turismo sportivo

Il turismo sportivo sta vivendo una crescita senza precedenti a livello globale e sta diventando uno dei segmenti più dinamici e redditizi dell’intero comparto turistico. A testimoniarlo è una recente indagine di Expedia Group, che evidenzia numeri in forte espansione, abitudini di viaggio in mutamento e nuove opportunità per destinazioni e operatori. Secondo i dati, il turismo sportivo rappresenta oggi il 10% della spesa turistica mondiale e si stima che nel 2025 possa generare un giro d’affari pari a 1.300 miliardi di dollari. Una cifra destinata a crescere ulteriormente con l’avvicinarsi di grandi eventi internazionali, come la Coppa del Mondo FIFA del 2026 e le Olimpiadi previste a Los Angeles e in Italia.

Viaggiatori disposti ad andare lontano

Lo studio, condotto su un campione di 2.000 persone in otto Paesi (tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Giappone), rivela che il 44% dei tifosi ha viaggiato all’estero per assistere a un evento sportivo nell’ultimo anno. Questa percentuale sale al 56% tra i viaggiatori della fascia 16-34 anni, confermando una forte propensione delle nuove generazioni a unire la passione sportiva alla scoperta di nuovi luoghi.

Questa tendenza si traduce in un’opportunità concreta per le destinazioni turistiche: i tifosi non si limitano al luogo dell’evento, ma tendono ad allungare la permanenza esplorando territori limitrofi. Il 60% dei viaggiatori ha infatti soggiornato anche al di fuori della città ospitante e l’81% ha visitato almeno un’altra località durante la trasferta, moltiplicando così i benefici economici per le aree coinvolte.

Oltre lo stadio: esperienze da vivere

I viaggi sportivi sono sempre più esperienze immersive e sociali. Il 35% dei tifosi viaggia con amici, il 34% con il partner e il 33% con la famiglia, trasformando la trasferta sportiva in un momento di condivisione e benessere. Oltre all’evento in sé, i viaggiatori dedicano tempo ad attività collaterali: il 57% si concede esperienze gastronomiche, il 52% fa shopping, il 45% visita attrazioni turistiche e il 33% cerca momenti di relax.

Anche il budget medio per questo tipo di viaggi è significativo. In occasione dell’ultimo evento sportivo a cui hanno preso parte, i partecipanti hanno speso in media oltre 1.500 dollari, di cui 310 per i biglietti, 420 per i voli, 480 per l’alloggio e 370 per attività accessorie. Cifre che mostrano un impatto concreto sull’economia delle destinazioni, con un beneficio diretto per alberghi, ristoranti, negozi e attrazioni.

La nuova frontiera degli sport femminili

Una delle novità più rilevanti riguarda la crescente attenzione verso lo sport femminile. Se il calcio maschile resta lo sport più seguito, con il 71% dei tifosi che ha viaggiato per assistervi, tra i giovani emerge un cambiamento. Il 24% dei viaggiatori tra i 16 e i 34 anni ha partecipato a eventi sportivi misti, e il 12% ha scelto eventi femminili. Un dato superiore alla media generale del 9%, che conferma l’interesse in crescita per manifestazioni come gli Europei femminili di calcio, la Solheim Cup di golf o la Rugby World Cup femminile. Per gli operatori del settore turistico, si apre così un nuovo filone da esplorare attraverso offerte su misura, promozioni mirate e una narrazione più inclusiva.

Un’opportunità per le economie locali

Il turismo sportivo non solo attira flussi importanti, ma genera anche periodi di alta domanda – i cosiddetti compression moments – che richiedono una pianificazione attenta da parte di albergatori e compagnie di trasporto. Prezzi dinamici, offerte per soci e campagne pubblicitarie tematiche sono strumenti strategici per intercettare questa domanda e ottimizzare la visibilità nei momenti cruciali.

Basketball fans sitting on the blechers show emotion as a basketball falls through the basket and net to score.

Come sottolinea Greg Schulze, Chief Commercial Officer di Expedia Group, “il turismo sportivo si è evoluto: non si tratta più solo di assistere a una partita, ma di costruire viaggi ricchi di esperienze, con una forte componente sociale ed economica. I fan organizzano itinerari articolati, visitano più destinazioni, danno valore alla compagnia dei propri cari e partecipano ad attività oltre lo stadio”.

Pianificazione anticipata e crescita futura

Il 58% degli intervistati ha dichiarato di avere già in programma due o più viaggi sportivi per i prossimi 12 mesi, con una spesa media prevista di oltre 1.200 dollari. Un comportamento che testimonia quanto il turismo sportivo sia diventato parte integrante delle abitudini di viaggio di milioni di persone.

Per intercettare questa domanda crescente, è fondamentale sviluppare proposte flessibili, integrando eventi, trasporti, esperienze e ospitalità. Le piattaforme digitali, le partnership con gli organizzatori di eventi e le strategie di marketing personalizzate sono strumenti chiave per attrarre questa tipologia di viaggiatori ad alta spesa e fidelizzarli nel tempo.

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