QualityTravel ha incontrato Domenico Pellegrino, ceo di Bluvacanze, durante la convention del gruppo che si è tenuta a Courmayeur. In questa intervista spiega perché cresce il mercato per le agenzie di viaggi che fanno vera consulenza. E quanto vale il gioco di squadra per un gruppo imprenditoriale con forza finanziaria ma soprattutto capacità di innovazione.
La Convention 2025 si è svolta in un contesto insolito per un evento con quasi mille partecipanti: Courmayeur e La Thuile. Una scelta coraggiosa. Perché?
Ci piacciono le sfide, e questa lo è stata da tutti i punti di vista. Courmayeur offre una cornice paesaggistica unica, che abbiamo la fortuna di avere in Italia, e una nevicata perfetta ha reso l’atmosfera ancora più suggestiva. Il Palazzo dello Sport, inoltre, ci ha garantito infrastruttura e funzionalità: volevamo regalare un momento magico, e crediamo di esserci riusciti.
Il Gruppo Bluvacanze oggi significa tre anime: Bluvacanze nel retail e tour operating, Going e CTI (la ex Cisalpina Tours). Come si conciliano realtà così diverse?
Sono tre specializzazioni verticali, riconosciute anche a livello internazionale, ma condividono una sola anima. Ognuna mantiene competenze e target diversi, ma con fortissime complementarità. La nostra logica è di sinergia: CTI governa la mobilità per tutte le aziende del gruppo; Going costruisce viaggi per ogni esigenza, compresi i programmi welfare; Bluvacanze distribuisce i prodotti al consumatore finale. È un ecosistema unico che lavora in squadra, con un obiettivo comune.
Quest’anno avete annunciato nuovi investimenti. In un contesto globale con instabilità geopolitica ed economica, come si decide di investire nel turismo?
La chiave è la gestione della complessità. I rischi esistono e sono inevitabili, ma possono essere governati e anticipati con modelli previsionali. Il nostro settore è esposto a variabili esterne, ma esistono anche certezze su cui basiamo il business: alcune aree e segmenti sono inevitabilmente destinati a crescere. Abbiamo continuato a operare persino nel 2020, quando il mondo era fermo, perché esistevano soggetti che avevano comunque la necessità di muoversi. Questo dimostra che la resilienza si costruisce con esperienza e con una struttura solida. Bluvacanze ha 50 anni di storia e oggi può contare anche sulla visione globale e sulla forza industriale di MSC, un binomio che genera risultati.
Agenzie tradizionali vs. prenotazione online: qual è oggi il terreno competitivo?
Non ci poniamo in contrapposizione all’e-commerce: lo utilizziamo, lo integriamo e lo mettiamo a disposizione dei clienti. La differenza la fa la capacità di orientare, consigliare, personalizzare. Ci viene riconosciuto un valore consulenziale crescente. Anche l’intelligenza artificiale, per noi, è un alleato: amplifica le competenze, non le sostituisce.
Qual è davvero la leva competitiva di Bluvacanze? Perché un cliente dovrebbe entrare in una vostra agenzia e non in un’altra?
Perché trova un’unica porta d’accesso al mondo delle vacanze. Siamo una struttura distributiva industriale, con la solidità di un gruppo mondiale alle spalle, e questo garantisce sicurezza e affidabilità. Abbiamo una presenza fisica capillare sul territorio, che significa prossimità e fiducia, ma siamo anche in forte evoluzione: innovazione tecnologica, co-marketing, affinity program, partnership con brand consumer. Questo mix ci permette di intercettare nuovi pubblici e rimanere un riferimento nel tempo.
