Qasr Al Watan

Dopo il lancio della campagna Summer like you mean it, Abu Dhabi rafforza il messaggio con un roadshow a Milano e Roma in cui presenta per la prima volta la sua offerta specifica, l’Abu Dhabi Summer Pass che permette di scoprire la vasta offerta emiratina a prezzi particolarmente vantaggiosi. Husain Ali AlHashmi, acting director travel trade and market development di Dct Abu Dhabi, ha presentato il Summer Pass insieme a Mia Hezi, country manager di Dct Abu Dhabi per l’Italia, sottolineando come la destinazione abbia infiniti motivi di appeal anche durante i mesi più caldi, grazie anche ai sistemi di climatizzazione d’avanguardia. Le famiglie con bambini trovano tre parchi tematici e meravigliosi hotel con piscina, tra cui uno con piscina per bambini con seggioline nell’acqua e schermo gigante che proietta cartoni animati, e tante altre attrazioni.

Un’immagine dissacrante della campagna Summer Like You Mean It

L’Abu Dhabi Summer Pass – valido fino al 31 agosto – sarà lanciato con promozioni imbattibili che apriranno le porte a esperienze, siti culturali e attrazioni di intrattenimento per famiglie offrendo un valore straordinario in una vasta gamma di attività. Nello specifico il Summer Pass darà accesso a tre parchi a temaWarner Bros World Abu Dhabi, Ferrari World Abu Dhabi e Yas Waterworld Abu Dhabia tutti i siti culturali, incluso il biglietto d’ingresso di 1 giorno al Louvre Abu Dhabi e il Jubilee Cultural Pass, che offre accesso o sconto a oltre 13 siti culturali di Abu Dhabi e Al Ain con l’aggiunta di oltre 50 attività, luoghi e offerte culturali, e al trasporto gratuito tramite lo Yas Express e la rete di autobus di Abu Dhabi fino alle regioni di Al Ain e Al Dhafra. I migliori hotel della regione in estate costeranno in media il 30% in meno rispetto all’alta stagione. Ottimi i collegamenti aerei diretti con Etihad (tutti i giorni da Milano e 6 volte alla settimana da Roma), e due volte la settimana da Catania con Wizz Air (che da ottobre a maggio vola anche da Bari).

«Vogliamo posizionare Abu Dhabi come destinazione trendy e cool – dice Mia Hezi – «e per questo investiremo molto sui social, invieremo 40 influencer in loco e organizzeremo Fam Trip mirati con pochi partecipanti per far conoscere meglio le potenzialità della destinazione. Il programma Abu Dhabi Specialist è confermato, ma i premi saranno riconosciuti solo a chi confermerà almeno tre pratiche. Ci siamo accorti che la destinazione è nota, ma forse non ancora del tutto capita e vogliamo formare il trade su come vendere Abu Dhabi, comunicando su quattro ambiti: sport, cultura, food e turismo d’affari e MICE».

Le esperienze che propone la destinazione in tutte le stagioni si possono raggruppare in tre filoni: corpo e mente, con la possibilità di praticare yoga all’alba nei dintorni del Louvre Abu Dhabi o trascorrete del tempo in un rifugio privato e isolato dell’isola desertica di Nurai, a soli 15 minuti di barca; esperienze di arricchimento culturale, con la visita del palazzo presidenziale di Qasr Al- Watan, la ricca storia del Qasr Al Hosn o la magia del cielo stellato nell’aria notturna del deserto; e infine attività per chi è alla ricerca di emozioni forti con le montagne russe più veloci del mondo presso il Ferrari World Abu Dhabi, o un’esperienza unica con gli squali tigre nel National Aquarium, il più grande acquario del Medio Oriente.

Vision 2030: obiettivo raddoppio

«Abbiamo una strategia di 10 anni per far crescere e posizionare l’emirato come hub globale per gli eventi aziendali e il nostro obiettivo è raddoppiare le dimensioni del settore entro il 2030», – spiega Husain Ali AlHashmi. – «La strategia turistica di Abu Dhabi si basa su due elementi principali, il leisure e il MICE. Nel 2019, Abu Dhabi ha attratto un totale di 13,3 milioni di visitatori leisure e 1,4 milioni di delegati MICE nell’ambito di 24.000 eventi organizzati. Il nostro obiettivo è raddoppiare le dimensioni del settore entro il 2030, aumentando il contributo al PIL totale e creando più posti di lavoro. Vogliamo attrarre oltre 23 milioni di visitatori entro il 2030».

Allo stato attuale tutte le attrazioni sono aperte, come sottolinea Mia Hezi, e non è necessario fare il tampone prima della partenza. Per poter accedere ai siti culturali e a quelli di intrattenimento, però, serve il Green Pass più il test PCR eseguito in Italia 48 ore prima della partenza (oppure il PCR fatto direttamente negli emirati per avere lo status verde sull’app Al Hosn e poter accedere liberamente). I non vaccinati devono eseguire un tampone PCR 48 ore prima della partenza (oppure fare il test PCR all’aeroporto di Abu Dhabi con validità di 48 ore). La situazione è comunque in continua evoluzione, e si va sempre più verso una graduale attenuazione delle regole d’ingresso.

Emirates Palace, uno degli hotel più iconici dell’Emirato

 

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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