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È ufficialmente partita la stagione crocieristica 2025 di Venezia con l’arrivo, nel weekend, della Viking Star al terminal di Fusina. La nave, appartenente al segmento luxury e operante in modalità home port, ha movimentato complessivamente circa 1.800 passeggeri: circa la metà è sbarcata per visitare Venezia e il suo entroterra, mentre gli altri hanno preso posto a bordo per dare inizio al proprio itinerario nel Mediterraneo.

Proveniente da Capodistria, in Slovenia, la Viking Star effettuerà scali regolari tra Venezia e Chioggia fino a settembre. Domani, domenica 23 marzo, lascerà il porto per dirigersi verso Spalato, Dubrovnik, Corfù, Messina, Napoli, Civitavecchia, Livorno, Villafranca Marittima e Marsiglia, con arrivo finale previsto a Barcellona il 3 aprile.

Lunga 228 metri, con una larghezza di 28,8 metri e una stazza lorda di quasi 48 mila tonnellate, la nave ospita 465 cabine e rappresenta un modello di crociera a dimensione contenuta, perfettamente in linea con il nuovo approccio alla gestione dei flussi turistici scelto da Venezia Terminal Passeggeri (VTP): un sistema di cruise tourism diffuso, compatibile con la salvaguardia della Laguna.

Secondo le previsioni, la stagione appena inaugurata vedrà transitare dagli scali di Venezia e Chioggia circa 644.000 passeggeri, superando i 634.000 del 2024. Un dato particolarmente significativo se pensiamo che equivale a una media giornaliera di 1764 persone, di cui almeno la metà va in escursione in una città già affollata dall’overtourism e che cerca di limitare gli accessi con il ticket di ingresso a Venezia, che partirà però solo ad aprile.

In aumento anche gli scali, che passano da 492 a 514, così come le compagnie oceaniche presenti, salite da 21 a 25. Le navi coinvolte saranno 50, cinque in più rispetto alla scorsa stagione, con quattro unità che approderanno per la prima volta in Laguna. Confermata inoltre la tendenza al predominio delle crociere in modalità home port, che rappresenteranno anche quest’anno oltre il 95% del totale. A trainare la crescita, in particolare, sarà il segmento luxury, che farà registrare un incremento del 16% nel numero di scali rispetto al 2024.

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