Cominciamo col dire che Denver ha 600 miglia di piste ciclabili. Si affitta la bici e si circola lungo il creek oppure tra le vie cittadine. E’ una delle città con più piste ciclabili al mondo. Poi si può pagaiare sul Colorado River oppure andare a cavallo e, ovviamente, oltre a correre nei tanti parchi di una metropoli verde come non te la aspetteresti a testimonianza di un’attenzione allo sport che trova riscontro nella presenza di tre grandissime strutture sportive di rilevanza internazionale, lo sci sulle vicine piste delle Montagne Rocciose a solo un’ora o poco più di auto.
Partiamo dal Coors Field lo stadio del baseball che ospita le partite della squadra di casa, i Colorado Rockies. Oggi il “diamante” come vengono indicati gli spazi del baseball, è una moderna costruzione che vanta la possibilità di far tifare oltre 50.000 persone su una popolazione di 3.000.000.
Poi c’è il Denver Broncos Stadium, a Mile High, altra perla destinata alle partite dei tre volte campioni di Superbowl (l’ultima volta nel 2015). Tre anelli, i nomi dei grandi giocatori o allenatori che campeggiano sul ring intorno al secondo livello a ricordare a tutti l’eccellenza nello sport e la correttezza fuori dal campo nei rapporti con la città.
Quindi il Pepsi Center, un’arena polifunzionale che ospita fino a 18.000 persone e in 4 ore cambia da stadio di basket (con i Denver Nuggets) a stadio del ghiaccio per l’hokey con i Colorado Avalanche.
Fin qui nulla da dire di diverso da altre nel mondo, se non che le tre strutture sono gioielli di funzionalità avanzata che ben si prestano ad essere anche affittate per eventi o manifestazioni. Sotto le tribune, tre città infatti vivono una vita parallela per organizzare le partite, fornire cibo e bevande, trasmettere attraverso media center fissi ogni attimo dello sport giocato in campo. Sono campi nei quali si possono fare presentazioni e, curiosità, addirittura sposarsi, come succede al Denver Broncos che ha due “cappelle” stabili e una hall of fame dedicata non ai campioni, ma agli innamorati e alle famiglie nate sugli spalti.
Denver è inoltre una città in grandissimo sviluppo. Midtown cresce, si alzano i grattacieli e la skyline comincia ad affollarsi di torri che ospitano centri di sviluppo informatico, banche, società di revisione. Come dicono i locali, è una crescita continua e chi viene qui e ha voglia di lavorare trova lavoro subito. Ma poiché il lavoro non è tutto, Denver però ha anche una vita sociale di rilievo che ruota intorno alle birrerie artigianali e alla cultura, con musei all’avanguardia e un Centro di Performing Arts che ogni giorno propone novità.
E’ una città da scoprire, soprattutto per il mercato del Mice; ma è una città che riserva la piacevole sorpresa di essere pronta alle richieste di agenzie ed aziende, senza l’arroganza di altre blasonate che magari impongono minimi garantiti nei ristoranti o numeri fissi di allotment camere, bensì con la grande capacità di mettersi in gioco e rispondere prontamente alle esigenze. Lo stiamo scoprendo in questi giorni di IPW. Ma stiamo comprendendo che non è solo una vetrina ma la realtà di un substrato culturale e professionale che vuole emergere come punta di diamante
Da Denver
Fabrizio Mezzo
Senior Editor