Ha chiuso i battenti a Rho Fiera Campus Party, seconda edizione italiana del più importante evento al mondo dedicato alla creatività e all’innovazione. 4 giorni di alta affluenza in un vero parco divertimento digitale rivolto ai giovani, molti dei quali si sono accampati per la notte in oltre 4000 tende allestite nei padiglioni della fiera.

Tra i vari interventi di formazione ha suscitato molto interesse il tema dell’Intelligenza Artificiale applicata al web e il progetto HUDI (HUman Data Income). Si tratta di un’iniziativa, in fase di realizzazione da parte dell’agenzia internazionale di marketing diretto digitale Hotlead e che sarà lanciata entro la fine del 2018. Quest’ultima conterà sulla partecipazione anche di atenei italiani con cui si stanno stringendo accordi, come il MIBE (Master in International Business and Enterpreunership) dell’Università di Pavia.

“Ciò che stiamo realizzando rappresenterà un cambiamento rilevante nel mondo web. I dati personali degli utenti, oggi appannaggio gratuito delle grandi multinazionali della rete, potranno diventare una fonte di reddito per i loro proprietari. Come? Attraverso una piattaforma decentralizzata, basata su una tecnologia blockchain che, inoltre, consentirà di mantenere sicurezza e anonimato” ha spiegato Gianluigi Ballarani, CEO di Hotlead. In questo modo, gli utenti potranno decidere di partecipare a campagne di vario genere (pubblicitarie, statistiche etc…) ed essere remunerati nelle cripto-monete HUDI (convertibili in altre valute), con cui acquistare prodotti e servizi. “Questo non vuol dire che coloro che metteranno subito a disposizione i propri dati avranno un vero stipendio da questa attività, ma, quantomeno nella fase iniziale, un piccolo provento sicuramente. Il progetto ha grandi potenzialità e la crescita di queste cifre è più che auspicabile nel prossimo futuro” ha precisato Ballarani. Quest’ultimo, sul palco Creativity, ha anche parlato di Intelligenza Artificiale applicata al web e agli importanti risultati ottenuti con questa tecnologia nel marketing digitale, registrando delle performance, in alcuni casi, superiori del 50% rispetto alle metodologie di advertising più diffuse sulla rete”.

 

 

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