Bike economy, Milano accelera: più imprese, export in crescita e un hub entro il 2027

La bicicletta non è più soltanto un mezzo di mobilità sostenibile, ma una vera leva di sviluppo economico, turistico e industriale. A fotografare lo stato di salute del settore è stata la quarta edizione di “Come corre la Bike Economy”, l’evento promosso dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha riunito imprese, operatori e istituzioni per fare il punto su un comparto in costante espansione. Al centro del confronto, il ruolo strategico delle due ruote nella mobilità urbana, nel cicloturismo e nell’innovazione di prodotto, con uno sguardo sempre più orientato ai mercati internazionali.

La bike economy si conferma un motore di crescita per il territorio. Negli ultimi cinque anni, nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi, le imprese attive nella filiera delle due ruote – dalla produzione al montaggio, dal noleggio alla riparazione – sono aumentate del 10,5% rispetto al 2020. Oggi se ne contano 231, pari a oltre il 40% dell’intero comparto lombardo e al 7% di quello nazionale. Gli addetti sono 624, il 46% degli occupati regionali e l’8% di quelli italiani. A trainare è Milano, che da sola concentra il 75% delle aziende e il 73% degli occupati delle tre province, con 175 imprese e 455 addetti.

Il settore corre anche sul fronte dell’export. Da gennaio ad agosto 2025, le aziende italiane della filiera bike hanno esportato biciclette, componenti e accessori per oltre 550 milioni di euro, con una crescita del 6,1% sul 2024 e del 42,7% rispetto al 2020. L’Europa assorbe la quota principale, con oltre 450 milioni di euro, seguita dall’Asia con più di 56 milioni e dalle Americhe con oltre 36 milioni. Più contenuti, ma in aumento, i flussi verso Oceania e Africa.

Su questo scenario in evoluzione si innesta la strategia della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che dal 2023 ha avviato un programma strutturato di investimenti per sostenere la crescita della filiera e posizionare il territorio come hub nazionale della bike economy entro il 2027. Nel triennio 2023–2025 sono stati destinati oltre 3,8 milioni di euro a progetti mirati, costruiti a partire dall’ascolto di 320 imprese del settore in tutta Italia. Cinque le direttrici di intervento: formazione, innovazione, cicloturismo, mobilità urbana e internazionalizzazione.

Uno dei pilastri è la formazione. Con “Bike economy – la scuola”, il primo polo pubblico nazionale per le professioni della bicicletta, ospitato al velodromo Maspes-Vigorelli, sono già stati formati 360 nuovi professionisti, tra giovani al primo impiego, persone in cerca di ricollocazione e NEET. Il tasso di inserimento lavorativo a sei mesi è del 45%. A questi si aggiungono oltre 70 imprenditori che hanno seguito percorsi di rafforzamento manageriale. Dal 1° dicembre prende il via anche il corso IFTS “Tecniche di riparazione e manutenzione bike”, il primo percorso di specializzazione tecnica superiore riconosciuto a livello nazionale per il settore, con certificazione valida nel Quadro europeo delle qualifiche.

Sul fronte dell’innovazione, in due anni l’Ente ha co-finanziato progetti di ricerca e sviluppo, con particolare attenzione alla sicurezza attiva e passiva. Quindici soluzioni sono state presentate in anteprima durante l’evento, a testimonianza di un settore che investe su materiali, design e tecnologie intelligenti per la protezione di ciclisti e pedoni.

Il cicloturismo è un altro asse strategico. Con il bando “Turismo in bici” è stato registrato un aumento del 20% delle strutture ricettive finanziate per diventare bike friendly, accompagnate da un’azione di branding per posizionare Milano, Monza Brianza e Lodi come destinazioni dedicate ai viaggiatori su due ruote. Un segmento in crescita costante, che intercetta una domanda internazionale sempre più attenta a sostenibilità ed esperienze attive.

Non meno centrale la mobilità urbana. Attraverso la misura “Bike to Work e City Logistics”, sono stati sostenuti 37 progetti rivolti sia al commuting casa-lavoro, con flotte aziendali di biciclette, sia alla logistica dell’ultimo miglio. Un contributo concreto allo sviluppo della ciclologistica, tema sempre più rilevante nelle politiche di sostenibilità delle città.

Per l’internazionalizzazione è stata attivata la piattaforma Bike economy Directory, che mette in contatto le imprese italiane con buyer esteri. A novembre Milano ha ospitato tre operatori provenienti da Francia e Romania, con 30 incontri business organizzati con aziende del territorio.

“La bike economy è un mercato fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sostenibile del territorio ed è in continua crescita. Per questo abbiamo scelto di investirvi con una strategia strutturata, con l’obiettivo di trasformare il nostro territorio in un hub di riferimento”, ha dichiarato Sergio Rossi, direttore generale di Formaper, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Moderato dalla giornalista Valeria Ciardiello e curato da Silvia Livoni Colombo, Bike Destination Specialist, l’evento ha ospitato contributi dal respiro internazionale. Manuel Marsilio, Industry & Road Safety Ambassador della World Bicycle Industry Association, ha tracciato il quadro globale del settore, sottolineandone l’impatto sulla mobilità e sull’economia. Nei panel successivi si è parlato di infrastrutture, intermodalità e servizi urbani con rappresentanti di Sea Milano Airports, Weelo e Bike to Uni, mentre il cicloturismo è stato al centro del confronto tra operatori come Bici & Vacanze, Bike Division Tour Operator e The Great Ride Milano Cortina, insieme a Villa Appiani Planetaria Hotels.

Spazio anche al ruolo degli eventi sportivi come motore di visibilità internazionale, con i contributi di RCS Sports & Events e Davide Cassani, e al rapporto tra bike economy, investimenti e capitale umano, affrontato dai vertici di Bianchi, Bike Holding e Imatra Sport Innovation.

A fare da cornice, l’esposizione di quindici aziende del territorio con soluzioni per la sicurezza, la mobilità intelligente, il ricovero e la ricarica delle e-bike. Un segnale chiaro: la bicicletta non è soltanto un mezzo, ma una piattaforma economica su cui Milano sta costruendo parte del proprio futuro.

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