L’estate 2024 segna un periodo di grande movimento per il turismo italiano, con 36 milioni di italiani che pianificano di mettersi in viaggio tra giugno e settembre. Di questi, ben il 90% sceglierà di trascorrere le vacanze all’interno del Belpaese, generando un volume d’affari complessivo di 40,6 miliardi di euro. Questo quadro emerge dai dati raccolti dalla società Tecnè per conto di Federalberghi, mostrando una tendenza positiva nonostante le difficoltà economiche e ambientali che hanno caratterizzato l’anno.

Nuova tendenza: vacanze più brevi e frequenti

Il 2024 vede gli italiani prediligere vacanze più brevi ma più frequenti. Un terzo dei vacanzieri ha già programmato di fare più di un periodo di vacanza oltre quello principale: 3,6 milioni di persone faranno almeno un altro viaggio, 3,1 milioni ne faranno due e 1,7 milioni si concederanno tre vacanze tra giugno e settembre. Questa segmentazione delle ferie estive permette ai turisti di esplorare nuove località e di distribuire il riposo durante l’intera stagione.

Destinazioni preferite: il fascino del belpaese

L’Italia si conferma la meta preferita per la maggior parte dei viaggiatori, con il 90% che sceglie destinazioni nazionali. Le regioni più gettonate includono Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Campania, Trentino Alto Adige e Sardegna. La maggior parte degli italiani (80,7%) opterà per località marittime, seguite da destinazioni montane, lacustri e termali (13,1%), e città d’arte e cultura (3,3%).

Per il 10% che sceglie destinazioni estere, le preferenze si orientano verso località di mare vicine all’Italia, grandi capitali europee e crociere. Le mete estere preferite comprendono il 57,5% delle località di mare, il 16,2% delle capitali europee e il 9,4% delle crociere.

Impatto economico: un giro d’affari di 40,6 miliardi di euro

Le vacanze principali dureranno in media 10,3 giorni, con una spesa complessiva di 886 euro a persona. Le ulteriori vacanze, di durata media di 4,8 giorni, costeranno 473 euro. Nel complesso, il turismo estivo produrrà un giro d’affari di 40,6 miliardi di euro, con un contributo di 10 miliardi a giugno, 12,1 miliardi a luglio, 16,5 miliardi ad agosto e 2 miliardi a settembre.

Preferenze di soggiorno e trasporto

Tra le modalità di soggiorno, dopo la casa di parenti e amici (28,5%), l’albergo è la scelta più frequente (27,2%), seguita dalla casa di proprietà, B&B, affitti brevi, residence, villaggi turistici e campeggi. Dei dati che comunque mostrano come quasi 3 italiani su 10 non spendono nulla per l’alloggio.
Per quanto riguarda i trasporti, il 56% dei vacanzieri utilizzerà l’auto, il 31,4% l’aereo e il 4,1% la nave. La comodità rimane il criterio principale nella scelta del mezzo di trasporto.

Chi resta a casa

Nonostante il fervore vacanziero, il 44,8% degli italiani non farà vacanze tra giugno e settembre, principalmente per mancanza di liquidità (54,3%), motivi di salute (27,3%) e impegni familiari (20,1%). Un piccolo segmento (6,6%) ha scelto di andare in vacanza in altri periodi dell’anno.

Commentando i dati, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha dichiarato: “È sempre interessante accorgersi, grazie ai numeri, dei cambiamenti in atto. Nonostante un anno difficile, il settore mostra una certa tenuta. Nove italiani su dieci vogliono restare nel Belpaese, e questo è un segnale positivo. Tuttavia, resta il nodo dei concittadini che non hanno potuto programmare una vacanza per mancanza di liquidità.”

Autore