L’ultimo rapporto MPI Meetings Outlook, uscito lo scorso inverno, ha mostrato che una crescita continuativa, sia pur leggermente rallentata, resiste ancora, e ha anche indicato che il mercato non è strettamente un fatto di buyer o seller. Il settore sta giungendo a una sorta di punto d’equilibrio. E mentre i budget rimangono stretti – in alcuni casi molto stretti – i professionisti stanno ricevendo sempre più spesso il mandato di badare al valore più che alla forma dei meeting e degli eventi.

Ecco una sintesi dei risultati:

  • La maggior parte degli intervistati (68,2 per cento) è ottimista o non si aspetta nessun cambiamento negativo a seguito delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
  • La metà dei planner intervistati si aspetta un peggioramento delle condizioni di business.
  • Il 23 per cento delle organizzazioni che impiegano meeting planner professionisti sta aumentando il numero di dipendenti e/o collaboratori grazie alla nuova tecnologia.
  • La partecipazione a eventi live e virtuali è destinata a crescere dell’1,3 per cento e del 2,4 per cento rispettivamente.

Le condizioni politiche

Ci sono segmenti di mercato specifici che si prevede vengano svantaggiati, e, per contro, altri segmenti che dovrebbero essere sostenuti dalla nuova amministrazione. In generale, sembra che vi sia un maggiore ottimismo a breve termine per i mercati corporate e associativi americani, e un maggior pessimismo, sempre a breve termine, per i mercati corporate e associativi internazionali, così come per tutti gli eventi governativi.

Le condizioni commerciali

Le cifre globali indicano condizioni di business stabili anche se la percentuale di intervistati che vedono un trend favorevole sta cadendo e quelli che invece ne temono uno negativo è in aumento. In dettaglio, il 58% dei rispondenti prevede condizioni commerciali favorevoli, il 22% neutrali e il 21% negative.

Altra cattiva notizia: i budget sono sempre inferiori. Nel passato trimestre, il 12% in meno di intervistati ha riferito di un budget favorevole per l’anno a venire, e il 10% in più ha segnalato una prospettiva negativa. L’aumento percentuale dei budget effettivi è pure in discesa, dall’1,6% dello scorso trimestre allo 0,6% attuale. Il 45% degli intervistati prevede un budget in aumento, il 26% uguale e il 28% in diminuzione.

Nel frattempo, molti professionisti segnalano un incremento dei meeting last minute. Spesso ciò si deve ai budget approvati sul filo di lana, ma a volte è l’inesperienza degli addetti a contribuire alla situazione.

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