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Nella notte tra l’11 e il 12 giugno 2025 i cieli d’Italia e dell’emisfero boreale saranno illuminati dalla cosiddetta “luna piena delle fragole”, un evento che unisce fascino astronomico, suggestioni culturali e richiami alla natura. Non si tratta di un fenomeno raro in sé – la luna piena è visibile ogni mese – ma il nome e il momento dell’anno in cui si manifesta la rendono particolarmente interessante per appassionati e semplici curiosi.
Perché si chiama “luna delle fragole”
Il nome “Strawberry Moon” ha origini nei calendari tradizionali dei nativi americani, in particolare della tribù degli Algonchini. Indica la luna piena di giugno, che segnava per loro l’inizio della stagione di raccolta delle fragole selvatiche. Non è quindi un’allusione al colore del nostro satellite – che può al massimo assumere sfumature dorate o aranciate al suo sorgere o tramontare – ma piuttosto un riferimento simbolico al calendario agricolo.
Altri nomi tradizionali per questa luna piena, adottati in culture diverse, includono “Luna del Miele” (da cui l’espressione “luna di miele”, in riferimento al periodo favorevole ai matrimoni), “Luna calda” o ancora “Luna rosa” nelle tradizioni europee antiche, anche se quest’ultimo è oggi più comunemente associato alla luna piena di aprile.
Quando e dove osservarla
Nel 2025, la luna piena delle fragole raggiungerà il culmine alle ore 08:23 del mattino (ora italiana) di mercoledì 11 giugno. Tuttavia, il momento migliore per osservarla sarà durante le ore serali del 10 e 11 giugno, quando sorgerà a est poco dopo il tramonto del sole. In queste fasi, l’effetto ottico dell’atmosfera farà apparire la luna più grande e più calda nel colore, regalando uno spettacolo particolarmente suggestivo.
Il fenomeno sarà perfettamente visibile a occhio nudo in tutta Italia, meteo permettendo, senza bisogno di strumenti ottici. Per chi volesse godersi l’osservazione al meglio, si consiglia di scegliere un luogo con orizzonte libero verso est, lontano dall’inquinamento luminoso delle città. Le zone collinari, i litorali e le campagne offrono spesso le condizioni ideali.
Un’opportunità per la fotografia e l’osservazione astronomica
Come per ogni luna piena, quella dell’11 giugno rappresenta una buona occasione per gli appassionati di fotografia notturna. Il paesaggio illuminato dalla luna, in combinazione con elementi naturali o architettonici, può offrire composizioni di grande impatto. L’utilizzo di un teleobiettivo può enfatizzare la dimensione del disco lunare, mentre un cavalletto e lunghe esposizioni permettono di catturare dettagli e giochi di luce.
Nonostante la luce intensa della luna piena possa interferire con l’osservazione di altri corpi celesti, è comunque possibile, con l’aiuto di un binocolo o di un telescopio, individuare alcune caratteristiche della superficie lunare come i mari, i crateri e le catene montuose.
Oltre all’aspetto astronomico, la luna delle fragole è anche un pretesto per riconnettersi ai cicli della natura. Segna l’ingresso nella parte più luminosa e calda dell’anno, preludio del solstizio d’estate. Per molte culture, rappresenta un momento di celebrazione della fertilità, della raccolta e della condivisione. Non a caso, è il periodo in cui iniziano molte sagre, matrimoni e riti di passaggio.
Eventi e curiosità
In alcune località italiane, gruppi di astrofili e osservatori astronomici organizzeranno eventi aperti al pubblico con telescopi e spiegazioni scientifiche. Si invita a controllare le iniziative promosse da associazioni locali, planetari e parchi naturali.
Infine, una curiosità: la luna piena di giugno è spesso oggetto di superstizioni, miti e poesie. Dante Alighieri, ad esempio, nel Paradiso della Divina Commedia, descrive il moto della luna come indicatore del tempo e della misura. Oggi, invece, è diventata protagonista anche dei social media, con milioni di fotografie e storie condivise sotto l’hashtag #StrawberryMoon.