CornerJob, l’app leader nel settore della ricerca del lavoro attraverso dispositivi mobili, ha pubblicato i risultati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro per il quarto trimestre 2017 e le previsioni per il primo trimestre 2018.

Secondo i dati dell’osservatorio, la Lombardia è, come sempre, alla guida del mercato. Con un primo posto nella classifica delle regioni italiane consolidato da diverse lunghezze di vantaggio rispetto a tutte le altre, assorbendo il 68% delle offerte di lavoro del Paese. Al secondo posto troviamo il Piemonte con il 15% (+9% versus terzo trimestre) che supera il Lazio a quota 14% (-5% rispetto al Q3). La Campania, precedentemente medaglia di bronzo, perde 11 punti percentuali e precipita nella zona bassa della classifica, quella delle regioni con risultati inferiori all’1%.

Turismo al secondo posto dell’offerta e al primo della domanda

Sul fronte delle offerte c’è una grande fame di agenti immobiliari e di commercio che rimangono tra le professioni più ricercate anche nel quarto trimestre 2017 assorbendo oltre il 44% del totale. Al secondo posto troviamo il settore turismo- HoReCa a quota 20%. Al terzo posto, ma con quasi 9 lunghezze di distacco rispetto al secondo, le professioni di back office (contabilità, segreteria, IT).

Sul fronte delle professioni più ambite dai candidati, il settore turismo-HoReCa rimane ben saldo al primo posto a quota 34%, seguito dalle posizioni di back -office (a quota 12%).

“Su questo fronte”, commenta Eva Maggioni di CornerJob, “nessuna sorpresa. Le aziende del turismo, quest’anno, hanno anticipato la programmazione delle stagioni che normalmente vede il suo picco nei primi due trimestri dell’anno e il settore immobiliare, secondo i dati diffusi dai più importanti operatori, è in costante crescita. Sul fronte dell’offerta, l’attrazione che non solo il turismo, ma anche il settore Ho-Re-Ca esercita sui giovani è un fatto culturale. Basta guardare i palinsesti televisivi che traboccano di programmi su ristoranti, mixology, cake design e tutto quello che ha a che fare con il mondo dell’enogastronomia. Un mondo sterminato di opportunità che i millennial non vivono più come “ripiego” o occupazione di basso profilo. Ma come punto d’accesso di una carriera in un settore che, nel corso degli anni, si è progressivamente professionalizzato e ha assunto un profilo quasi aspirazionale”.

Focus sul primo trimestre 2018

Mai una previsione sul trimestre successivo è stata difficile come quella che ci troviamo ad affrontare per il 2018. Il 4 marzo ci saranno le elezioni politiche e quindi, fino a quella data, è abbastanza improbabile che vengano messe in atto alcune manovre strutturali che possano consolidare una vera e propria ripresa. Inoltre, in questo momento, più che al presente, tutto il dibattito è rivolto alle promesse e quindi a un futuro ipotetico. “L’aspetto più cruciale di questa campagna elettorale” – commenta Eva Maggioni, Head of Strategies & Sales di CornerJob – “è che il mercato del lavoro sembra essere un nodo centrale. Ma segue una logica di abolizione del poco o del tanto, del buono e del meno buono che è stato fatto finora. C’è chi vuole abolire il Jobs Act, la riforma Fornero, imposte ecc. E, seppur al netto delle logiche del marketing elettorale, i motivi di preoccupazione sono molti. Il primo è che ci si continua a concentrare su una strategia di contingenza. Si guarda al dettaglio e non al sistema. Il secondo è la concentrazione è sul “togliere”: al momento non si è sentita nessuna proposta in positivo. Infine, proprio questo tsunami di promesse di abolizioni, al momento non lascia presagire nulla su quello che potrebbe essere il risultato elettorale e il nuovo governo che ne conseguirà. Detto questo se è abbastanza plausibile che il mercato, in questo primo trimestre non registri variazioni di rilievo, l’aspetto più preoccupante è che anche dopo il 4 marzo, e quindi nei trimestri successivi, è possibile che manchino quella stabilità politica e quella governabilità necessarie a un progetto credibile di riforme strutturali che, non sono solo io a dirlo, è l’unica ricetta per una vera e propria ripresa per il mercato del lavoro”.

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