Proprio nei giorni in cui lo European Destinations Observatory Report di European Cities Marketing ci rivela che nel primo trimestre di quest’anno il RevPAR (Revenue per available room) degli alberghi italiani è in netta crescita (+5,1%), ci giunge una ricerca commissionata da Regus (il più grande fornitore al mondo di soluzioni d’ufficio flessibili), in cui più di un quarto (27%) degli intervistati ha risposto che si aspetta di assistere alla scelta di condizioni flessibili per l’ufficio, in via indiscriminata da parte delle aziende, invece dei tradizionali contratti a termine.
Per individuare i fattori chiave alla base della richiesta dell’ambiente di lavoro come servizio, Regus ha intervistato oltre 300 persone d’affari in Italia: è risultato che l’esigenza di ridurre i costi fissi dell’ufficio è una priorità fondamentale per le aziende (53%) il prossimo anno. In particolare, è possibile che le aziende strutturate trovino alti i costi di mantenimento e di utilizzo di uno spazio che non viene impiegato in modo efficiente.
I contratti di affitto vincolano le aziende a uno spazio interno, ma non stanno al passo con le esigenze di evoluzione degli affari. Lo spostamento verso il lavoro flessibile significa che le scrivanie non sono sempre usate a piena capacità, e gli spazi interni per riunioni sono spesso vuoti. Il 37% degli intervistati del sondaggio Regus ha confermato di aspettarsi che i lavoratori chiederanno di lavorare più vicino a casa il prossimo anno: ciò porterà le aziende a scegliere spazi di lavoro e di riunioni in grado di adattarsi a tale evoluzione.
Altri risultati di rilievo: secondo il 32% degli intervistati, la tendenza verso il lavoro flessibile dovrebbe interessare nello specifico le piccole aziende; per il 33%, altre ragioni importanti alla base del lavoro flessibile sono la ricerca di maggiore agilità lavorativa e l’esigenza di abbandonare i contratti di affitto fissi (39%), che intralciano eventuali necessità di ridimensionamento rapido.
Bene. Chi ha detto che crisi significa in primis opportunità aveva capito tutto. Venue di tutt’Italia, alberghiere, non alberghiere e unconventional: unitevi! Le aziende stanno per demandare in outsourcing anche i loro spazi per le riunioni interne e di routine.
Non sta a me dirvi cosa può significare per voi in termini di fatturato, espansione e ricchezza.