In questo articolo:
- Origine storica del conclave
- Procedura e organizzazione del conclave
- Processo di votazione
- Fumate bianche e nere
- Conclusione del conclave
- Organizzare il conclave
- Preparativi e alloggiamento dei cardinali
- Sicurezza e riservatezza
- Trasporti e spostamenti interni
- Preparazione della Cappella Sistina
- Gestione delle comunicazioni
Il Conclave è la riunione dei cardinali della Chiesa cattolica convocata per eleggere un nuovo papa. Il termine deriva dal latino “cum clave”, che significa “chiuso a chiave”, indicando la clausura in cui si svolge questo evento, probabilmente il più grande evento della Chiesa dopo il Giubileo, ma con complessità organizzative nettamente superiori
Origine storica del conclave
L’istituzione del Conclave risale al XIII secolo. Dopo la morte di papa Clemente IV nel 1268, l’elezione del suo successore si protrasse per quasi tre anni a Viterbo, a causa di profonde divisioni tra i cardinali elettori. Per sollecitare una decisione, i cittadini locali rinchiusero i cardinali nel palazzo papale e ridussero le loro provviste. Questa pressione portò all’elezione di Gregorio X nel 1271. Successivamente, nel 1274, lo stesso Gregorio X promulgò la costituzione apostolica “Ubi periculum“, che formalizzò la pratica del conclave per le future elezioni papali.
Procedura e organizzazione del conclave
Il conclave si svolge nella Cappella Sistina all’interno del Vaticano. Dopo la morte o la rinuncia di un papa, il Collegio Cardinalizio si riunisce per organizzare l’elezione del successore. Solo i cardinali che non hanno compiuto 80 anni al momento della sede vacante hanno diritto di voto, e il loro numero non può superare i 120. Prima dell’inizio del conclave, i cardinali partecipano a una messa solenne. Successivamente, si recano in processione alla Cappella Sistina, dove prestano giuramento di segretezza e indipendenza da influenze esterne. Una volta chiuse le porte con l’annuncio “Extra omnes”, inizia la clausura totale: i cardinali non possono avere contatti con l’esterno, e l’uso di dispositivi di comunicazione è severamente vietato.
Processo di votazione
Le votazioni si svolgono in sessioni mattutine e pomeridiane, con un massimo di quattro scrutini al giorno. Per l’elezione è necessaria una maggioranza qualificata dei due terzi dei voti. Se dopo diversi scrutini non si raggiunge un consenso, si procede a un ballottaggio tra i due cardinali più votati, mantenendo comunque la necessità della maggioranza qualificata. Al termine di ogni sessione di voto, le schede vengono bruciate.
Fumate bianche e nere
La tradizione prevede che l’esito delle votazioni sia comunicato all’esterno attraverso la fumata: nera in caso di esito negativo, bianca in caso di elezione avvenuta. La fumata bianca è accompagnata dal suono delle campane della Basilica di San Pietro, annunciando al mondo l’elezione del nuovo pontefice.
Conclusione del conclave
Una volta eletto, il nuovo papa accetta formalmente l’incarico e sceglie il nome pontificale. Successivamente, si affaccia dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro per impartire la prima benedizione “Urbi et Orbi”, segnando l’inizio del suo pontificato.
Organizzare il conclave
L’organizzazione di un conclave comporta la gestione di numerosi aspetti logistici e organizzativi per garantire la segretezza e l’efficienza del processo elettorale. Durante il conclave del 2013, convocato a seguito della rinuncia di papa Benedetto XVI, e che ha portato all’elezione di Papa Francesco, sono emerse diverse sfide in questo ambito.
Preparativi e alloggiamento dei cardinali
Prima dell’inizio del conclave, i cardinali partecipano alle Congregazioni Generali, incontri preparatori in cui si discutono le questioni organizzative e si stabilisce la data di inizio delle votazioni. Nel 2013, queste riunioni hanno permesso ai cardinali di confrontarsi sulle esigenze logistiche e spirituali legate all’elezione del nuovo pontefice. Per garantire l’isolamento richiesto durante il conclave, i cardinali elettori sono alloggiati presso la Domus Sanctae Marthae, una residenza situata all’interno del Vaticano. Le stanze, dotate di comfort moderni come letti da una piazza e mezza e bagno privato, sono assegnate tramite sorteggio per evitare favoritismi. Tuttavia, una volta iniziato il conclave, viene imposto un blackout tecnologico totale: i porporati non possono accedere a telefoni, televisori o internet, assicurando così la totale riservatezza delle deliberazioni.
Sicurezza e riservatezza
La segretezza è fondamentale nel conclave. Per impedire qualsiasi comunicazione con l’esterno, sia la Cappella Sistina che la Domus Sanctae Marthae vengono sottoposte a controlli rigorosi per rilevare e neutralizzare eventuali dispositivi di intercettazione. Inoltre, le aree sono schermate per bloccare segnali elettronici, garantendo che nessuna informazione trapeli all’esterno.
Trasporti e spostamenti interni
Durante il conclave, i cardinali devono spostarsi tra la residenza e la Cappella Sistina per le sessioni di voto. Questi trasferimenti avvengono con navette controllate dalla Gendarmeria Vaticana, che verifica l’assenza di dispositivi non autorizzati e garantisce che i porporati non abbiano contatti con l’esterno durante gli spostamenti.
Preparazione della Cappella Sistina
La Cappella Sistina viene allestita appositamente per il conclave. Vengono installate due stufe: una per bruciare le schede delle votazioni e l’altra per produrre il fumo che annuncia l’esito delle stesse (bianco per l’elezione, nero in caso contrario). All’interno della cappella, sono predisposte 115 sedie, una per ciascun cardinale elettore, disposte attorno a tavoli coperti da panni beige e bordeaux. Davanti all’altare, sotto il Giudizio Universale di Michelangelo, viene collocato un tavolo per l’urna destinata a raccogliere le schede e un leggio con il Vangelo sul quale i cardinali prestano giuramento.
Gestione delle comunicazioni
Per evitare influenze esterne, ai cardinali è vietato intrattenere qualsiasi forma di comunicazione con l’esterno durante il conclave. Questo isolamento totale è essenziale per garantire che le decisioni siano prese in un clima di preghiera e riflessione, lontano da pressioni mediatiche o politiche. L’efficace gestione di questi aspetti logistici e organizzativi è cruciale per il buon svolgimento del conclave, assicurando che l’elezione del nuovo papa avvenga in un contesto di assoluta riservatezza e sicurezza.