Il 19 gennaio 2025, TikTok è stato ufficialmente bandito negli Stati Uniti, in seguito a una legge che ne vieta la distribuzione a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale e alla proprietà cinese dell’applicazione.
La Corte Suprema ha confermato la costituzionalità della legge, richiedendo che TikTok venga venduto a un acquirente non cinese per poter continuare le operazioni negli USA. Di conseguenza, Google e Apple hanno rimosso TikTok dai loro app store USA, e i server che ospitavano i dati degli utenti statunitensi sono stati disattivati.
In risposta a questa situazione, molti utenti statunitensi hanno cercato alternative, trovando in RedNote una nuova piattaforma su cui migrare, un’app che ironia della sorte è cinese come TikTok e al momento neanche tradotta in inglese.
RedNote, conosciuta in Cina come Xiaohongshu, è una piattaforma di social media e e-commerce fondata nel 2013. L’app permette agli utenti di condividere recensioni di prodotti, esperienze di viaggio e consigli su moda e bellezza, combinando elementi simili a Instagram e Pinterest. Per scaricare RedNote, gli utenti possono accedere all’App Store di Apple o al Google Play Store e cercare “RedNote”.
L’applicazione è però soggetta alle normative cinesi sulla censura, il che ha portato alcuni utenti a sperimentare restrizioni sui contenuti. Inoltre, l’afflusso di utenti statunitensi ha sollevato preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, data la stretta connessione dell’app con il governo cinese. Nonostante queste preoccupazioni, RedNote ha registrato un aumento significativo di nuovi utenti negli Stati Uniti, diventando una delle app più scaricate nel paese e contemporaneamente sta generando curiosità anche in altro Paesi, tra cui l’Italia dove è balzata in testa ai download.. Questo fenomeno evidenzia la ricerca da parte degli utenti di piattaforme alternative per continuare a condividere contenuti e mantenere le proprie comunità online, nonostante le sfide legate alla censura e alla protezione dei dati personali, e, probabilmente, anche alla totale incomprensione dei motivi che hanno portato al ban di TikTok, che ora è alla ricerca di un possibile partner Usa per non perdere il suo primo mercato, com’è successo già con altre aziende cinesi come Huawei che dopo il ban ordinato da Trump è rapidamente crollata tra i produttori di telefoni. È ancora presto per capire come questo ban influirà su TikTok anche in Europa, ma con il calo dei contenuti anglofoni sicuramente la crescita del social sarà molto penalizzata.
Il ban di TikTok negli Stati Uniti infatti sta causando una drastica perdita di milioni di utenti e un calo significativo del fatturato, soprattutto nel segmento pubblicitario. In Europa, dove si discute di restrizioni simili per motivi di privacy e sicurezza, l’azienda rischia quindi ulteriori contrazioni di mercato e un calo della fiducia degli utenti.