Convention Bluvacanze, Ezhaya: “Serve una rappresentanza unica della filiera”.

ezhaya pellegrino

Alla convention Bluvacanze, organizzata quest’anno a Courmayeur, il presidente di Astoi e general manager di Alpitour, Pier Ezhaya, è stato protagonista di un confronto che ha offerto una lettura del presente e del futuro del turismo organizzato italiano. Un intervento pragmatico, molto atteso dalle agenzie presenti, che ha toccato due temi: il ruolo dei tour operator e la necessità di una rappresentanza unitaria della filiera.

Ezhaya parte da un dato: nonostante le crisi che negli anni hanno fatto presagire la “fine dei TO” – internet prima, i social poi, infine la pandemia – il settore è oggi «tonico, solido e con valori non in discussione». Il consumatore, spiega, non è più rigidamente segmentato: «La stessa persona può organizzare online un weekend e rivolgersi a un tour operator per un viaggio complesso. Il nostro valore non è solo garantire assistenza nelle emergenze, ma offrire un’esperienza più profonda e personalizzata». Un messaggio diretto alla distribuzione: la domanda c’è e cresce, ma richiede posizionamento e specializzazione.

Sul fronte Alpitour, Ezhaya ha ricordato l’impatto economico del prodotto messo a disposizione del trade: 800.000 posti aerei programmati, senza richiesta di magazzino alle agenzie. «Questo significa assumersi il rischio e garantire ai partner la possibilità di fare business», ha sottolineato. La leadership, per il gruppo, non si misura sul fatturato ma sulla capacità di anticipare il mercato, leggere i comportamenti d’acquisto e investire in innovazione.

Il passaggio più politico riguarda però l’associazione. Da poco confermato alla guida di Astoi per il terzo mandato, Ezhaya ha rilanciato l’obiettivo di una rappresentanza più unitaria del settore: «Siamo una filiera unica ma ci presentiamo alle istituzioni in modo frammentato: 10–15 associazioni quando va bene, persino oltre 40 in alcuni tavoli. Così siamo più deboli». La proposta è quella di costruire una “casa comune” che riunisca produttori e distributori, nel rispetto delle rispettive verticalità, per dialogare in modo più efficace con Governo e UE.

Un percorso non semplice, come ha riconosciuto lo stesso presidente, ma secondo Ezhaya necessario: molte delle battaglie decisive – dai temi normativi alle garanzie finanziarie fino alla competitività del settore – si giocano su tavoli istituzionali, spesso europei. «Senza una rappresentanza coordinata – osserva – il rischio è restare indietro».

L’intervento ha raccolto grande attenzione da parte delle agenzie presenti, confermando che il tema della governance del settore è tornato centrale. E la convention Bluvacanze, con la presenza simultanea di produttori, network e partner industriali, si è rivelata un palcoscenico naturale per rilanciarlo.

Autore

  • Giampiero Moncada è un giornalista free lance con un'esperienza pluriennale nel settore del turismo e dell'informazione multimediale. Esperto nella produzione di video e nella gestione di uffici stampa, ha sviluppato una forte propensione per la narrazione multicanale, dalla radio alla televisione, dalla carta stampata al web. Nel corso della sua carriera ha collaborato con testate di rilievo come L’Espresso e ha seguito progetti di comunicazione strategica in diversi settori, dal turismo alla ristorazione, dai sistemi di pagamento alla tecnologia e al gaming.

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