EPR comunicazione, agenzia romana leader della comunicazione della sostenibilità, ha varato un piano di rimodulazione dei propri consumi interni basato sui principi dello sviluppo sostenibile.
Da oggi, nei locali dell’azienda, che della sostenibilità fa un valore promosso in ogni suo ambito di attività, non sono più presenti bottigliette e bicchieri di plastica monouso. Di converso sono stati installati erogatori di acqua naturale e minerale, sono state distribuite ai dipendenti bottiglie termiche in acciaio inossidabile con il logo dell’azienda e sono stati acquistati contenitori biodegradabili. Questa scelta permette di eliminare l’utilizzo annuo di 4.680 bottiglie d’acqua, 4.900 bicchieri di plastica e 2500 palette da caffè. In questo modo si risparmiano circa 88 kg di polietilene tereftalato, la cui produzione comporta l’utilizzo di 177 kg di petrolio, il consumo di 1500 litri d’acqua e il rilascio in atmosfera di 206 kg di CO2.
La piccola rivoluzione della sostenibilità in azienda passa anche sulle direttrici di green practice condivise con i dipendenti, come la sensibilizzazione sul consumo responsabile dell’aria condizionata, della carta per le stampanti ed anche dell’utilizzo dell’elettricità, che sarà proporzionato attraverso la collocazione di lampade led a bassissimo consumo e una avveduta gestione delle dotazioni informatiche. Inoltre, a tutti coloro che frequentano la sede sociale sarà distribuito un decalogo di consigli e prescrizioni, frutto di un lavoro collegiale, che sarà affisso nei locali pubblici dell’azienda.
«Oggi serve consapevolezza che non può esservi sostenibilità economica senza l’attenzione prioritaria a rendere produzioni, consumi e comportamenti ambientalmente sostenibili. Fino a poco tempo fa le imprese guardavano alla sostenibilità come ad un atto dovuto di responsabilità sociale, ma oggi questo approccio non basta più. Noi siamo voluti andare oltre, dando un piccolo contributo concreto, per dimostrare che la sostenibilità non può essere solo tema da convegni ma deve tradursi in fatti concreti e condivisi» spiega l’amministratore unico Camillo Ricci.