tasse giochi

In Italia, le vincite derivanti da giochi e scommesse sono soggette a tassazione, con modalità e aliquote che variano in base alla tipologia di gioco e all’importo vinto. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) gestisce e supervisiona i giochi autorizzati, garantendo trasparenza e sicurezza, ma anche applicando imposte specifiche sulle somme vinte. Questo articolo offre una panoramica chiara sulle modalità di tassazione delle vincite, evidenziando le differenze tra i vari giochi e i relativi obblighi fiscali per i giocatori. Una guida utile per comprendere come funziona il sistema e come comportarsi in caso di vincite.

Giochi autorizzati dall’ADM

Per i giochi gestiti da operatori autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), la tassazione avviene alla fonte. Ciò significa che l’imposta viene detratta direttamente dall’importo vinto, e il giocatore riceve la somma al netto delle tasse: ad esempio, se si vincono 1000 euro e sono tassati al 10% il giocatore ne riceverà 900. In questi casi, non è necessario dichiarare le vincite nella dichiarazione dei redditi, poiché sono già state tassate. In molti casi c’è una franchigia, vuol dire che fino a una certa quota le vincite sono esentasse, mentre sulla quota eccedente la franchigia viene applicata l’aliquota.

Le aliquote applicate variano a seconda del gioco:

  • Gratta e Vinci: Le vincite superiori a 500 euro sono tassate al 20% sulla parte eccedente i 500 euro. Ad esempio, su una vincita di 1.000 euro, l’imposta si applica su 500 euro, risultando in una tassazione di 100 euro.
  • SuperEnalotto: Anche in questo caso, le vincite oltre i 500 euro sono tassate al 20% sulla parte eccedente. Pertanto, una vincita di 2.000 euro subirebbe una tassazione su 1.500 euro, pari a 300 euro.
  • Gioco del Lotto: Le vincite superiori a 500 euro sono soggette a un’imposta dell’8% sulla parte eccedente. Per una vincita di 1.000 euro, l’imposta si applica su 500 euro, risultando in una tassazione di 40 euro.
  • 10eLotto: Le vincite oltre i 500 euro sono tassate all’11% sulla parte eccedente. Ad esempio, su una vincita di 1.500 euro, l’imposta si applica su 1.000 euro, risultando in una tassazione di 110 euro.
  • Casinò online: Le vincite sono tassate con aliquote progressive in base all’importo:
    • 15% per vincite tra 500 e 1.000 euro;
    • 18% per vincite tra 1.000 e 10.000 euro;
    • 21% per vincite tra 10.000 e 50.000 euro;
    • 23% per vincite tra 50.000 e 10 milioni di euro;
    • 25% per vincite oltre i 10 milioni di euro.

Giochi non autorizzati dall’ADM

Le vincite ottenute da piattaforme di gioco non autorizzate dall’ADM sono considerate “redditi diversi” e devono essere dichiarate nel Modello Unico, rigo RL15. In questo caso, l’onere fiscale ricade sul giocatore, che deve includere tali vincite nella propria dichiarazione dei redditi. Risultano esentasse le vincite fino a 500 euro. Per le cifre che superano questa cifra è applicata una tassazione crescente, con le seguenti aliquote:

  • fino a 1.000 euro l’aliquota è pari al 15%;
  • tra i 1.001 euro ed i 10 milioni di euro, la tassazione è al 25%.

Obblighi di dichiarazione

Per le vincite tassate alla fonte da operatori autorizzati, non è necessario includerle nella dichiarazione dei redditi. In ogni caso è consigliabile conservare la documentazione relativa alle vincite, poiché potrebbe essere richiesta in caso di controlli fiscali. Per le vincite ottenute da operatori non autorizzati, è obbligatorio dichiararle come “redditi diversi” nella dichiarazione dei redditi.

È preferibile partecipare esclusivamente a giochi e scommesse offerti da operatori autorizzati dall’ADM, sia per garantire la legalità delle attività di gioco, sia per assicurarsi che le vincite siano correttamente tassate alla fonte, evitando ulteriori obblighi fiscali. Inoltre, giocare su piattaforme autorizzate offre maggiori garanzie in termini di sicurezza e tutela del consumatore.

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