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Arcipelago tropicale fra i più belli dei Caraibi, a nord-est della corona verdeggiante delle Piccole Antille, le British Virgin Islands sono un paradiso per gli amanti del sole, delle acque turchesi, del buon cibo e per chiunque voglia portare a casa da una vacanza solo ricordi belli, paesaggi da cartolina ed emozioni autentiche condite da un pizzico di heritage europeo. Anzi inglese.

Da sempre meta ambita per tutti i turisti nordamericani, anche per l’evidente ragione della lingua, le Isole Vergini Britanniche, conosciute come BVI, hanno attraversato un momento difficile dopo le devastazioni degli uragani Irma e Maria del 2017 e durante il Covid.
Ma il 2024 ha chiuso con una straordinaria performance, un milione di visitatori, che riporta le isole ai livelli del 2016.
Un dato incoraggiante che sarà sicuramente confermato nel 2025, come raccontano Natasha Chalwell e Keith Dawson, rispettivamente vice direttore e public relations manager del Bvi Tourist Board & Film Commission durante una roundtable a Milano negli uffici di Aviareps che le rappresenta in Italia.

A questo risultato contribuiscono i voli diretti di American Airlines da Miami che si affiancano a quelli che le collegano con le più importanti isole dei Caraibi tra cui Puerto Rico, Barbados e la Repubblica Dominicana. I voli da Miami (4 al giorno da domenica a venerdì e 5 il sabato) atterrano a Beef Island, – sigla Iata è EIS – collegata con la parte est di Tortola da un ponte. Attenzione, esiste un aeroporto con sigla BVI ma si trova a Birdsville, Queensland, Australia!
Un arcipelago da sogno
Una quarantina di isole e di isolotti, di cui una quindicina abitate, dedicate da Colombo che le scoprì nel suo secondo viaggio a “Sant’Orsola e le 11mila Vergini”, da cui il nome attuale.
Queste sono le BVI, un piccolo eden di spiagge di sabbia bianchissima, barriere coralline, natura lussureggiante e clima mite tutto l’anno.
Un eden dove non si viene in cerca di mondanità ma per godersi la privacy, il relax, le esperienze.

Quattro le isole principali, ognuna con la sua peculiarità e la sua atmosfera, collegate fra loro, e con le Isole Vergini Americane, con il ferry.
Tortola, la più grande, è il perfetto punto di partenza per l’island hopping, che è davvero il modo migliore per visitare le BVI. Qui si trovano forti olandesi e inglesi, antiche distillerie, musei che raccontano la storia dell’arcipelago ma anche la maggior parte delle compagnie di charter, baie protette, spot da surf, pesca d’altura e naturalmente anche resort esclusivi e ville private.


Virgin Gorda, con i suoi resort super esclusivi, è nota soprattutto per il Parco Nazionale The Bath, una formazione di massi granitici sulla spiaggia che creano grotte e circondano piccole spiagge di sabbia bianca, ma anche per il suo interno rigoglioso, la piccola capitale Spanish Town e indirizzi iconici come Little Dix Bay e il Bitter End Yacht Club.


Jost Van Dyke è definita la party island, e celebrata come il terzo miglior luogo al mondo per passare Capodanno grazie alla sua serie quasi infinita di beach bar tra cui il Soggy Dollar, luogo di nascita del Painkiller, la celebre miscela di rum, ananas, arancia e crema di cocco che “uccide rtutti i dolori”.


Anegada infine, l’unica isola corallina che si eleva solo di pochi metri sopra il livello del mare, è conosciuta soprattutto per le sue spiagge sabbiose, la sua atmosfera tranquilla e per il Lobster Festival.
Il suo nome si deve alla presenza di numerosi relitti di galeoni spagnoli e inglese, e anche di imbarcazioni recenti, che hanno naufragato nelle acque di quest’isola praticamente invisibile dal mare data la sua altitudine di pochi metri. Un’altra particolarità è il Conch Mound, una specie di isoletta al largo della costa completamente costituita da un ammasso di grandi conchiglie rosa che è una delle attrazioni turistiche più visitate e pare risalga all’epoca in cui qui abitavano gli indigeni Arawak.


Le altre isole sono disabitate oppure ospitano un resort privato. Sempre super esclusivo.
Tra le più note, Necker Island, l’isola privata di Sir Richard Branson da cui tutto partì, a cominciare dal nome della sua holding da 400 aziende, Virgin Group.
Branson, che ha contribuito a porre le isole sulla mappa tutistica degli happy few, ha costruito un altro playground per miliardari: Moskito Island, con le sue quattro tenute ognuna composta da diverse ville, circondate dalla vegetazione con vista spettacolare sul mare caraibico: Cape Stout, the Village, the Oasis e the Point.
Più recente l’Aerial, un resort appena inaugurato sulla piccola Buck Island, di fronte a Tortola.


Attività ed esperienze
La posizione delle isole e gli alisei rendono le BVI uno dei paradisi della vela più apprezzati del mondo, e a Tortola si trovano diverse compagnie di charter tra cui The Moorings, la più grande marina privata del mondo, che ha una flotta rinnovata di 254 imbarcazioni.

Le innumerevoli regate – che si svolgono in ogni mese dell’anno, con esclusione di agosto – fanno delle BVI la Sailing Capital of the Carribean. La più nota è senz’altro la BVI Spring Regatta & Sailing Festival che dal 31 marzo al 6 aprile ha visto imbarcazioni di tutto il mondo sfidarsi nella 52 edizione. Nel 2026 la regata è stata anticipata di una settimana e le regate si svolgeranno dal 23 al 29 marzo.

Altra attività molto apprezzata nell’arcipelago è lo scuba diving tra i relitti, cui è perfino dedicato un evento, il BVI Wreck Week, che quest’anno avrà luogo dal 15 al 21 giugno in tutte le principali isole.
Oltre agli sport acquatici e di terra, grande rilievo hanno gli eventi culturali, i festival che ricordano il Carnevale e i beach party, tra cui i Full Moon Party che si svolgono ogni mese in varie isole.

I food festival celebrano la gastronomia

Una cucina fusion nel vero senso della parola, dove gli ingredienti dei Caraibi si mescolano a quelli africani ed europei, riproponendo ricette creole che si ispirano a quelle delle popolazioni originarie delle isole. Il pesce, e soprattutto l’aragosta, sono le star della gastronomia locale, che si distingue per piatti che combinano pesce, frutti di mare, carne, verdure e frutta, preparati con metodi di cottura tradizionali e conditi con spezie locali.

Anche in questo caso non poteva mancare l’occasione di festeggiare, ed ecco, tra gli altri, la Bvi Food Fête, che si svolge in tutte le isole, l’Anegada Lobster Festival, la Jost Lime & Dine e la BVI Restaurant Week di Tortola.
Cosa c’è di nuovo
Diverse le novità sulla ricettività, tra cui la riapertura a dicembre 2024 del Peter Island Resort dopo una completa ristrutturazione e l’aggiunta di nuove sistemazioni.

Tra le novità, il rinnovamento del Long Bay Beach Resort, boutique hoteldi Tortola, con le nuove suite sulla spiaggia, i quattro nuovi Luxury Beach Bungalows del celebre Bitter End Yacht Club, nato alla fine degli anni Sessanta a Virgin Gorda, e l’apertura della prima spa overwater delle BVI, la Sundara Spa nella community di Oil Nut Bay Resort, all’estremità orientale di Virgin Gorda.

I Dati
Dopo l’ottima performance del 2024, che ha visto salire gli arrivi totali a 1.092.139 – con un aumento del 9,8% rispetto ai 994.896 del 2023 – il 2025 è cominciato sotto i migliori auspici, con 106.750 arrivi di visitatori overnight registrati nel primo trimestre, + 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli arrivi di giornalieri sono aumentati del 60%, raggiungendo i 5.799 durante il primo trimestre. Nel solo mese di marzo, le BVI hanno accolto 40.569 ospiti overnight, superando per la prima volta dal 2017 la soglia delle 40.000 unità.
