Il canto lirico italiano è stato ufficialmente riconosciuto come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Questo traguardo è stato raggiunto dopo un lungo e impegnativo percorso iniziato nel 2011, quando i cantanti lirici solisti si sono uniti nell’associazione Cantori professionisti d’Italia per promuovere il valore della musica e del teatro d’opera come eccellenze della cultura italiana. La proclamazione è avvenuta per acclamazione durante la riunione dei Paesi membri del Comitato in Botswana. Il percorso ha incluso la presentazione di un dossier nel 2014, intitolato “Opera Lirica Italiana, dalle origini a un percorso Europeo”, che inizialmente non fu accettato. Tuttavia, dopo aver ampliato la comunità dei proponenti per includere soggetti istituzionali legati al mondo dell’opera e della musica in Italia, la candidatura ha ottenuto un ampio supporto e ha raggiunto il successo.
Questo riconoscimento non è condiviso con altri Paesi e riguarda quindi solo il nostro Paese, tanto che la definizione ufficiale dell’Unesco è “la pratica del canto lirico in Italia” che include la musica, il canto, la recitazione e le scenografie tipiche dell’opera.
Il Ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato che questo riconoscimento ufficializza il canto lirico come un’eccellenza mondiale, rappresentando una delle espressioni culturali più distintive dell’Italia. Nel panorama culturale mondiale, il canto lirico si erge dunque ora come una delle espressioni artistiche più raffinate e tecnicamente esigenti. Riconosciuto ora universalmente come un patrimonio immateriale dell’umanità, il canto lirico racchiude in sé secoli di evoluzione musicale, storica e culturale.
Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha aggiunto: “Una notizia che ci rende fieri e orgogliosi, e che incrementa le eccellenze patrimonio immateriale Unesco della nostra Nazione, che si conferma nell’élite dei Paesi con il maggior numero di patrimoni riconosciuti. Questi riconoscimenti contribuiscono ulteriormente a rendere le eccellenze italiane, come il canto lirico, dei fondamentali vettori di attrattività e potenziamento dei flussi turistici ed economici di qualità. Proprio per questo, il ministero del Turismo è impegnato nella valorizzazione e nella promozione della cultura italiana nel mondo. Grazie a chi ha lavorato, con passione e abnegazione, per ottenere un risultato che rafforza l’identità del marchio ‘Italia’ a livello internazionale”.
Origini e Sviluppo del canto lirico
Il canto lirico trae le sue origini dall’opera classica, un genere musicale che ha iniziato a prendere forma nel Rinascimento italiano. Con il passare dei secoli, l’opera, e di conseguenza il canto lirico, si è diffusa in tutta Europa, acquisendo nuove forme e stili. Compositori come Mozart, Verdi, Puccini e Wagner hanno dato un contributo inestimabile allo sviluppo di questo genere, creando opere che sono tutt’oggi eseguite e amate in tutto il mondo.
Il Canto Lirico come Patrimonio Culturale
La designazione del canto lirico come patrimonio dell’umanità riconosce non solo la sua bellezza e complessità tecnica, ma anche il suo ruolo nel trasmettere e preservare la storia e le tradizioni culturali. Ogni performance lirica è un amalgama di musica, poesia, arte scenica e, spesso, di lezioni storiche e sociali.
Impatto e Influenza Globale
Il canto lirico ha superato i confini nazionali e linguistici, influenzando generi musicali diversi e creando un linguaggio universale comprensibile a prescindere dalla provenienza geografica. Questo genere ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione della musica classica e ha influenzato anche generi moderni come il musical e il cinema.
Nonostante il suo valore inestimabile, il canto lirico affronta numerose sfide nel mondo contemporaneo. La diminuzione del finanziamento pubblico per le arti, la competizione con forme di intrattenimento più moderne e l’esigenza di rinnovarsi per attirare un pubblico più giovane sono solo alcune delle problematiche che questo settore deve affrontare. Preservare questo patrimonio richiede un impegno costante sia nel sostegno finanziario che nell’educazione culturale.
Il canto lirico, come patrimonio dell’umanità, rappresenta dunque molto più di una forma d’arte: è un ponte tra passato e presente, una finestra sulle diverse culture e un mezzo per arricchire l’esperienza umana. La sua conservazione e promozione sono essenziali per mantenere viva una delle espressioni artistiche più significative della nostra storia.