Durante la seconda giornata del Forum internazionale del turismo a Firenze, il ministro del turismo Daniela Santanché e i rappresentanti di regioni, province autonome e associazioni di categoria hanno firmato il “Patto per il turismo”, un accordo che mira a costruire una strategia condivisa per il rilancio e lo sviluppo sostenibile del settore turistico in Italia. L’obiettivo è promuovere il turismo come pilastro socioeconomico del Paese, rafforzando l’impegno per un’industria capace di generare crescita e benessere per le comunità locali.

patto per il turismo

Il documento, firmato a Firenze, sancisce un impegno su dieci aree prioritarie per la competitività e la qualità dell’offerta turistica italiana. Al centro del patto vi è la volontà di promuovere un turismo accessibile, inclusivo e sostenibile, facendo leva su innovazione e digitalizzazione per ottimizzare i processi e migliorare l’esperienza dei visitatori. Nel video l’intervento di chiusura del Forum del ministro Santanché.

Le dieci priorità del patto per il turismo

  1. centralità del turismo: Riconoscendo il ruolo trasversale del turismo nell’economia italiana, il patto punta a rafforzarne la rilevanza come asset strategico. Il settore è considerato un motore capace di creare occupazione, generare reddito e valorizzare numerosi comparti collegati, come edilizia, trasporti e alimentazione.
  2. accessibilità: Inclusività e accessibilità sono priorità per un modello turistico che risponda alle esigenze di tutti, senza distinzioni sociali o fisiche. Le strutture, i trasporti e i luoghi di interesse si impegnano ad adottare standard internazionali, rimuovendo le barriere e offrendo un’esperienza accogliente per ogni turista.
  3. formazione: La carenza di risorse umane qualificate è riconosciuta come un problema cruciale. Il patto prevede il rafforzamento delle competenze professionali attraverso un maggiore impegno formativo delle imprese e il miglioramento delle condizioni lavorative per attrarre talenti e garantire una crescita sostenibile del settore.
  4. sostenibilità: Il turismo italiano si orienta sempre più verso la sostenibilità ambientale e sociale, adottando criteri ESG e promuovendo il rispetto del patrimonio naturale e culturale. Si punta a supportare le imprese turistiche nel processo di transizione sostenibile, riducendo le emissioni e incentivando l’uso di energie alternative.
  5. intelligenza artificiale e innovazione: Il patto incoraggia l’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, per migliorare la qualità dei servizi turistici e l’efficienza operativa. L’IA sarà una risorsa per personalizzare le offerte, ottimizzare la pianificazione delle destinazioni e supportare il Tourism Digital Hub nazionale.
  6. pianificazione e sviluppo turistico: La sinergia tra istituzioni e operatori sarà fondamentale per una pianificazione che favorisca la destagionalizzazione e una distribuzione equilibrata dei flussi turistici. L’obiettivo è valorizzare tutto il territorio italiano, estendendo i benefici del turismo a regioni meno conosciute e promuovendo un’offerta diversificata, che includa borghi, enogastronomia e wellness.
  7. qualità: La qualità dell’offerta turistica deve essere il punto di forza del turismo italiano, al di là delle classificazioni tariffarie. Il patto punta a migliorare i servizi e le strutture attraverso investimenti e standard elevati, per garantire esperienze memorabili e rafforzare la competitività delle imprese.
  8. governance: La cooperazione tra ministero, regioni e province autonome è alla base della governance turistica. Questo approccio collaborativo mira a gestire in modo integrato le destinazioni italiane, valorizzando le specificità territoriali e promuovendo un’immagine coesa dell’Italia all’estero.
  9. certezza delle regole: Un tavolo tecnico tra ministero, regioni e imprese sarà creato per fornire una normativa chiara e tempi certi per autorizzazioni e finanziamenti, garantendo maggiore stabilità alle aziende e rendendo il sistema turistico più efficiente.
  10. unicità dell’italia: Il patto riconosce l’unicità del patrimonio culturale e naturale italiano e promuove una consapevolezza diffusa tra tutti gli attori del settore. L’Italia è vista come una destinazione distintiva e irripetibile, un patrimonio da valorizzare e custodire per le future generazioni.

Con la firma del patto per il turismo, il ministero e gli enti territoriali rinnovano l’impegno a lavorare insieme per superare le sfide e cogliere le opportunità del settore turistico. Il ministro del turismo, Daniela Santanchè, ha definito questo accordo “un passo fondamentale per rafforzare la nostra competitività e creare un turismo capace di generare valore per l’intero Paese. Perché il turismo va programmato, va gestito, e quindi è un patto che mette insieme quelle che sono le future strategie per fare crescere questo comparto.”

“Il futuro siamo noi” ha concluso il ministro Santanchè.

Di seguito il testo finale e il momento della firma.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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