Royal Caribbean punta sulle destinazioni private, la rivoluzione parte da Santorini

Gianni Rotondo, Vice President GSA EMEA di Royal Caribbean, ha incontrato i media a Roma per un caffè al Grand Hotel Palace di Via Veneto, dove ha raccontato in anteprima le novità della compagnia in vista della prossima stagione estiva. Un appuntamento informale, pensato per illustrare le nuove esperienze che Royal Caribbean porterà in Europa, tra innovazione, ritorni iconici e un’offerta sempre più orientata alle famiglie.

Royal Caribbean avvia dunque una nuova fase della propria evoluzione e lo fa concentrando in un’unica traiettoria navi di ultima generazione, destinazioni private e una presenza europea sempre più strutturata. Il messaggio lanciato da Gianni Rotondo è netto: non solo crociere, ma un ecosistema di esperienze che punta a trasformare il gruppo in un operatore turistico a 360 gradi. Il cuore della strategia batte attorno alla stagione europea 2027, ma l’orizzonte vero è il 2028, quando la mappa delle destinazioni “terrestri” passerà da due a otto location proprietarie.

Il simbolo del cambiamento è il Royal Beach Club Santorini, primo beach club europeo del gruppo, che aprirà nell’estate 2026 e sarà pienamente operativo per la stagione 2027. Non una semplice escursione balneare, ma un’infrastruttura turistica vera e propria. L’accesso sarà venduto come esperienza giornaliera e organizzato su tre porte d’ingresso – Fira, Oia e il Beach Club – per distribuire meglio i flussi sull’isola e ridurre la pressione su uno dei luoghi più affollati delle Cicladi. L’obiettivo è duplice: valorizzare l’esperienza degli ospiti e contribuire alla gestione dell’overtourism, allungando i tempi di permanenza “di qualità” su Santorini. Il club accoglierà passeggeri Royal Caribbean e Celebrity Cruises e sarà integrato negli itinerari di Brilliance, Rhapsody e Odyssey of the Seas.

La Grecia, però, è solo un tassello. La “Royal Beach Club Collection” crescerà rapidamente: nel 2026 debuttano anche il Southernmost Hotel on Earth – The Cormorant at 55 South in Cile e il Royal Beach Club Cozumel in Messico; nel 2027 è atteso Perfect Day Mexico; nel 2028 il Royal Beach Club Lelepa in Vanuatu, isola privata nel Pacifico a due ore dall’Australia con focus su natura e relax. Restano cardini Perfect Day at CocoCay, Paradise Island alle Bahamas e Labadee ad Haiti. In tre anni il gruppo costruirà così un portafoglio globale di destinazioni proprietarie, destinato a fidelizzare e a differenziare l’offerta.

Sul mare, la stagione europea 2027 sarà una delle più ricche degli ultimi anni. Gli itinerari dureranno da due a nove notti con homeport a Barcellona, Civitavecchia, Ravenna, Atene-Pireo e Southampton. Torna in Europa la Legend of the Seas, attesa a luglio nel Mediterraneo occidentale con partenze da Barcellona e Roma e scali a Napoli, Firenze (via Livorno), Palma e Marsiglia. È la nave più grande al mondo della classe Icon: otto quartieri tematici, 30 tipologie di cabine, 28 ristoranti e un’impostazione apertamente family oriented, con l’80% delle sistemazioni pensate per i nuclei familiari. A novembre la Legend migrerà ai Caraibi con partenze da Fort Lauderdale e sosta fissa a Perfect Day at CocoCay.

Le altre unità completano un mosaico molto europeo. La Mariner of the Seas debutta da Southampton con rotte brevi e medie verso Porto, fiordi norvegesi, Copenaghen e Siviglia. La Brilliance of the Seas avrà base a Ravenna per crociere di sette notti tra Adriatico e isole greche con fermate anche a Porto (Leixões) e Tangeri. La Rhapsody of the Seas salperà da Atene verso Tangeri, Bodrum, Istanbul, Mykonos e Santorini. L’Explorer of the Seas toccherà Mediterraneo occidentale e orientale con partenze da Barcellona, Roma, Ravenna e Atene. L’Odyssey of the Seas opererà da Civitavecchia con rotte verso Mykonos, Santorini, Efeso e Napoli. A bordo, un mix calibrato tra ristorazione internazionale, spettacoli e attività come Crown’s Edge, FlowRider e Perfect Storm, oltre a spa e aree solarium.

L’Italia resta un mercato da presidiare con realismo e ambizione. Oggi pesa per circa l’1,5% sul totale passeggeri del gruppo, pari a 1,2 milioni di crocieristi. È una quota ridotta, che però registra indicatori di soddisfazione elevati: l’NPS degli italiani è al 65%. Il profilo del cliente cambia, si ringiovanisce e vira verso un’età media intorno ai 40 anni, spesso in coppia. Le agenzie di viaggio rimangono centrali nella distribuzione, mentre il prenotato sul 2026 cresce con decisione. Centro di gravità dell’operatività italiana saranno Civitavecchia e Ravenna, due porte d’accesso complementari a Mediterraneo e Adriatico.

La trasformazione è dunque strutturale. Royal Caribbean non si limita a innovare la nave, ma disegna destinazioni, governa flussi e costruisce prodotti ibridi mare-terra. La rotta è tracciata: meno enfasi sul trasferimento, più sul contenuto del viaggio. Con Santorini come primo laboratorio europeo e un calendario di aperture che ridisegna la geografia del leisure, il gruppo prova a spostare l’asse competitivo dal prezzo all’esperienza. Una scommessa che, nel 2027, entrerà nel vivo.

Autore

  • Esperto di marketing turistico digitale e giornalista travel con base a Roma. Professionista con una lunga esperienza nel campo del marketing turistico digitale, attivo da anni nella valorizzazione e promozione dei territori. Giornalista specializzato in turismo e viaggi, unisce competenze strategiche e capacità comunicative per dare voce e visibilità alle eccellenze del territorio. Attualmente ricopre il ruolo di coordinatore per i progetti turistici della Confcommercio Roma per il Litorale, dove lavora per costruire reti tra operatori, istituzioni e imprese, con l’obiettivo di rilanciare l’offerta turistica locale attraverso azioni concrete e mirate. Nel corso della sua carriera, ha scritto, diretto e curato in qualità di project manager numerosi progetti di promozione turistica per Fipe Confcommercio , contribuendo in modo significativo alla valorizzazione di ristoranti, iniziative congiuntamente alle politiche turistiche Roma Capitale e alla promozione integrata del litorale romano. Oggi è impegnato nel rilancio dell'offerta turistica locale attraverso un progetto dedicato allo slow tourism e alla valorizzazione della costa nord del Lazio. E' inoltre responsabile della comunicazione di Skal International Roma

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