Si è appena conclusa a Milano la 26a edizione di World Routes, l’evento dedicato a linee aeree, aeroporti e istituzioni turistiche che si riuniscono ogni anno per discutere le strategie globali dell’industria dell’aviazione. Un’edizione che ha voluto sottolineare la ripartenza di uno dei settori che più hanno sofferto durante la pandemia.
Pedro Pierluisi, Governatore di Porto Rico insediatosi a gennaio 2021, è venuto personalmente per sviluppare contatti con le linee aeree per far tornare Porto Rico il gateway per il mondo occidentale e diventare l’hub per i turisti che si recano nelle Antille, in America Centrale e nei paesi del nord dell’America Latina grazie alla sua posizione ideale nel cuore del Mar dei Caraibi. Il governatore si augura di ripristinare i voli diretti pre-Covid. Per quello che riguarda l’Italia, non esclude che in futuro ci possano essere voli diretti, anche se per ora la priorità in Europa è su Spagna, Uk e Germania, mercati scelti per ragioni strategiche come il potenziale di crescita e la presenza in passato di voli diretti. Ma si punta a compagnie di linea e non al charter perché il target non vuole essere quello di un turismo all inclusive, come altre destinazioni caraibiche.
Durante la nostra intervista, il Governatore ha sottolineato gli straordinari risultati dell’industria turistica nel 2021, che hanno superato quelli del 2019, anche se hanno potuto contare solo sul turismo proveniente dagli Stati Uniti. Il Porto Rico è lo Stato degli USA che più ha investito sulla salute e sulla sicurezza (è stato il primo a implementare il coprifuoco e l’uso delle mascherine, e imporre restrizioni per quello che riguarda la capienza di bar e ristoranti) e attualmente il 90% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino, e l’80% è totalmente vaccinato. All’aeroporto di San Juan si può fare il test ma anche il vaccino Johnson & Johnson.
Al momento il turismo rappresenta solo il 5,1% del PIL, ma è il settore su cui punta questa amministrazione. Ecco qualche dato: al momento attuale 86mila persone lavorano nel turismo; il ricavo degli hotel fino ad oggi è stato di 376 milioni di dollari e 220 milioni quello di case private, generando rispettivamente 100 milioni e 55 milioni di tasse di soggiorno; la domanda è superiore a quella del 2019 del 12% e il mese di luglio ha visto l’arrivo di 554mila passeggeri, in crescita rispetto al mese precedente.
Con il suo insediamento, come ha sottolineato anche Brad Dean, CEO di Discover Puerto Rico, è raddoppiato il budget dedicato al marketing e al supporto finanziario al settore dell’aviazione, uno dei pillars del “triangolo d’oro” del turismo. Fondamentale per lo sviluppo del turismo internazionale è la presenza di collegamenti diretti, attualmente attivi solo con gli Stati Uniti, il Messico e il Canada.
Punti di forza della destinazione quel mix culturale (la sua popolazione vanta origini degli indiani Taino, africane e spagnole) che regala ai turisti un’esperienza che unisce atmosfere caraibiche e latino americane con la sicurezza e i servizi degli Stati Uniti, la vocazione sia leisure che business della destinazione, il fatto di essere una delle destinazioni più inclusive dei Caraibi.
Oltre al turismo balneare – che può contare su 300 spiagge, e su tre baie dove si sviluppa il fenomeno della luminescenza – Porto Rico vanta la presenza della città fondata dagli europei più antica d’America abitata continuativamente, Old San Juan, sito UNESCO che quest’anno festeggia i 500 anni. Altri selling points della destinazione – che vanta 14.500 stanze d’albergo tra cui otto 5 stelle e quindici 4 stelle, oltre a 11.500 proprietà private da affittare – sono la foresta pluviale tropicale, il secondo più grande sistema di grotte del nostro emisfero, un’offerta gastronomica eccellente, 18 campi da golf e la più lunga zip-line delle Americhe.