Entro il 2030 il numero di viaggiatori nel mondo potrebbe raggiungere gli 1,8 miliardi con un incremento del +80% rispetto al 2013, stima il World Tourism Organization (UNWTO).
L’incremento di viaggiatori è essenzialmente dovuto alla curiosità innata che innesca in noi il desiderio di conoscere Paesi nuovi ed esplorare. Diventare travel influencer, però, richiede qualche dote in più. Viaggiare per 15 giorni oppure per un mese può rappresentare la normalità, mentre avere la costanza di attraversare i confini delle nazioni e dei continenti per periodi prolungati, non è riconducibile ad una semplice passione.
Cosa occorre quindi a una persona per diventare travel influencer, oltre alle doti comunicative e ad un’attrezzatura tecnologica? Proviamo a scoprirlo.

Diventare imprenditori oltre che travel influencer

Il travel influencer è un’attività a tempo pieno e per questo è fondamentale sin dall’inizio gestirla con la mentalità da imprenditore. Il passaggio a questo tipo di gestione, è stato adottato anche da altri influencer così come mostra il report di ExpressVPN incentrato sugli influencer italiani che, grazie ai social, si sono trasformati in imprenditori digitali di successo.

Avere una mentalità imprenditoriale significa programmare i viaggi nel dettaglio, realizzare una mappa dell’itinerario da intraprendere, raccontandolo in diretta o creando contenuti audiovisivi. L’imprevisto fa parte di ogni viaggio ed esplorazione e serve a caratterizzare l’esperienza che si sta vivendo, ma non per questo essa va lasciata al caso.

Immaginiamo di voler attraversare l’India da Sud a Nord, e d’imbattersi nelle piogge monsoniche che sovente si trasformano in alluvioni. Un’attenta programmazione del viaggio dunque, tiene conto anche dello studio del clima della nazione da visitare. Anche la lettura di libri che raccontano la storia del Paese che attraverserai col mezzo di trasporto che preferisci, dovrebbe far parte del bagaglio di un travel influencer.

Avere un’idea originale o prendere a modello altri travel influencer?

In alcuni casi l’idea di diventare un travel influencer scaturisce dall’aver guardato fotografie postate su Instagram, da altri viaggiatori che hanno già intrapreso questo cammino. Potremmo essere stati ispirati, ad esempio, da “The Globbers” o da Giulia Gartner, per citare un paio dei più famosi travel influencer in Italia, secondo una recente classifica.
Replicare ciò che hanno fatto i traveler di successo, può essere sufficiente a rendere il nostro viaggio, un’avventura esplorativa di grande interesse? Probabilmente no, mentre la personalizzazione dell’esperienza di viaggio, scegliendo tra itinerari proposti in Italia, ad esempio, potrebbe aggiungere gli ingredienti giusti che hanno permesso ad altri influencer di divenire celebri.
Occorre quindi un’idea originale e un punto di vista unico da parte del viaggiatore, caratteristiche importanti perché il suo racconto sia di grande attrattiva per migliaia di persone che diventeranno i suoi potenziali follower. 

Sempre più viaggiatori e futuri influencer

I dati dell’UNWTO, presentati in apertura, indicano che il numero di viaggiatori per il mondo è destinato a crescere nel corso del decennio; sempre più persone accederanno alla conoscenza diretta dei luoghi, con la possibilità di realizzare video e reportage sulle proprie esperienze di viaggio.

Ai travel influencer di oggi e di domani non rimane che accettare la sfida di documentare il nostro mondo attraverso diversi mezzi di comunicazione, contribuendo a far crescere la comunità di utenti interessati a questo tipo di contenuti audiovisivi.

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