UE riservati ai giovanissimi imprenditori.