In un mondo in cui i viaggiatori sono bombardati da messaggi e comunicazioni di ogni tipo, non è facile per una piccola destinazione farsi notare. Eppure, l’ultima opera di Maurizio Testa, professionista di destination management e albergatore, ci racconta come, grazie al lavoro di squadra e al coinvolgimento delle giuste professionalità, anche un piccolo consorzio possa agire con il metodo (e i risultati) di una grande DMO, diventando un esempio moderno e attuale per la valorizzazione di una destinazione.

Strategie di Destination Marketing per le piccole destinazioni turistiche – disponibile sia in versione e-book che cartacea su Amazon – è il racconto del caso del Consorzio Capo Sant’Andrea, meraviglioso angolo di paradiso situato nella punta Nord-Ovest dell’isola dell’Elba, virtuoso esempio di un gruppo di operatori elbani che hanno saputo unire le forze e creare una DMO di successo e hanno contribuito a cambiare il posizionamento di Capo Sant’Andrea da località meramente balneare ad una destinazione di viaggio adatto a diverse nicchie di mercato.
Un case study ben specifico che fornisce spunti e suggerimenti su come impostare e gestire un’efficace strategia di comunicazione, a cominciare dalla definizione degli obiettivi, dall’individuazione dei target e dalla mappatura del prodotto, fino al posizionamento, al destination branding e alla scelta dei canali.
Il quadro di riferimento in cui si muove il mondo del turismo è in continua evoluzione e la pandemia ha acuito un cambiamento che probabilmente era già in atto: oggi il mondo dell’ospitalità e delle destinazioni si trova ad aver a che fare con visitatori consapevoli e informati, che hanno specifici bisogni e interessi. È così che, per una destinazione, diventa fondamentale definire i propri target e capire come soddisfarne le necessità, sia in fase di comunicazione e posizionamento della destinazione sia in fase di accoglienza ed esperienza del viaggio.
Nei 17 capitoli, Maurizio Testa guida sapientemente il lettore tra marketing essenziale e marketing secondario, nella scelta degli strumenti di comunicazione e nella loro integrazione alla ricerca del giusto equilibrio che costituisca la formula vincente per una destinazione, anche in un’ottica di razionalizzazione del budget e investimento delle proprie risorse.
Quello che ci insegna l’esperienza del Consorzio Capo Sant’Andrea è che la condivisione di obiettivi e una visione d’insieme del prodotto turistico, inteso come somma di risorse e servizi per creare un vero e proprio sistema integrato di offerta dell’esperienza turistica territoriale, costituiscano gli ingredienti vincenti non solo per raggiungere un potenziale viaggiatore, ma anche in un’ottica di governance del territorio condivisa e volta al miglioramento della fruizione turistica del luogo.