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Il turismo lento conquista sempre più italiani, segnando un cambio di rotta rispetto ai tradizionali viaggi mordi e fuggi. Secondo un’indagine condotta da Airbnb in collaborazione con YouGov, sono 11,8 milioni gli italiani che prediligono ritmi rilassati e attività legate al territorio per le proprie vacanze. Una scelta che si rafforza in vista del lungo ponte di primavera 2025, un’occasione perfetta per immergersi nella natura e vivere esperienze autentiche.

La ricerca evidenzia che il 79% dei viaggiatori sceglie lo slow tourism per entrare in contatto con la cultura locale, mentre il 74% lo considera un’opportunità per creare un legame più profondo con il territorio. I dati interni di Airbnb confermano questa tendenza: con 13 giorni di pausa a disposizione tra aprile e maggio, il 58% degli italiani pianifica soggiorni di almeno una settimana in aree rurali, preferendo mete lontane dalle solite destinazioni turistiche. A trainare questo fenomeno sono soprattutto i Millennial, che rappresentano il 27% delle ricerche per soggiorni tra il 19 aprile e il 1° maggio.

Millennial e famiglie alla ricerca di esperienze autentiche

La frenesia del turismo tradizionale sembra non soddisfare più: il 49% degli italiani ammette di sentirsi sopraffatto dal tentativo di visitare troppe attrazioni in poco tempo, percentuale che sale al 52% tra i giovani Millennial (25-34 anni). Per questa fascia di viaggiatori, rallentare significa bilanciare la voglia di scoperta con momenti di relax e connessione autentica con i luoghi visitati.

I benefici del turismo lento sono molteplici: il 77% degli intervistati lo considera un modo per vivere i luoghi in modo più intenso, mentre la stessa percentuale lo vede come un’opportunità per trascorrere tempo di qualità con amici e familiari. L’autenticità gioca un ruolo chiave, soprattutto per le famiglie (83%), che vedono nel contatto con la cultura locale un elemento essenziale per rendere il viaggio più soddisfacente. Inoltre, per il 76% delle famiglie, una vacanza lenta rappresenta una vera e propria terapia contro lo stress, offrendo la possibilità di riscoprire uno stile di vita più rilassato.

“Il viaggio è un momento per creare nuove abitudini e sperimentare routine diverse. In un’epoca in cui oltre il 30% degli italiani è vicino al burn-out lavorativo, almeno in vacanza ci si concede il lusso di rallentare”, commenta Francesca Di Pietro, psicologa del turismo. “I viaggi lenti aiutano a riscoprire il valore delle piccole cose, trascorrere tempo di qualità e portare questa filosofia anche nella vita quotidiana”.

Toscana, Sicilia e Sardegna le mete più ambite

L’interesse per il turismo slow si riflette anche nella scelta delle destinazioni. Secondo YouGov, Toscana, Sicilia e Sardegna sono le regioni più desiderate dagli italiani per un soggiorno all’insegna del relax. Luoghi noti per il loro patrimonio naturale e culturale, ma sempre più apprezzati anche per l’autenticità delle tradizioni e il ritmo di vita più sostenibile.

Non a caso, queste regioni vantano il maggior numero di alloggi rurali su Airbnb, rispondendo alla crescente domanda di soggiorni lontani dai centri urbani. Tra le soluzioni più richieste figurano residenze immerse nei vigneti del Roero, case in pietra nei borghi siciliani e ville affacciate sulle spiagge incontaminate della Sardegna.

Il dato più significativo? Quasi una notte su due (47%) viene prenotata in aree extraurbane, a conferma della volontà dei viaggiatori di prendersi una pausa dalla routine e immergersi in esperienze più autentiche. Il modello del turismo mordi e fuggi sembra dunque lasciare il passo a soggiorni più lunghi, con una permanenza media di cinque giorni e una crescente attenzione alla qualità del viaggio, più che alla quantità di mete visitate.

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