Con il DPCM dell’11 giugno firmato dal presidente Conte il Governo ha provato a mettere un freno alla ripartenza di fiere, congressi ed eventi già deliberati da alcune Regioni. Ma la decisione appare giusto orientativa e non rappresenta una vera e propria smentita, come riportato erroneamente da altre testate. Infatti il Governo da una parte, autorizzando spettacoli al chiuso fino a 200 persone e all’aperto fino a 1000 persone dal 15 giugno, ha disposto che in ogni caso fiere e congressi restano sospesi fino al 14 luglio. Dall’altra subito dopo dà potere alle Regioni di legiferare diversamente in base alla situazione epidemiologica. Per cui tutti i provvedimenti regionali che hanno autorizzato lo svolgimento di congressi a partire dal 15 giugno secondo le linee guida della conferenza delle Regioni restano validi.
Prima di andare a vedere in quale Regioni i congressi possono ripartire è opportuno fare un paio di considerazioni sulla beffa di questo provvedimento: se si autorizzano i congressi da dopodomani non ci sarà in ogni caso alcun congresso organizzato dato che richiedono mesi di preparativi e al più se ne parlerà a settembre. Rinviare la data a luglio non sposta il problema: non si organizzano congressi a luglio e ad agosto. Quello di cui ha bisogno il comparto è una data da cui ricominciare a programmare per cui l’ennesimo rinvio senza una data definitiva è uno schiaffo alle richieste dell’industria degli eventi. Molto più positive le azioni di singole regioni che, autorizzando lo svolgimento, consentono di programmare nuovi eventi e magari ne attireranno di nuovi spostandoli da regioni più restie nel riaprire.
Ad oggi le regioni che hanno comunicato la ripartenza dei Congressi dal sono:
Sicilia (dall’8 giugno, scarica il provvedimento)
Campania (dall’8 gìugno, scarica il provvedimento)
Emilia Romagna (dal 15 giugno, scarica l’ordinanza)
Puglia (dal 15 giugno, guarda l’ordinanza)
Toscana (Dal 13 giugno, ecco l’ordinanza)
Aggiorneremo questo articolo quando arriveranno nuove ordinanze di altre regioni.