Domenica 4 maggio 2025, a causa di due ore di forti piogge torrenziali, una violenta alluvione ha colpito la zona e il sito archeologico di Petra, in Giordania, causando la morte di due turisti belgi e l’evacuazione di circa 1.800 visitatori. Le piogge hanno trasformato per un breve periodo di tempo le gole rocciose in torrenti impetuosi, invadendo il Siq, il passaggio principale che conduce al celebre “Tesoro” nabateo.
Le precipitazioni hanno colpito tutta la regione meridionale della Giordania: le acque provenienti dalle montagne circostanti si sono riversate rapidamente nel sito archeologico, trasformando le strette gole in fiumi di fango e detriti. Le autorità hanno prontamente evacuato circa 1.800 turisti presenti nel sito al momento dell’alluvione. Il piano di evacuazione ha funzionato, per cui non si sono registrate vittime tra i visitatori evacuati, ma una donna belga e suo figlio, in escursione in un’altra zona, hanno perso la vita a causa delle inondazioni. I loro corpi sono stati ritrovati nel distretto meridionale di Shobak dalle squadre di soccorso. Altri due figli della donna sono stati ritrovati vivi dopo ore di ricerche. L’intera famiglia faceva parte di un gruppo di 18 turisti impegnati in un’escursione non nell’area archeologica di Petra, ma nella valle di Wadi al-Nakhil quando è stata sorpresa dalla piena improvvisa.
Le acque hanno invaso il Siq, il passaggio principale che conduce al “Tesoro”, e altre aree del sito, depositando fango e detriti. Le autorità stanno valutando l’entità dei danni e pianificando gli interventi di ripristino. Petra è stata colpita da alluvioni anche in passato. Nel 2018, un’alluvione causò la morte di 13 persone e l’evacuazione di 4.000 turisti. Per prevenire simili tragedie, le autorità giordane hanno costruito una diga per proteggere il sito e installato un sistema di allarme per segnalare l’arrivo di piene che oggi sono operative e garantiscono la sicurezza dei visitatori.
Ministero del Turismo: a Petra tutto tornato alla normalità
«L’attività turistica è ora tornata alla normalità e la città sta accogliendo visitatori da diversi Paesi del mondo, dopo che la vendita dei biglietti era stata sospesa domenica pomeriggio», ha dichiarato alla Jordan News Agency Yazan Mahadin, Commissario per il Parco Archeologico e il Turismo di Petra presso l’Autorità per lo Sviluppo e il Turismo della Regione di Petra (PDTRA).
Il Commissario ha spiegato che la PDTRA aveva predisposto un piano di emergenza per affrontare le condizioni meteorologiche e che le squadre di pronto intervento erano già operative sul posto per riparare le aree danneggiate e garantire la sicurezza pubblica. Le squadre di manutenzione oggi stanno lavorando per liberare le aree allagate, mantenere i sentieri e le infrastrutture per i visitatori, e fornire supporto sul campo nei punti più importanti del Parco Archeologico di Petra. Ha aggiunto che l’autorità sta operando in coordinamento con le forze di sicurezza e la protezione civile, che la situazione è stata gestita con prontezza e che ora tutto è stato ripristinato.