La stagione estiva 2024 si prospetta come una delle più costose degli ultimi anni, con aumenti significativi dei prezzi per pacchetti vacanza, biglietti di trasporto e servizi accessori come ombrelloni e lettini. Di fronte a questa situazione, nonostante la crisi economica che attanaglia molte famiglie italiane, cresce il numero di persone disposte a indebitarsi pur di non rinunciare a qualche giorno di meritato relax. Questo fenomeno sta assumendo contorni preoccupanti, come sottolineato dall’allarme lanciato da Legge3.it, un’organizzazione che da anni supporta privati e imprenditori nel superare situazioni di sovraindebitamento.

L’aumento dei costi delle vacanze è stato notevole: i pacchetti vacanza nazionali hanno registrato un incremento del 29,9%, i biglietti dei treni dell’8,3% e quelli dei pullman del 3,1%. Persino i servizi di base sulle spiagge, come l’affitto di un ombrellone e due lettini, sono aumentati del 4,6% rispetto all’anno scorso, raggiungendo un costo medio di 21,67 euro al giorno. Anche i pedaggi autostradali hanno subito rincari, con 19 tratte che segnano un aumento del 2,3%, aggravando ulteriormente il costo complessivo di una vacanza.

Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it, nell’ultimo anno sono stati erogati oltre 250 milioni di euro in prestiti destinati esclusivamente a coprire le spese per le vacanze, con un aumento del 12% rispetto al 2023. Questo dato riflette una tendenza allarmante: sempre più italiani, in particolare i più giovani con un’età media di 38 anni, scelgono di contrarre debiti per finanziare le proprie vacanze. Il prestito medio richiesto ammonta a 5.425 euro, da restituire in circa 50 rate, un impegno finanziario non trascurabile che si aggiunge alle già pesanti spese fisse mensili come mutuo, bollette e altre rate.

Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it insieme a Maria Sole Pavan, ha più volte denunciato la scarsa educazione finanziaria che caratterizza la popolazione italiana. Questa mancanza di conoscenze di base porta molte persone a compiere scelte avventate, che spesso sfociano in situazioni di sovraindebitamento. “Le vacanze stanno diventando un lusso per molti, ma c’è chi non è disposto a rinunciarvi al punto da indebitarsi. Una situazione che può degenerare diventando molto grave”, avverte Bertollo.

Il fenomeno non riguarda solo chi già fatica a far quadrare i conti: tra i 7 milioni di italiani indebitati, solo 3,7 milioni rinunceranno alle vacanze per ragioni economiche. Gli altri, pur consapevoli delle difficoltà, preferiscono rischiare, forse sottovalutando le conseguenze di un prestito che, al ritorno dalle vacanze, si trasformerà in una pesante zavorra economica.

Questa tendenza all’indebitamento per le vacanze è ulteriormente evidenziata dal crescente numero di richieste di aiuto pervenute a Legge3.it. Nel 2023, l’organizzazione ha registrato un aumento del 30% delle richieste di assistenza, con una media di 70 pratiche al mese provenienti da tutta Italia. Attualmente, Legge3.it sta lavorando su ulteriori 1.758 pratiche, e il totale dei debiti stralciati ha raggiunto i 108,5 milioni di euro.

Gianmario Bertollo sottolinea l’urgenza di introdurre l’educazione finanziaria come materia di studio, magari già nelle scuole medie, per dotare le future generazioni degli strumenti necessari a evitare scelte economiche dannose. “Il nostro paese sta attraversando una fase di crisi economica, e l’informazione è uno strumento importante per sconfiggerla”, afferma Bertollo. Egli riconosce che per alcune persone l’indebitamento è inevitabile, ma per molti altri potrebbe essere evitato con scelte più ponderate. “Non voglio dire di rinunciare a ritagliarsi qualche giorno di relax, indispensabile per staccare dalla routine. Ma è indispensabile non fare il passo più lungo della gamba, evitando di indebitarsi”, conclude Bertollo.

La questione sollevata da Legge3.it non è solo economica, ma anche sociale e culturale. Il bisogno di evasione e di rilassamento, dopo un anno di lavoro e sacrifici, è comprensibile e umano, ma quando il desiderio di una vacanza diventa un pericolo per la stabilità economica della famiglia, diventa essenziale riflettere sulle proprie priorità e sulla sostenibilità delle proprie scelte.