Viaggi, italiani frenati nelle ripartenze: temono il contagio e di perdere denaro

Con l’entrata in vigore dell’ultimo DPCM, e l’introduzione del Certificato Verde per i vaccinati, la discussione sulla prossima stagione estiva è entrata nel vivo. Mentre prendono il via le prime prenotazioni, gli italiani fanno i conti con timori e paure: il contagio, certo, ma anche la possibilità di perdere soldi a causa di rimandi o cancellazioni per eventuali nuove restrizioni. Questo è quanto emerge da un sondaggio di Tramundi – tour operator digitale che offre esperienze local-to-be in Italia e nel mondo – che ha cercato di capire quali fossero i timori più diffusi.
Il sondaggio, condotto su 1000 rispondenti, rivela che la paura più diffusa rimane quella di contagiarsi (che accomuna il 27,6% degli intervistati), ma scorrendo le risposte si scopre che a generi ed età diverse corrispondono paure diverse. Mentre le donne temono, in misura maggiore rispetto agli uomini, di dover affrontare periodi di quarantena o isolamento fiduciario (20,8% contro il 7,7% degli uomini), gli uomini si preoccupano maggiormente di questioni economiche: sono spaventati dall’eventualità di perdere soldi per via di rimandi, cancellazioni, malattie o nuove restrizioni (27% contro il 14,5% delle donne).

Generazioni e paure a confronto

Stando ai risultati, la Generazione X (nata tra il 1965 e il 1980) è quella che ha meno paure (con il 25% degli intervistati che dichiara di non aver timori). La preoccupazione più frequente per loro è legata alla potenziale esposizione al virus e il conseguente contagio (33,3%).

I Millennials (nati tra il 1981 e il 1995) e la Generazione Z (i nati dal 1996 al 2010) hanno paure molto simili e più orientate all’universo economico e sociale. Il timore di perdere denaro a causa di improvvise cancellazioni o rinunce è alto, elemento che sottolinea ancora una volta l’attenzione alle finanze di quelle fasce di età che non hanno una fonte di reddito sicura. A preoccupare Millennials e GenZ c’è anche l’eventualità di trovarsi in quarantena o isolamento fiduciario (durante o dopo il viaggio) non potendo così tornare al lavoro, o agli studi, come pianificato (19,4% per i Millennials e 17,4% per la GenZ). Stupisce che la GenZ sia quella con la maggior paura di contagiarsi (37,3%) e di rimettersi in viaggio (solo il 7,7% dichiara di non avere timori o preoccupazioni), superando la Generazione X e i Millennials.

Eppure, viaggiare tutelati e sicuri è possibile: non solo esistono mete già aperte al turismo internazionale, ma si può contare su coperture che garantiscono possibilità di annullamento, assistenza sanitaria, opzioni di rimborso e persino agevolazioni di prezzo per tamponi pre-partenza. Ogni pacchetto proposto da Tramundi prevede non solo un’assicurazione sanitaria di base ma anche l’Assicurazione viaggio Covid-19, per una completa tutela in caso di contagio durante il viaggio. Inoltre, Tramundi permette di pianificare il proprio viaggio in serenità grazie all’assicurazione annullamento e alla possibilità di cancellazione o posticipazione gratuita.

“Il piano vaccinale in Italia e nel mondo procede a ritmi serrati ma i fattori di rischio percepiti dai viaggiatori sono veramente tanti. Tramundi è nata proprio durante il primo lockdown e fin da subito abbiamo avuto chiara la necessità di rassicurare le persone garantendo elevati standard qualitativi, di sicurezza e di Customer Care”, spiega Alessandro Quintarelli, CEO e co-founder di Tramundi. “Per riuscire a tranquillizzare i viaggiatori abbiamo sviluppato soluzioni e format che ci consentono di rendere i nostri viaggi più sicuri possibile sotto tutti i punti di vista, dall’assicurazione sanitaria a quella per l’annullamento con diverse opzioni di rimborso”.

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