Il Sultanato dell’Oman è un Paese ospitale, neutrale e autentico, forte di un’offerta turistica diversificata e di uno sviluppo turistico molto dinamico.
L’Oman esercita un grande appeal sugli italiani che apprezzeranno senz’altro la notizia che Oman Air inaugurerà il 20 dicembre un volo diretto Roma Fiumicino-Muscat.
Il nuovo volo, operato 4 volte la settimana da un Boeing B737 il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica, si aggiunge ai 4 voli settimanali da Milano Malpensa, che utilizza un Boeing B787-9 Dreamliner. Ma non è la sola novità: dal 19 dicembre a questi quattro collegamenti si aggiungerà un quinto volo Milano-Muscat, a supporto della crescente domanda dal nostro Paese.

Oman Air, B787-dreamliner


Il mercato italiano si pone infatti al secondo posto nell’UE dopo quello tedesco, (al terzo se si considera alche l’Inghilterra), e le previsioni per il 2024 sono nettamente positive: «Tra gennaio e luglio 2024 il numero totale di arrivi di nostri connazionali è stato di 45.132, – racconta Massimo Tocchetti, Presidente AIGO e Rappresentante per l’Italia del Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman, – con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Peraltro il 2023 aveva chiuso con circa 70mila arrivi, cifra che rispetto al 2022 rappresentava un balzo in avanti del 57,14%». (nel 2010 i turisti italiani erano stati 8mila, ndr.)

Il deserto di Sharqiyah Sands, Credits Daniele Carminati

DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA
Oltre a proporre il tour classico di 5-7 giorni, – che include tra le altre cose la capitale Muscat, le montagne dell’Hajar, il deserto Sharqiyah Sands e l’oasi di Nizwa, – l’Oman punta a diversificare la sua offerta e lo fa segmentando il target secondo le esigenze e i comportamenti dei visitatori che cercano serenità e benessere (ringiovanenti), cultura (immersivi), nuove esperienze (sperimentatori) o emozione e avventura (avventurieri).
I segmenti sui cui lavora l’industria turistica locale sono quindi legati all’outdoor, all’ecoturismo e alle esperienze culturali, in linea con la missione del Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo di promuovere un turismo sostenibile e autentico che si basa su Oman Vision 2040.
Si punta quindi sulla scoperta di antichi villaggi con l’apertura di alberghi diffusi, sulla falsariga dell’esperienza fatta in Italia nei borghi, come ad esempio l’Hanging Terraces, con vista sulle montagne del Jabal Al Akhdhar, sulla visita di forti e castelli, sull’ospitalità presso la popolazione locale per un’esperienza più autentica, e perfino sulla possibilità durante il Ramadan (nel 2025 dal 28 febbraio al 29 marzo) di condividere il pranzo serale nel Majlis.
Anche se il target di riferimento principale è sempre quello alto, medio-alto, perché l’Oman non vuole assolutamente un turismo di massa.
Per chi cerca le visite culturali, ci sono cinque Siti Unesco sparsi nel Paese e, a Muscat, la Grande Moschea del Sultano Qaboos, la Royal Opera House, il National Museum e il museo Oman Across the Ages.

La Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat

Per quello che riguarda l’ecoturismo, si punta sulle riserve naturali, come Ras al Jins dove depositano le uova le tartarughe, e la riserva marina delle isole Daymaniyat, sull’apertura nel 2025 degli Oman Botanic Gardens, sugli alberghi eco-friendly Etic Hotels o sui campi tendati mobili.
L’Oman è anche una destinazione d’eccellenza per l’outdoor, con trekking sulle montagne del Jabal Akhdhar, o i giri in mongolfiera sul deserto Sharqiyah. Giver Viaggi, operatore specializzato nei fiordi norvegesi, sbarca in Oman per proporre crociere a bordo dei tradizionali dhow nel Musandam, anch’esso caratterizzato da bellissimi fiordi.

I fiordi del Musandam

NUOVE APERTURE E NUOVI INVESTIMENTI
Molto dinamico il settore alberghiero, soprattutto per quello che riguarda il segmento lusso.
A giugno 2024, a Muscat, sono state inaugurate due strutture alberghiere prestigiose: il Mandarin Oriental Muscat nel quartiere Shatti Al Qurum, con 103 camere e 47 suite, e The St. Regis Al Mouj Muscat Resort, con 250 camere e suite, con accesso diretto alla spiaggia privata e vista sul campo da golf. A settembre 2024 Ihg Hotels & Resorts ha inaugurato l’Hotel Indigo Jabal Akhdar Resort & Spa, situato a 2.000 metri sul livello del mare, con 173 camere, suite e chalet, la prima struttura di questo brand nel Medio Oriente. Nel 2025 si attendono l’Envi Lodges e Nikki Beach mentre nel 2026 apriranno alberghi delle catene Four Seasons, Anantara e The Chedi.
Per rendere più facilmente raggiungibili mete ancora poco conosciute, l’Autorità per l’Aviazione Civile del Sultanato ha annunciato la realizzazione, nei prossimi cinque anni, di tre nuovi aeroporti a Jabal Akhdar, Masirah e Suhar, mentre nel 2028 dovrebbe essere completato l’aeroporto internazionale nel Governatorato del Musandam.

Il Forte Quriyat

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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