A marzo scorso Meininger ha aperto la sua quarta struttura in Italia a Mestre: il MEININGER Venezia Mestre sorge in un edificio di 7 piani che in precedenza ospitava un ostello e offre 434 posti letto, suddivisi in 112 camere, spaziando dalle doppie alle multiple – quest’ultime, utilizzabili anche come dormitori, con un massimo di sei letti e ideali per famiglie, gite scolastiche, gruppi di amici e viaggiatori zaino in spalla.
Inoltre, l’hotel è equipaggiato in perfetto stile MEININGER e dispone di una cucina per gli ospiti, culle per bambini gratuite, ampie aree comuni, area giochi con tavolo da biliardo, hall, servizio bar, armadietti, lavatrice e asciugatrice.

Abbiamo intervistato Roberta De Lucia, hotel manager del MEININGER Venezia Mestre, che ha gestito e supervisionato le attività di pre-apertura della proprietà dal 2022. Nata in Italia, si è formata come manager alberghiero in Germania dopo aver conseguito una laurea in traduzione e interpretariato. In passato ha gestito con successo tre aperture di alberghi a Venezia, tra cui a&o Hostels e Wombat’s Hostels

Roberta De Lucia

Buongiorno Roberta, non essendo molte le direttrici di hotel in Italia, ci racconti qual è stato il tuo percorso e come si arriva a ricoprire questo ruolo?

Allora io innanzitutto non sono veneta di origine: sono arrivata a Venezia 5 anni fa per l’apertura di un altro hotel e ho deciso di rimanere perché è una città meravigliosa. Il mio percorso professionale nell’hotellerie inizia nel 2014, quando mi sono trasferita a Dresda per iniziare un percorso di studio. Con il sistema duale della scuola tedesca, un apprendistato di tre anni diviso a metà tra scuola e lavoro, ho potuto imparare tutta la gestione operativa di un hotel: sono passata dal servizio colazioni al front office e infine alla direzione.

Prima di Meininger hai già gestito altri hotel: cosa ti ha portato ad accettare la loro proposta?

Era esattamente l’azienda che cercavo, catena internazionale, di larghe vedute, quindi con visione più aperta sul sul mercato e sull’offerta. E mi ha convinta anche l’offerta stessa del Meininger, questa formula ibrida, che permette grande elasticità nelle proposte, dalle camere per famiglie alla formula ostello che rende l’accoglienza più fresca e più giovanile. E’ una proposta che è difficile vedere altrove in Italia. Poi la filosofia aziendale rispecchia anche il mio modo di essere, dall’attenzione all’ambiente e agli sprechi, fino al valorizzare le persone.

Quali sono i punti di forza dell’offerta di Meininger?

Il business model offerto dal Meininger è secondo me il tratto distintivo e vincente che non si trova in altri hotel, diciamo italiani, perché qui c’è proprio una distinzione tra il vado in hotel e il vado in ostello. Invece Meininger supera questo dualismo con un modello che mancava nel mercato alberghiero italiano. Abbiamo tanti ospiti che apprezzano i nostri spazi di condivisione perché la gente non viaggia solo per andare a visitare la città, ma anche per stare in hotel, conoscersi e fare rete: abbiamo anche la cucina dove ognuno può preparare quello che vuole e magari condividere il pasto con una persona che non conosce. Non è quindi solo un posto dove dormire, ma un posto dove avere un’esperienza.

L’apertura è stata recente, ma è stata ritardata dalla pandemia, corretto?

Sì, l’apertura è stata il primo marzo 2023 e il COVID-19 ha sicuramente avuto influenza sulla fase progettuale iniziale, ma forse ha pesato di più la guerra russa Russo Ucraina perché ha influito tantissimo sul mercato degli arrivi, sulla reperibilità dei prodotti e delle materie prime, oltre all’aumento dei prezzi inaspettati da un giorno all’altro.

E come il nuovo Meininger sta contribuendo a riqualificare la zona di Mestre in cui sorge?

Noi siamo in Via Ca’ Marcello, a due passi dalla stazione di Venezia Mestre. La zona, come tutte quelle vicino ad una stazione ferroviaria, in passato ha vissuto un po’ di degrado ma è in ripresa da diversi anni, da quando sono stati realizzati molti nuovi hotel sono stati fatti dei grandi lavori di riqualifica, hanno completato cantieri rimasti inattivi e ripulito del tutto la zona. Anche il comune ha contribuito a una riqualificazione mettendo a disposizione proprio una linea autobus che collega Mestre e Venezia con fermata proprio dove ci sono il nostro e altri hotel. Di recente hanno poi aperto tanti locali di ristorazione offrendo ulteriori servizi ai nostri ospiti, ma anche alla cittadinanza che ha ripreso a frequentare il quartiere in cui noi facciamo la nostra parte offrendo un punto importante di aggregazione per clientela locale e internazionale.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del turismo e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine b2b sulla travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi, storytravel.org, sul turismo cinematografico, e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Laureato in economia aziendale in Bocconi, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager dei magazine TTG Italia ed Event Report e delle fiere del gruppo TTG e BTC. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media su turismo e tecnologia. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero" (2019).

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