Dietro la semplicità delle cose buone e ben fatte c’è sempre impegno, dedizione e pazienza, come per un buon piatto di pasta. È questa la chiave di lettura del nuovo sito di De Cecco, realizzato da Websolute e da oggi online su dececco.com.

Il progetto sviluppato dalla digital company (9 sedi fra l’Italia e l’estero) ruota intorno a un unico fondamentale concetto riassunto nell’hashtag #alladececco, che orienta il processo di storytelling anche sui social network del brand (facebook e instagram).

La strategia di storytelling parte dal presupposto che ogni pagina prodotto possa agire come potenziale home page, racchiudendo in sé un racconto trasversale dei valori del brand: ricette “alla De Cecco” condite da momenti di vita, e ancora citazioni di chef, sintesi del metodo produttivo e infine i contenuti generati dagli utenti sui social, il miglior biglietto da visita per un brand. Il tutto per rendere immediatamente percepibile il mondo De Cecco in una sola pagina, che il consumatore può esplorare in profondità navigando tramite i diversi link.

Così, rovesciando il tradizionale schema del sito contenitore, il prodotto diventa contemporaneamente il punto di partenza e d’arrivo, mentre catalizza tutta la narrazione della marca con il suo portato valoriale.

«Il prodotto è la prima cosa che l’utente raggiunge (da una ricerca, una newsletter o una foto postata sui social) ed è fondamentale crearvi intorno quanti più punti di contatto, grazie ad un racconto multiforme di valori autentici, come quelli di De Cecco, in cui ci si può riconoscere»  spiega Claudio Tonti direttore creativo e responsabile digital strategy.

Dal punto di vista tecnico l’interfaccia del sito è la punta di un iceberg assai più complesso in termini di architettura, programmazione e gestione, considerando il database di oltre 300 referenze, differenziate per 30 Paesi e tradotte in 9 lingue. Il tutto collegato all’attuale piattaforma di ecommerce De Cecco.

«Si può dire che il sito stesso dell’azienda interpreta il concept #alladececco» continua Claudio Tonti. «Lo abbiamo creato allo stesso modo in cui De Cecco produce la sua pasta. O si fa al meglio, o non si fa per nulla: costi quel che costi, in termini di tempo ed energie. Ma la semplicità resta l’unica cosa evidente».

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