Anthony Smith

Molino sul Clitunno di Trevi, azienda umbra a gestione familiare, da oltre trent’anni è impegnata nella ricerca e sperimentazione di  nuovi prodotti, che rispondano alle esigenze dei professionisti dell’arte bianca, diventando un punto di riferimento nel mercato delle farine personalizzate. La recente riconferma delle certificazioni BRC (British Retailer Consortium) ed IFS (International Food Standard) è la testimonianza di una costante ricerca all’insegna della massima qualità, sia in termini di tracciabilità dei processi che di sicurezza alimentare.

Questa ricerca continua della perfezione, che da sempre contraddistingue il lavoro della famiglia Marani, ha generato l’esigenza di gestire anche le risorse umane in modo più efficace. Così è nata la collaborazione con Anthony Smith, ex top manager di Nike e Levi Strauss, oggi tra i massimi esperti di Executive Business Coaching a livello internazionale. “Come imprenditori – puntualizza Pierluigi Marani – abbiamo sentito la necessità di ottimizzare l’impegno che quotidianamente ognuno di noi dedica alla propria attività, per cercare di ottenere il massimo da noi stessi e dai nostri collaboratori. Abbiamo quindi iniziato un cammino di conoscenza dei nostri flussi operativi e delineato con chiarezza i ruoli di ogni componente del team aziendale, entrando nel merito delle specifiche mansioni di ognuno, per evitare zone d’ombra e conflitti che potessero abbassare il livello di efficienza e, di conseguenza, rallentare la produttività della nostra impresa”. Ogni collaboratore, adeguatamente motivato, diventa parte attiva del progetto, consapevole di un processo di organizzazione e ottimizzazione che produce benefici tangibili, sia a breve che a medio termine, sulla qualità del lavoro e della produzione. Un’equazione di non semplice soluzione quella affidata a Smith, che presuppone un impegno collettivo per imparare ad utilizzare strumenti nuovi: gestire il tempo in modo efficace, migliorare le proprie abilità come singolo, interagire con gli altri componenti del team, leggere e saper interpretare i numeri, seguire un piano strategico condiviso e non smettere mai di pensare che il risultato sia ulteriormente migliorabile.

Già in questo primo periodo di collaborazione è stato creato un nuovo modus operandi che tiene in grande considerazione anche l’integrazione della nuova generazione, che sarà il futuro dell’azienda e che potrà usufruire di nuove conoscenze e di nuovi strumenti di gestione, affinchè non avvenga un semplice passaggio di testimone, ma si crei una visione d’insieme che possa guidare l’azienda verso nuovi traguardi imprenditoriali, superando le attuali dinamiche familiari.

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