Berndhard Kieker, Ceo di visitBerlin, a sin, durante la conferenza stampa

Si è conclusa a Berlino la seconda edizione di Bestival 2022, l’evento in cui la capitale tedesca si è presentata a professionisti del settore del turismo e degli eventi provenienti da tutto il mondo. Un format innovativo, dal carattere di festival, che ha accolto 800 esperti dell’industria in una due giorni di networking, seminari, workshop, eventi e tour tematici.

Burkhard Kieker, amministratore delegato di visitBerlin, ha aperto il Bestival il 25 agosto al Kino International, il famigerato cinema di Berlino est sulla Karl-Marx Allée, cuore della Berlino est. Stephan Schwarz, Senatore per l’Economia, l’Energia e le Imprese Pubbliche, ha dato il benvenuto ai partecipanti tramite un videomessaggio, evidenziando il fascino che esercitano sui berlinesi e sui visitatori la creatività, l’innovazione e la multiculturalità della capitale. «È fantastico che tutto questo possa essere sperimentato sul posto e in presenza anche quest’anno», ha concluso. «Berlino è la terza città al mondo in cui la ripartenza del settore turistico è stata così forte, dopo New York e Parigi» – ha sottolineato Kieker. «In un mix unico di seminari, workshop ed esperienze live, presenteremo agli ospiti la nostra città e discuteremo delle tendenze attuali. Grazie all’ottimo lavoro di squadra con molti partner di Berlino, siamo stati in grado di realizzare questo evento», ha concluso Kierer nella presentazione del Bestival. Dopo il suo speech, una performance dell’artista e coach americana Jocelyn B. Smith,con un ispirato e coinvolgente discorso chiamato Matla Ahuna, frase tribale che significa “Il potere è dentro di me”, ispirato al libro di Paulo Coehlo “I guerrieri della luce”.

In un’altra location storica della Berlino est, il Café Moskau, si sono svolti durante tutta la giornata eventi, workshop, degustazioni, sfilate, presentazione di prodotti innovativi al servizio del turismo, live performances. Lo spazio era suddiviso in 5 aree tematiche:

• “Urban Jungle” – con offerte in tema sostenibilità come orti urbani e ristoranti vegani
• “Glamour and Lifestyle” – dedicato alla moda e al fine dining
• “Wild Berlin” – che presenta la cultura di avanguardia e lo scenario dei party nei club
• “Art and Music” – street art, gallerie, musei and concerti
• “Berlin Innovative” – per parlare di scienza e start-up

Sulla base di questi temi sono stati allestite le diverse aree del Café Moskau e sono stati proposti tour guidati in città, molto apprezzati dai partecipanti, mentre una quarantina dei 100 partner presenti – hotel, venues, Dmc, agenzie, servizi di catering, ristoranti e provider – hanno aperto le porte per appuntamenti nella seconda giornata del festival, che si è conclusa con la “Long Night of Hotels” per un bar hopping in puro stile berlinese. Noi abbiamo scelto il Courtyard by Marriott City Center di Axel Springer Strasse – a pochi passi dal Check Point Charlie e dalla Museumsinsel con i suoi 5 musei Patrimonio Unesco e non lontano dalla Porta di Brandeburgo – con le sue camere recentemente rinnovate, per un ottimo BBQ accompagnato da finger food.

Le altre serate del Bestival si sono tenute in due scenografiche location: la Clärchens Ballhaus, storica sala da ballo nel cuore della città utilizzata anche come spazio per eventi, e il Badeschiff una delle sei location dell’Arena Berlin, spettacolare venue sulle rive della Spree con spiaggia artificiale attrezzata, piscina galleggiante in mezzo al fiume (ricavata da una nave), bar e spazi aperti, disponibile per eventi privati la sera. Durante la serata, dj live set, musica dal vivo, gite in barca sulla Spree a bordo di un catamarano a energia solare e diverse food station a tema vegano.

La sostenibilità degli eventi è infatti stato uno dei focus principali del Bestival, e il cibo vegano fa parte di questa concezione, per cui tutti i catering presenti hanno preparato cibo vegetariano o vegano. L’intera ideazione, organizzazione e realizzazione del Bestival si è basata sui criteri del “Sustainable Meetings Berlin” e di ISO 2021 per la gestione sostenibile degli eventi. Ad esempio, la piena compensazione della CO2 è fornita da Atmosfair, fornitore certificato gold standard, e tutti i provider, comprese le loro catene di approvvigionamento, sono obbligati a lavorare in modo ecologico e a misurare e documentare le emissioni che producono. Nel Café Moskau è stata utilizzata principalmente la luce del giorno e l’illuminazione artificiale è ridotta al minimo, e l’impianto di aria condizionata è stato utilizzato solo per la ventilazione e non per il raffreddamento. L’obiettivo a lungo termine è rendere il Bestival neutrale dal punto di vista climatico. L’evento è parte del programma di ripartenza per l’industria degli eventi e del turismo di Berlino ed è finanziato da il Dipartimento per l’Economia, l’Energia e le Imprese Pubbliche del Senato di Berlino.

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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