La stagione turistica estiva a Napoli mostra segnali di rallentamento: il tasso di occupazione alberghiera a Ferragosto si attesta al 70%, in diminuzione rispetto all’80% registrato nello stesso periodo del 2023. Un trend simile è stato osservato anche nel mese di luglio, quando la percentuale di camere occupate era scesa dall’86% al 80% rispetto all’anno precedente.
Gli Stati Uniti dominano la classifica delle nazionalità più presenti, seguiti da francesi e inglesi, con un bilanciamento tra visitatori italiani e stranieri che si aggira attorno al 50%. Inoltre, nei primi sei mesi dell’anno, la durata media del soggiorno ha raggiunto quasi le tre notti, permettendo ai turisti di esplorare Napoli più a fondo, al di là delle solite attrazioni come il Centro Storico e il Lungomare.
Nonostante i dati restino abbastanza positivi, emergono preoccupazioni riguardo alle ragioni di tale calo. Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli, ha commentato: “Abbiamo compiuto progressi significativi nell’ambito delle infrastrutture, con l’inaugurazione della Linea 6 della Metropolitana e la nuova Stazione Marittima al Molo Beverello. Tuttavia, persistono questioni legate all’abusivismo, che influenzano negativamente non solo il settore degli alloggi, ma anche i trasporti e il commercio ambulante, incidendo sulla legalità nell’area.”
Naldi ha inoltre lodato le nuove misure del Comune per migliorare la pulizia urbana e la frequenza della raccolta dei rifiuti, nonché l’introduzione del Wi-Fi gratuito in alcune stazioni della metropolitana, passi avanti nella modernizzazione urbana apprezzati dai visitatori.
Infine il presidente ha sottolineato l’importanza della promozione del territorio e dell’organizzazione di eventi di rilievo per rafforzare il ruolo di Napoli come capitale turistica, facendo riferimento ai 2500 anni dalla fondazione della città e sottolineando la necessità di collaborazione tra le istituzioni e il settore privato per sostenere il turismo nel 2025.