Edreams ha deciso di esternalizzare l’assistenza ai clienti in Italia riducendo in maniera drastica il personale della propria sede milanese: la scorsa settimana 70 lavoratori su 78 hanno ricevuto una lettera di licenziamento motivata da “ragioni di mercato” e da “un’ormai strutturale diminuzione delle commissioni riconosciute dalle compagnie aeree”.
“Si tratta in stragrande maggioranza di donne tra 30 e 40 anni — ha affermato Danilo D’Agostino della Filcams Cgil — e anche per questo sarà inevitabile il coinvolgimento di Comune e Regione per attenuare il più possibile l’impatto sociale di questa decisione aziendale. La lettera è stato il classico fulmine a ciel sereno che colpisce lavoratori invisibili, dal momento che i loro servizi saranno svolti altrove da qualcun altro”.
Neanche un mese fa Edreams aveva annunciato un cambiamento del modello di business che avrebbe permesso di abbassare ulteriormente i costi. Allo scorso Phocuswright il CEO di eDreams Dana Dunne aveva annunciato ulteriori progressi in merito al programma “Machine Based Learning” e alla sua applicazione per fornire esperienze personalizzate: “”ra usiamo algoritmi di autoapprendimento per capire cosa dovrebbe essere presentato a ciascun utente e molti dei nostri team lavorano sul potenziamento dell’apprendimento basato su macchina. Questo è sicuramente un cambiamento nel panorama del settore rispetto a quattro anni fa”
Oggi scopriamo che l’annuncio di questa rivoluzione ha come conseguenza tagliare i dipendenti per automatizzare i processi o spostare i servizi dove costa meno. Niente di nuovo sotto il sole.
In una nota stampa eDreams tiene a precisare che “La società ha presentato una proposta, da sottoporre a consultazione, per ristrutturare le funzioni di servizio clienti attualmente in corso a Milano, sede che non chiuderà. Il Gruppo punta a portare avanti questo processo in stretta collaborazione con i dipendenti e i loro rappresentanti sindacali al fine di trovare la soluzione più adatta”.