Come Together, la convention annuale di Bluvacanze, Cisalpina Tours e Going, ha riunito a Courrmayeur quasi mille tra dipendenti, agenzie di viaggio e partner, sotto il segno della crescita e dell’internazionalizzazione. A dieci anni dall’avvio del percorso di rilancio, di quello che un tempo era un gruppo considerato in difficoltà è oggi la più grande rete distributiva integrata d’Italia, rafforzata dal progetto Blunet e da un portafoglio di marchi e partner che copre l’intera filiera, dal leisure al business travel.
A delineare il quadro è stato l’amministratore delegato Domenico Pellegrino, che ha ricordato come la trasformazione del gruppo sia stata possibile grazie a investimenti costanti anche nei momenti più complessi del mercato: «Abbiamo innovato mentre altri tagliavano», ha sottolineato. La conseguenza è una presenza sempre più strutturata anche all’estero: uffici già operativi a New York, Brasile, Turchia, Cipro, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, con ulteriori aperture previste nel 2026. Una strategia che risponde a un contesto globale in cui la filiera del turismo non guarda più ai confini nazionali, ma compete su scala internazionale.
Nel comparto B2B, Pellegrino ha richiamato il ruolo di Going, marchio tornato competitivo grazie a un riposizionamento orientato alla qualità del prodotto e alla coerenza con le strategie del gruppo. Sul fronte business travel, l’obiettivo è una CTI capace di misurarsi con i big internazionali, grazie a tecnologia e specializzazione.
Il contesto di mercato sembra offrire opportunità: la spesa turistica europea vale 2.000 miliardi di euro, mentre il business travel è atteso in crescita del 23% entro i prossimi tre anni. Un segmento particolarmente dinamico è poi quello del leisure premium, dove Bluvacanze intende concentrare parte del proprio sviluppo.
Un ulteriore riconoscimento al percorso del gruppo è arrivato dal video-messaggio di Pierfrancesco Vago, executive chairman di MSC Cruises, che ha sottolineato la visibilità crescente dei brand Bluvacanze anche presso i viaggiatori più giovani, grazie a strategie digitali orientate alla Gen Z, e ha evidenziato la centralità del capitale umano condiviso tra agenzie, network e partner industriali.
Nella visione di Pellegrino, il prossimo traguardo non è solo quantitativo, ma qualitativo: una rete distributiva sempre più forte e capace di stringere partnership industriali di lungo periodo, un tour operating innovativo e sostenibile e un business travel competitivo a livello globale. Tutto mantenendo un orientamento chiaro verso tecnologia, IA e modelli di business in evoluzione.
La convention si è poi aperta con l’intervista al presidente di Astoi, Pier Ezhaya, che ha aggiunto un tassello importante alla lettura del mercato. Ma su questo torneremo in un pezzo dedicato: l’analisi dei tour operator e la visione del presidente dell’associazione meritano uno spazio a sé.

